Spazio Autrice:
Fatto restando che sarebbe la mia prima storia Brittana che posto con questo profilo (ne avevo uno che ho abbandonato per motivi di Halzaimer. Sono sincera,ho perso la password.)
Comunque spero vivamente che vi possa piacere. Ho cercato in questi mesi di assenza di migliorare la mia grammatica ( che dir si voglia fa nu’senso i schifo come al solito) sperando di fare meno errori possibili.
( non guardate condizionali,congiuntivi e quant’altro perché come dice la mia compagna di classe “ rega imparate i congiuntivi” ).
Comunque fatto questo mio prologo lungo di cerca ben sette righe vi lascio alla storia. Ci sentiamo alla fine del racconto …





 Era orami mattina inoltrata, mentre percorrevo quelli che erano i corridoi del William McKinley High School, il liceo di istruzione superiore di Lima.
Mi apprestai ,senza nessun inghippo a raggiungere il mio armadietto dove vi poggiai i miei libri e quaderni.
Quelle prime due ore di lezione, le avrei passate in palestra con la coach Sylvester, ad allenarmi per le gare regionali di Cheerleading.
Ci teneva molto a portare a casa l’ennesimo trofeo, per pavoneggiarsi poi con Schuester delle sue vittorie,dandogli del fallito come faceva di solito.
- Santana Lopez, muovi quel culo, mi ricordi uno sfigato di quell’insulso club canoro quale il Glee - commentò la Sylvester inveendomi contro mentre ci faceva fare i classici giri di campo per riscaldarci.
- mamma mia quanto sbuffa però - disse Quinn che era dietro di me nella corsa, cercai quindi a quella frase di non ridere disperatamente.
- Lopez infondo alla fila - commentò la coach notando come io e Quinn Fabray stavamo parlottando e ridacchiando alle sue spalle.
Mi misi infondo alla fila di quelle ragazze con la divisa da Cheerios, notando poi che infondo con me era presente anche Brittany.
Brittany era la migliore Cheerleader che io avessi mai conosciuto, e non lo sto dicendo perché è la mia migliore amica,anzi, lo dico perché non era mai stata sgridata una sola volta da Sue Sylvester.
Era come veniva definita da quella vecchia megera quale era la Sylvester, la Cheerio a cui tutte noi dovevamo aspirare.
- che ci fai qui dietro Britt?- domandai guardandola sorridere ingenuamente, per quanto poi ormai fosse ingenua quella ragazza, guardandomi..
- non mi piaceva lasciarti qui dietro da sola con loro - ammise la biondina, facendomi cenno con la testa le ragazze davanti a me che sparlavano ovviamente di me.
Era insopportabile quella situazione ormai, tutti mi definivano una ragazza facile, la così detta ‘’ una botta e via’’ ma io non ero così lo facevo solo per la mia immagine.
Effettivamente ero andata a letto con Puck, Finn e molti altri di cui non tengo più il conto ormai, ma dentro di me sapevo di non essere così facile.
Sapevo che era solo tutta una copertura, perché ormai stava diventando fin troppo noto che probabilmente io non ero etero.
Nessuno lo sapeva se non solo Quinn, perché effettivamente c’ero finita a letto anche con lei, ma nessun altro e dico nessun altro sapeva di questa cosa.
Nemmeno Brittany che era la mia migliore amica, da tempi ormai memorabili quali all’asilo.
Sospirai rassegnata all’idea che comunque, quelle chiacchiere in fin dei conti un po’ fossero fondate, si vedeva abbastanza bene che comunque io non provavo nulla per i ragazzi, se non solo indifferenza.
Finì i miei giri di corsa e gli allenamenti,avviandomi verso lo spogliatoio parlando con Quinn come facevamo di solito.
Feci la doccia dopo che le altre se ne furono andate da li, mi era quasi strano ormai fare qualcosa davanti a loro.
- per quanto ancora ti ostinerai a credere di essere etero convinta?- chiese Quinn mentre mi misi seduta sulla panca dello spogliatoio mettendo la maglietta.
- lo sai ormai Q, se parlo mi rovino l’immagine e non posso permettermelo. Già girano brutte voci sul mio conto- conclusi guardando Quinn scuotere la testa,mentre Brittany spuntava dal nulla.
Ecco la Fabray era testimone del mio mini infarto in quel momento dire, di fatto quasi non mi pigliava un coccolone in quel momento.
Ma il colmo, così per dire era la frase che le senti pronunciare dopo.
- Sannie, tu non sei etero?- domandò lei guardando prima Quinn poi me, spalancare gli occhi e portarmi una maso sulla bocca, entrando in panico.
“ bella situazione Lopez, ora come le spieghi che si non sei etero e che probabilmente che vorresti uscire con lei?” mi ero ritrovata a litigare con me stessa.
Si ero pazza,stavo impazzendo.
Non riuscì a spiccicare parola nemmeno volendo, misi la mia roba nel mio armadietto chiudendolo a chiave, per poi correre verso l’aula di spagnolo per l’ora di lezione.
Ero letteralmente scappata da quella situazione,lasciando una Brittany basita e una Quinn sconvolta.
Era quasi assurdo, ma comunque avevo deciso di evitare la mia migliore amica finché potevo.
Non avevo la minima voglia di dover spiegarle che lei probabilmente mi piaceva,tra l’altro non poco ma anche molto oserei dire.



Spazio Autrice:

Eccoci qui, che dire? Capitolo un po’ corto dire, scusatemi ma non ho idee al momento.
Cercherò di farmi venire delle idee decenti.
Comunque, fatemi sapere cosa ne pesate di questa storia.
Detto ciò mi vado a nascondere a causa di questo obbrobrio che ho scritto.
Vi lascio alle recensioni.

Bacioni


I am a sweet panda.