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Autore: Chie_Haruka    17/03/2015    2 recensioni
Questa è la storia problematica di una ragazza che ha perso suo padre, il suo pilastro di vita. Da Quando non c’è più si è chiusa parecchio, come un riccio. Evitando contatti con chiunque. Non ha mai amato fare amicizie ne tanto meno fare conversazioni lunghe.
Suo padre sapeva bene che sarebbe morto e per questo ha lasciato a sua figlia, molte lettere in cui ci sono messaggi per lei.
Nel tentativo, sua zia l’obbliga ad andare all’università. Ciò implicherà un grande sforzo da parte di Evee che la condurrà pian piano alla verità. Ma quanto sente che sta per afferrare ciò che vuole, qualcuno gli sbarrerà la strada, cambierà la sua vita, cambierà lei. . .
E lei da quel momento capirà cosa voleva dirgli suo padre. Cosa voleva suo padre per lei.
Lo interpreterà a modo suo ma alla fine ci riuscirà. Ma prima dovrà vedere l’inferno, l’altro lato, ciò che ognuno di noi nasconde.
Questa storia non ha niente di normale, siete stati avvertiti xD
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"It's no period"

Ricordo, o meglio, sento ancora il suo dolce profumo. Profumo di rose fresche e curate.
Annusai forte l’aria, le lenzuola e la sua pelle.
Mi è mancato da morire. . .
Ancora non ci credo che io e lui ci siamo addormentati come bambini, insieme ridendo. A volte lanciandoci imprecazioni varie per i nostri rispettivi comportamenti, poco maturi.
A poco a poco gli spiegai ogni cosa.
Più parlavo, più mi guardava con fare perplesso.
Ogni tanto sghignazzava e diceva “sei sempre stata un diavoletto” o semplicemente fumava un pacco di sigarette ogni volta che sganciavo varie bombe. Bombe atomiche, diceva lui.
Beh, certo non mi è ancora chiaro il fatto che io sia riuscita a trasformarmi, anche se mia madre nella lettera , che trovai in Francia, parlava chiaro.
“ Solitamente i figli nati dall’unione di una vampira e un umano, sono destinati ad essere pasti per gli alpha. Di conseguenza, non hanno mai raggiunto la maggiore età. Ma, in alcuni testi si narra che questi soggetti potrebbero trasformarsi se le situazioni lo richiedono.
Essendo che nessuno è mai sopravissuto.”
Mio padre James, aveva la sensazione che sarei sopravissuta ad oltranza e che avrei fatto luce su ogni cosa. . . o almeno e ciò che mi auguro.
Ad ogni modo, raccontai a Rin di aver trovato le altre lettere e l’ultima è stata una mazzata anche perché.
Sinceramente non l’ha presi bene e quel giorno, ricordo di aver fatto un disastro assurdo attorno a me.
Adesso toccava a lui saperlo.
Ma riservai la “notiziona”, se così potevamo chiamarla, per la mattina successiva.
Ormai erano passate quasi due settimane dal mio “rientro” a casa.
La sera precedente, prima di crollare, mi riferì che doveva raccontarmi assolutamente una cosa di vita o di morte, e sinceramente stavo in ansia.
Quel”una cosa”, mi fece svegliare molto presto.
Infatti, erano passati ben venti minuti da quando mi accorsi che qualcosa mi stava appiccicato.
A quanto pare è un abitudine. . . o semplicemente ha paura che me ne vada, di nuovo.
Un leggero sorriso si stampò sulle mie labbra pensando che, sotto quella maschera di indifferenza e a volte quei comportamenti scorbutici, si nasconda qualcosa di tenero e molto fragile.
Ecco. Tutto questo mi spaventava.
Mi spaventava perché sapevo, che questa tenerezza è lontana da me, miglia e miglia.
Se sono riuscita a vederla, è perché ha voluta mostrarmela lui!
Può accadere qualsiasi cosa per farla sparire. . . e io non voglio.
Ma ho troppi problemi adesso. Problemi che non piaceranno affatto quando verranno esposti.
Ma questo, forse, potrebbe aspettare. . .
