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Autore: Lidia00love    17/03/2015    0 recensioni
Fra gli intrepidi c'è davvero aria di voler infrangere le roìegole e mantenere i segreti, ma cosa accadrà se il capo-fazioìne Eric non riuscisse a controllare l'attrazione sviluppata per Chistina, e cosa accadrà se l'istruttore Quattro e la ex rigida Tris non potessero più riuscire a frenare i loro sentimenti?
Molto Erina(Eric e Christina) e Fourtris!!!Dedicata a loro e spero piaccia alle persone cha laleggeranno!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAP 5 Liberi Christina aveva lasciato l'appartamento circa un'ora prima, aveva fatto un salto da Tris per una decina di minuti ma lei ha voluto andare subito a dormire visto che la festa l'aveva davvero stancata molto, perciò la lasciò nel suo appartamento e aveva cominciato a camminare per la residenza arrivando fino alla porta che deva sulla piattaforma dove aveva fatto il salto dal cornicione ed era atterrata su quella morbida rete. Prima diede uno sguardo al Pozzo dove erano ancora sparsi sul pavimento bottiglie vuote, e bicchieri da cui colavano liquidi scuri. Christina aveva ancora la testa pesante, si era svegliata come molte altre persone sul pavimento del Pozzo con in mano un bicchiere di birra e nell'altra mano la maglietta di Eric, in qualche modo Eric senza la maglietta con il petto sudato era l'unica cosa che riusciva a ricordarsi, riusciva a ricordare ogni minimo particolare del corpo del suo capo-fazione, il sudore che scintillava sui pettorali, lo sguardo non saziato dei baci e le carezze che si erano dati nel bel mezzo della folla. Cercò di non pensarci, non voleva sentire il bisogno sfrenato di tutte quelle effusioni anche in quello stesso momento, altrimenti si sarebbe infiltrata nell'appartamento di Eric all'istante. Pensò per esempio al fatto che Will ed Al erano finalmente riusciti a parlare con delle ragazze alla festa, ragazze che conosceva proprio lei e le aveva spinto a conoscerli. Era felice, visto che adesso Will non li stava più così appiccicato, e non sapeva proprio il motivo, non l'aveva nemmeno sfiorata l'idea che Will avesse una cotta per lei. Alzò il capo e osservò il quel frammento di cielo stellato che riusciva a vedere. Il cielo era illuminato da una miriade di stelle brillanti che sembravano perle bianche luccicanti, non c'era nemmeno un batuffolo di nuvola a coprire quello spettacolo meraviglioso. Voleva assolutamente riuscire a vedere tutto il cielo, sentire di nuovo l'aria fresca sul suo viso come quando stava scendendo dal treno insieme a Tris. -Bello vero?- chiese una voce maschile dietro di lei, non si spaventò ormai era talmente abituata ad essere colta di sorpresa da quella voce, e poi più volte la ascolti e più volte ti senti avvolgere da un senso di sicurezza nonostante la persona che possedeva quella voce non era molto sicura. Si volse e vide Eric dietro di lei, che era appena sbucato da una mini porticina, che sembrava di più l'ingresso in un condotto dell'aria. -Non capisco, non vi sentite un po' rinchiusi qua dentro non vorreste sgusciare fuori da qui e vedere il panorama, sembra di essere in una cava- tentò di usare il tono meno offensivo nei confronti di Eric e della fazione, lui era difficile da offendere anzi nessuno ci era mai riuscito nemmeno Quattro che era la persona che temeva di più, ma Christina aveva capito ormai che lei era l'unica persona che poteva ferirlo. -Non se un abilissimo capo-fazione riesce a trovare un passaggio segreto che li permette di vedere tutto quello che vuole- mentre pronunciava quelle parole indicò la porticina da cui era sbucato e sorrise. Christina sorrise, lei per uscire dalla residenza l'avevano sempre fatta passare da una specie di buco sotterraneo che dava ai binari ma però rimaneva chiuso per tutta la notte. -Che passaggio?