La cosa che più mi fa bollire il sangue è uccidere Jin e Richard. Ovviamente, prima di spedire quest’ultimo all’altro mondo, devo chiedergli quattro cose che, sicuramente saprà dirmi solo lui.
<< Mhm. . . >>  sentii mugugnare tra i miei pensieri.
Ma non era una delle tante vocine sadiche, che ultimamente cacciavo via, ma Rin che si strusciava per rimettermi dentro le coperte.
<< No, niente “mhm”. Sveglia, spicciati, ora. Devo.parlarti.  >> iniziai a dare ordini a destra e manca.
Mi sentivo così in ansia che adesso avevo paura di iniziare a fumare pure io.
Dapprima lo accarezzai delicatamente, poi, iniziai a scuoterlo finché non si svegliò del tutto.
<< Sei una guasta feste, lo sai vero? >> mi sussurrò dietro l’orecchio.
Mhm.. . quando faceva così, avevo voglia di saltargli addosso letteralmente. . .
<< Perché non lo fai? Chi si oppone >> ghignò malizioso.
Cacchio, vero! Lui legge nella mente.
<< Sei pregato di stare fuori dalla mia mente, grazie! >> dissi sarcastica.
<< Quanto siamo acidi. >> rise facendomi innervosire.
<< Mi stai sfidando? >> chiesi al vuoto perché ormai lui era andato chissà dove con la mente.
Non può sconnettere il cervello mentre mi parla! Che modi sono mai questi?
Così mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai ad accarezzare il suo petto. Poi, iniziai a baciarli il collo ed a volte qualche morsetto innocente qua e là.
<< Mhm .. . >> si limitò la ciminiera.
<< Ti decidi a dirmi quella cosa oppure mi farai morire d’ansia? >> dissi secca, ormai stufa del suo girarci attorno.
<< Prima tu! >> disse afferrandomi e rigirando le posizioni.
<< OK, ma non ti lamentare se la mia cosa è più grave della tua. >> ringhiai un pochino infastidita.
<< Che c’è? Il maschio sono io! O preferisci gestire tu il gioco? Sei diventata audace col tempo? >> pronunciò l’ultima frase a un millimetro di distanza dalle mie labbra.
Stronzo. Semplicemente stronzo! Ma uno stronzo di cui non potrei farne a meno.
<< Richard ha mio padre, non vivo, non morto. Non ho idea in che stato sia, non mi aspetto nulla e. . . Ah! Si . . ecco, Richard ha un esercito che vuole mandare contro di me. >> dissi infine facendo un sorriso colpevole.
<< COSA? >> urlò a pieni polmoni.
<< Si, l’ultima volta mi ha scovato per caso in Cina mentre giravo per le strade, e ha detto che mi sistemerà per le feste. Ce l’ha pure con te! Ad ogni modo, in questi anni ho fatto conoscenze che mi hanno aiutato a gestire il mio controllo. Cioè, almeno ci hanno provato, ma dicono che sono troppo impulsiva e aggressiva >> sghignazzai sapendo che è la verità.
<< Vuoi aprire una guerra contro di lui? Ma sei impazzita? >> urlò esasperato fumando la seconda sigaretta.
Oh povero Rin, mi ucciderà di questo passo.
<< Abbiamo una settima, non di più. I miei amici hanno detto che saranno qui fra tre giorni. Hanno un conto in sospeso con lui. >> dissi tutto d’un fiato.
Rin di rimando mi guardò storta, come a voler dire “ma tu di guerre non ne hai mai viste”.
E’ vero, non gli do torto. Ma che scelta ho? Ormai è in corso.
<< Una settimana. . . >> bisbigliò.
<< Che piano hai? Se mi convinci probabile che ti faccia partecipare in questa pazzia, MA e dico MA! Devi essere a dir quanto convincente se non persuasiva >> disse tutto d’un tratto.
Come prego? Il guaio l’ho provocato io e io lo sistemo, mica ora mi tirò indietro! NO, signore!
<< Rin, dacci un taglio. Ho un piano e io parteciperò. Ne vale della mia sanità mentale, quindi niente ma e mo. >> dissi alterata e scalciando il comodino involontariamente contro il muro. Ovviamente non vi dico il casino che si è creato.
Già bastava quello che avevamo combinato ieri notte io e Rin. . .
Se ancora ci penso non ci credo. Mi viene da ridere, prenderlo e sbattermelo per bene di nuovo. Oddio, ma cosa sto dicendo?
<< Pervertita! le cose zozze dopo. Adesso spiegami il piano, altrimenti ti stai a casa. Non sai combattere e saresti solo di intralcio. >> mi sfotté subito.
<< Chiamo Albert >> dissi lasciandolo nella sua ignoranza.
<< Ferma! Sei impazzita? >> mi rincorse verso la cucina.
Lo respinsi a più mandate e alla fine feci la mia telefonata.
Al capo dell’altro telefono c’era un Albert che piangeva come un bimbo e dopo due minuti entrò senza bussare.
Non ero neanche vestita. . . avevo soltanto la canotta di Rin e le mutande, per fortuna. Ma alla fine Albert è mio fratello di madre, a quanto ho capito dalle ultime lettere trovate.
<< EVEE! >> urlò abbracciandomi.
Piangeva e rideva al medesimo tempo. E come biasimarlo? Mi credeva morta. . .
In dieci minuti feci il sunto di tutto ad Albert che, mi guardava con tanto d’occhi e la mascella quasi a terra.
Gli spiegai che ero sua sorella e tutte le miei belle e brutte avventure. Infine la micidiale notizia di suo padre che ci ha dichiarato guerra, manco fossimo ancora al medioevo.
Ovviamente Albert è una pedina nel mio piano, perché se lui accetta di aiutarci noi saremo in vantaggio sapendo cosa sta organizzando quel cane.
Come speravo, neanche glielo chiesi e si propose lui a fare il doppio gioco per la sua sorellina. Ciò mi rallegrò molto.
<< Mi raccomando stai attendo, non voglio morti. >> dissi scherzando tra un abbraccio e l’altro. Poi, si staccò violentemente da me, come se fosse successo qualcosa, ma che io non capii.
<< Evee. . . le tue. . . le tue. . . ecco le tue tette sono diverse, sono. .  >> ma non finì la frase che Rin lo prese per la giacca ed era pronto a buttarlo fuori.
Mi veniva da ridere. Lui? geloso? significava me felice.
<< Dai! stavo scherzando. . . non la guardo più. Giuro! >> supplicò Albert.
Rin parve pensarci e lo lasciò andare. Successivamente, si passò una mano sui capelli neri scompigliati, in modo maledettamente sexy da farmi venire la voglia, e ghignò soddisfatto di qualcosa che io ignoravo.
<< E’ meglio che fai come dici, altrimenti ti uccido. Perché lei è proprietà mia, e per di più. . . >> si fermò un attimo a guardami, per poi passare ad Albert << E per di più Evee aspetta un bambino da me >> sorrise tra il malefico e l’orgoglioso, sedendosi in una poltrona come un re.
Io, a quella notizia strabuzzai gli occhi. Poi, mi girai convulsamente a guardare i due, e dopo. . . non avevo la minima idea di che faccia fare.
Avevo solo voglia di correre in bagno a vomitare. .. e .. . OH PORCA PUTTANA!
<< Rin! >> urlai.
Mi avvicinai a lui, salendoci sopra.
Ecco cosa era quella cosa di vitale importanza.
<< Da quando lo sai? >> dissi riducendo gli occhi a una fessura.
<< Mhm. . . da un paio d’ore. Ieri notte ho fatto un bel lavoro, non credi? >> disse sorridendomi come un bambino.
<< Ehm. . . io vado, non voglio morire proprio adesso. Augurii >> ed Albert se la diede a gambe.
E forse, non gli davo tutti i torti. Perché avrei ammazzato pure lui, poco ma sicuro.
Non solo non mi ha detto niente, ma ha pure la faccia di dirmi. . . 
Aspetta! E’ questo il motivo per cui non vuole che partecipi alla guerra?
No, MA ASPETTA. Io sono incinta?
Mi sedetti sul divano adiacente alla poltrona in cui era seduto il re indiscusso, con una calma assolutamente nulla.
<< Rin, puoi ripetere, cortesemente, le ultime parole? Perché forse non ho capito! >> dissi piano, scandendo ogni sillaba, in preda a un non so che.
<< Sei incinta. Bambino mio e tuo. Bello no? >> disse sorridendomi in modo quasi dolce.
Cos’era il suo modo di dire “ Ti amo”?
<< Si,Rin anche io ti amo >> gli risposi, correndo in bagno in preda a nausee e strane voglie di tutto e di più.