-si avvicinò al ragazzo e per qualche secondo respirò quel profumo buonissimo che emanava, non sapeva esattamente che profumo era, che fragranza, forse era solamente l'odore Eric. Christina osservò attraverso la porticina e vide una rampa di scale a chiocciola e riusciva a vedere un bagliore di luce dal fondo delle scale. Così cominciò a percorrerle con dietro Eric che dovette piegarsi per poterci passare. C'era caldissimo là dentro, sembrava di stare in una stanza surriscaldata ma tutto quel calore sparì quando arrivarono alla fine della scalinata e uscirono sulla piattaforma rialzata da dove avevano saltato, ricordava in realtà un balcone solo molto più grande del solito. C'era un aria fresca piacevolissima, un'aria estiva che faceva venir voglia di immergersi in una vasca di acqua fredda. Il cielo come si era immaginata era uno spettacolo meraviglioso di stelle disposte in ordine sparse che se riuscivi ad osservarle bene potevano per fino dare vita a disegni diversi. Christina individuò il disegno di un vaso di fiori e una mano. -Vieni!-esclamò Eric prendendoli la il polso fra le dita e tirandola con se-Che vuoi fare?!- Capì subito ciò che voleva fare, quando sentì il rumore delle ruote del treno stridere sulle rotaie e vide due fari enormi illuminarsi. Eric prese con una mano la vita della ragazza e la mise davanti a se e aspettarono che il primo vagone fosse abbastanza vicino da montarsi vicino, quando finalmente arrivò Christina era già pronta, le ginocchia piegate e le barccia stese davanti a se ma c'era anche la mano di Eric che sembrava pronta a sollevarla. Christina avrebbe voluto dirgli che ce la poteva fare e che non aveva bisogno d'aiuto ma si bloccò, forse perchè li piaceva percepire le dita calde di Eric che li sfioravano un lembo di pelle sotto la maglietta che cominciava a sembrarli solo un ostacolo fra loro due. Quando il treno cominciò a rallentare senza fermarsi davanti a loro Christina si diede una forte spinta e salì sul vagone aggrappandosi con la mano al corrimano sbattendo leggermente la spalla sinistra sul vagone, per fortuna la mano di Eric riuscì a sollevarla e a darli una spintarella per infilarsi all'interno del vagone. Atterrò sui talloni e si volse per aiutare Eric ma non fece in tempo a girarsi che lui li arrivò addosso e finirono l'uno sopra l'altro. Eric si sosteneva un poco con i palmi delle mani appoggiati sul pavimento del vagone ma ogni centimetro del suo corpo era premuto contro il suo, le ginocchia, il bacino, il petto e la fronte. Era già al seconda volta che si trovavano in quella condizione, la prima volta quando Eric li aveva mostrato come mettere in pratica le sue pratiche di combattimento. In quel momento era talmente tanto nervosa che temeva che Eric riuscisse a sentire il suo corpo tremare, ma ormai era riuscita a moderare il suo respiro incontrollato quando si trovava il capo-fazione così vicino. -Quindi tu te la svigni così tutte le sera, ti sei stancato della tua noiosa routine quotidiana?-chiese divertita, mentre Eric abbassò il capo e scese sul suo collo cominciandolo a sfiorare con le sue labbra calde, Christina inarcò la schiena e cercò di trattenere un gemito. -Oh una volta si, ma adesso è diventato più interessante lavorare con gli iniziati-le sue parole solleticarono il collo di Christina che stava davvero faticando a non toglierli la maglietta e non cominciare a baciargli ogni singolo centimetro di quel fisico perfetto. Sorrise e appoggiò il capo a terra mentre Eric si sollevava e si alzava, ergendosi come un enorme statua sopra di lei, la statua del dio, del re, del principe più dello che avesse mai visto in vita sua. Prese le sue mani intrecciando le dita fra le sue e la sollevò con leggerezza e facilità la ragazza che aveva assunto uno sguardo intenerito, gli occhi che brillavano, lo sguardo di una bambina stanca che desiderava qualcosa, e forse Eric poteva daglielo-Dove stiamo andando?