Poco dopo mi raggiunse cingendomi la vita e stringendomi forte.
<< Non voglio perderti >> sussurrò.
Ecco che abbassava la sua maschera. . .E’ un cocktail mixato di emozioni. Un groviglio senza fine.  . .
<< Neanche io >> dissi per poi baciarlo.
<< Non ti abituare a questo sdolcinamento perché non riesco a reggerlo >> sghignazzò.
<< Oh ma tranquillo, mi faresti solo impressione >> risposi risoluta, ricomponendomi.
<< Comunque sia non pensavo che tra vampiri si faceva bingo in men che non si dica >> dissi iniziando a farmi una coda con i miei lunghi capelli.
<< Effettivamente, di solito, non si fa bingo. Solo se si è originali e noi due non lo siamo. C’est la vie, mon cherie. E poi io sono molto contento. Tu che ne pensi? >> disse con una piccola nota stonata di tristezza.
<< Ma sei scemo o cosa? Certo che sono super felice, e solo che è successo tutto così in fretta e soprattutto in un momento meno opportuno. Però non potevamo prevederlo, pazienza! >> finii di armeggiare con i miei capelli e me lo trascinai giù in salotto a discutere sul piano e cose varie.
Probabilmente prima della guerra vera e proprio, dovevo affrontare e persuadere Rin dai suoi propositi di “ proteggermi” in modo convulsivo. Perché lo avevo capito dalle sue emozioni.
Avere il potere di interpretare le emozioni altrui, non so se definirlo come una cosa positiva o negativa.
Oddio sono incinta! Quindi. . . mi ingrasserà la pancia, sentirò dolori e nausee, avrò una maggiore fame, come se io già non l’avessi di mio e . . . oddio un figlio! Un figlio che avrà il mio e il suo di carattere. Ma cosa ne verrà fuori?
Sghignazzai a tutti i miei pensieri sconnessi tra loro e dalla faccia super incavolata di Rin.
Perché ovviamente chiedere privacy a mister “ Io comando e tu obbedisci” non sia mai chiesta!
Tre giorni per organizzarci e riceve informazioni adeguate per fermare quel folle.
Questa storia sicuramente ha preso una brutta piega. . . tutto per colpa di un individuo.
Ho troppa paura adesso. Se prima non l’avevo, adesso per colpa di Rin ce l’ho!
Ho paura di perderlo, paura di perdere questo bambino che è sceso dal nulla senza avvisare. ( ovviamente tutta colpa di quello stronzo! ).
Non che non lo voglia. . .. ma adesso sento un senso di smarrimento e proprio adesso non ci voleva.
Mi ero fatta tutto un progetto: Uccidere Jin e Richard e se era necessario morire pur di farlo.
Quindi, in poche parole, non avevo in mente di rimanere in vita, ma adesso è tutto diverso. TUTTO.
Sicuramente niente sarà più facile, o per lo meno io ho creduto che la cosa potesse essere facile . . .
 
 
 
 



 

Angolo Autore: Loo soo! Faccio chifo T.T due mesi senza aggiorna. . . ma tanto frega a poche genta xD Comunque sia, chi non l’avesse letto, Attualmente sono senza pc. Quindi immaginati che travaglio scrivere un capitolo ( per di più breve ) sul telefono -.- marò! Per non parlare che mi sento super arruginata . . .

Due parole e mi dileguo: ringrazio tutte le persone che con tanta pazienza ancora mi seguono e. . . Signori la storia sta volgendo al termine. Forse mi son dilungata anche fin troppo.
Sicuramente questo capitolo transitorio è un mix di informazioni una dopo l’altra. Ho fatto rimanere incinta Evee xD Sinceramente non era nei miei programmi ( e neanche nei suoi ) ma mi serviva un incentivo per il fine che ho in mente e. . . probabilmente non sarà un lieto fine! Quindi se qualcuno è contrario o parli ora o taccia per sempre xD
Con affetto, a presto <3
( Chissà quando. .. T^T spero vivamente presto, anche perché ho buoni propositi per l’altra storia. Bye )

 
   
 
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