- -Lo vedrai, in uno dei luoghi preferiti del sottoscritto- Non passarono molto tempo nel treno, una quarto d'ora dieci minuti, in quel tempo Christina aveva osservato il panorama che stavano attraversando, un panorama naturale, di colline di vario colore grazie ai milioni di colori dei fiori. La luna gettava raggi di luce che illuminavano alcuni pezzi di roccia bianca, come l'alabastro. Christina non aveva mai visto quella parte della città, non gliene avevano mai nemmeno parlato e notò che era anche uno degli ultimi luoghi che attraversava il treno. Qualche chilometro più in là c'era la recinsione. -Coraggio siamo arrivati- la incoraggiò Eric che stava già pronto accanto a lei, vicino al bordo del treno. Saltò così velocemente che sembrava una specie di saetta che si precipitava fuori dall'orbita di un di una navetta spaziale. Christina lo seguì e si precipitò fuori dal vagone con un il balzo più lungo che riuscisse a fare, e stava quasi per precipitare giù da quel promontorio se non ci fossero state le mani di Eric che la trattennero. -Guarda- la girò in modo da trovarsi al luogo preferito del capo-fazione, e quando i suoi occhi si posarono su quel panorama capì subito il motivo della sua scelta. Era meraviglioso, davanti a lei si ergeva una valle enorme, quasi infinita, una valle di fiori colorati, che venivano agitati dal vento e si disperdevano nelle correnti d'aria, e i raggi lunari illuminavano la roccia dove si trovavano conferendo al roccia liscia e bianca un colore ancora più brillante. -Non ci posso credere...è meraviglioso Eric- furono le uniche parole che riuscirono ad uscire dalla sua bocca, mentre il ragazzo la osservava meravigliato dalla capacità del viso di Christina di riuscire ad attirare la sua attenzione ancora più di quel panorama. Christina alzò lo sguardo verso Eric e li sorrise, poi li buttò le braccia al collo e il suo volto si illuminò-Grazie di avermi portato qui è la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia- Eric avvolse le sue braccia intorno ai fianchi di Christina e la attirò ancora di più a se, poi appoggiò la fronte sulla sua e chiuse gli occhi-Tu sei la cosa più bella che abbia mai visto- Christina sorrise, di momenti romantici con Eric ne ave avuti anche se non lo voleva ammettere, Eric era molto romantico, ma in quel momento ciò che aleggiava intorno a loro era qualcosa ancora più al di sopra, più intenso e forte del romanticismo, qualcosa più intenso dell'amore e la passione stessa, anche se nessuno dei due si era ancora detto “Ti amo”forse non serviva nemmeno dirlo, era sottointeso, chiunque lo avrebbe capito. Quattro era rimasto nell'appartamento di Tris in pratica per tu la notte, dopo averli curato la ferita al petto, aveva dormito per un po' di tempo, forse un'ora e al suo risveglio erano le tre e mezzo e Tris dormiva sul divano con in mano un mini libro che ricordava molto un manuale per le cucine degli Abneganti. La osservò per un po' e questa volta il suo corpo era molto più teso di quando l'aveva vista dormire mentre era entrato, sembrava così spaventata, ma come faceva ad esserlo se stava dormendo? Non voleva lasciarla dormire in quel divano, aveva familiarità con i divani troppo scomodi degli Intrepidi, non voleva che anche lei ne avesse. Così la prese da sotto le ginocchia e l'altra mano era sotto la sua schiena, non fece fatica, Tris era minuta e leggera, la depositò sul letto leggermente sfatto e la infilò sotto le coperte scaldate dal calore del corpo di Quattro. Tirò su le coperte fino alla vita e gli scosse i capelli dal viso. Aveva sempre considerato gli occhi di Tris una delle cose che li piacevano si più, ma si rese conto solo in quel momento di quanto fossero belli su di lei i suoi lineamenti decisi ma non sporgenti e quelle labbra carnose e chiare. Le guance leggermente arrossate, che però ricordavano solamente il viso di una bambina che dormiva, solo che lei non era affatto una bambina. Fece una cosa stupida, che nona avrebbe dovuto fare, ma non li importava un bel niente di quello che sarebbe successo a lui. Chinò la testa e appoggiò le sue labbra calde sulla fronte di Tris altrettanto calda e le tenne lì per un tempi quasi indeterminato, voleva solamente cullare il sonno di Tris con le sue labbra. Bene, un altro capitolo tutto per voi, questa volta ho voluto fare la romantica con queste stupende coppie ma tranquilli fra poco arriveremo al sodo con gli Erina visto che me l'hanno chiesto, purtroppo non ho fatto molto di Fourtris sono davvero stanchissima ma spero che vi piaccia lo stesso, un bacione a tutti notte e sogni d'oro...
   
 
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