Fumetti/Cartoni americani > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: ItalianEmpire    19/03/2015    0 recensioni
[Webcomic-Strong Female Protagonist]
“Guardi!Io sono stata nel Pentagono tipo quattro volte,ma non sono nemmeno sicura su ciò che il Pentagono fa! Si suppone che io combatta il crimine,ma non so nemmeno come le leggi vengano formulate, intendo dire … Verità, Giustizia e il Sogno Americano? Ho smesso di interessarmi agli studi sociali quando avevo all’incirca quindici anni!Sono cresciuta a Westchester,e non ho mai viaggiato da nessuna altra parte senza questa stupida maschera domino sulla mia faccia.Sono forse l’unica che è spaventata che le persone si rivolgano a me per avere delle risposte solo perché posso sollevare un’auto sopra la mia testa?!Questa è follia!”
“Lei … Lei ha appena rivelato che siete cresciuta a Westchester, New York?”
Genere: Angst, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Questa fan fiction l’ho scritta dopo aver letto la webcomic inglese intitolata “Strong Female Protagonist” che narra la storia di una giovane ragazza americana dotata di superforza, invincibilità e un paralizzante senso di ingiustizia sociale .La webcomic mi era talmente piaciuta che ho deciso di scriverci sopra una mia fan fiction, ispirandomi ad uno dei momenti che mi sono piaciuti di più della webcomic. Devo perciò avvisarvi che il seguente brano contiene degli spoiler per la webcomic,quindi se volete evitare di rovinarvi la sorpresa e gustarvi con calma il fumetto, andate a questo indirizzo (http://strongfemaleprotagonist.com) e leggete almeno fino alla fine del capitolo due.Ma se non avete pazienza o preferite ciò che scrivo io in italiano che il fumetto in inglese …. allora continuate pure!
 
 
 
Mega-Girl. supereroina e membro del gruppo conosciuto come i Guardiani, era particolarmente silenziosa quella mattina. Pintsize, leader del gruppo e suo amico fedele, lo aveva notato naturalmente, ma era a sua volta troppo occupato col pensiero.
 
Oggi c’era l’intervista da parte della giornalista televisiva Tandry Connors, che concludeva il capitolo finale nella missione dei Guardiani nella battaglia contro il supercriminale telepatico Menace .
 
Menace era stato il primo dei “supercriminali del mondo reale” di cui il mondo avesse mai sentito parlare. Era stato lui ad hackerare il messaggio del Presidente che per la prima volta al mondo annunciava al mondo l’esistenza dei superumani, annunciando a sua volta di essere il primo vero supercriminale nella vita reale che il mondo avesse mai conosciuto. Il suo discorso era stato breve e conciso,a differenza di quello del presidente: aveva dichiarato in pratica a mezzo mondo conosciuto che nei mesi seguenti avrebbe cominciato il processo di distruzione del governo e l’assimilazione delle forze armate affermando che chiunque non avesse accettato il suo dominio sarebbe stato annientato.Aveva inoltre aggiunto che nessuno avrebbe potuto fermare lui e i suoi simili e che cose come gli “uomini d’acciaio” e i supereroi in generale non esistevano realmente.
 
Si era sbagliato.
 
Quando Mega-Girl e Pintsize si erano incontrati per la prima volta a Fort Charles, per il raduno organizzato dalle autorità e dall’esercito di tutti gli “individui biodinamici” (termine usato per indicare i superumani) finora identificati nel paese, lui sapeva benissimo che cosa si sarebbe dovuto fare. Era sempre stato un grande nerd in fatto di fumetti e simili e sapeva che l’unico modo di contrastare i supercriminali erano i supereroi. E poiché naturalmente nella vita reale fino a questo momento l’esistenza di un gruppo di veri supereroi era qualcosa al di fuori di ogni possibile umana concezione, lui aveva deciso di crearlo.Quando aveva incontrato lei, aveva già messo assieme un gruppetto di tre: Lui,Hector alias Pintsize, capace di rimpicciolirsi fino a grandezze subatomiche, Moonshadow alias Mary, una ragazza capace di diventare invisibile molto brava nei combattimenti e per finire Brad alias Sonar, un ragazzo con la testa da pipistrello gigante con la capacità di emettere violenti emissioni sonore capaci di mettere K.O. l’avversario.
 
E poi era venuta lei, Mega-Girl, la ragazza con i poteri di Superman. O almeno quelli del primitivo Superman, cioè superforza, invulnerabilità e capacità di fare salti addirittura di miglia.
 
Insieme avevano formato il gruppo dei Guardiani, un gruppo di supereroi della vita reale per la prima volta dotato di veri superpoteri dedicato a difendere la giustizia e a combattere robot e supercriminali.
 
E il resto era storia : oramai avevano quasi perso il conto dei supercriminali che avevano affrontato, i robot che avevano distrutto e i civili che avevano conseguentemente salvato.
 
Ora, con Menace in fuga,  la sua rete di comunicazione globale che stava venendo smantellato e la maggior parte dei suoi lacchè e scagnozzi in fuga o in prigione, l’incubo che aveva afflitto la popolazione intera per anni era ora solo un brutto ricordo.
 
Che cosa sarebbe potuto andare storto?
 
 
Mega-Girl era molto pensierosa quel giorno. Cercava di tenere la mente serena e positiva per quell’intervista, eppure non riusciva a smettere di pensare a ciò che le aveva detto Menace.
 
Si erano incontrati per l’ultima volta nel suo covo. Lei era entrata sfondando il muro, com’era suo solito fare. Lui le aveva detto che la porta era aperta. Lei lo aveva assalito, gridando che l’unica porta che avrebbe visto sarebbe stata quella della sua cella al penitenziario, perché era li che era diretto. Lui aveva detto che si arrendeva.
 
Alla sua reazione stupita,lui le aveva mostrato il perché.
 
Innanzitutto si era tolto la maschera ( rivelando che sotto quella maschera minacciosa alla Darth Fener si trovava in realtà un bel ragazzo dai capelli neri )e si presentato col nome di Patrick,dopodiché le aveva consegnato un grosso plico. All’interno di quel plico si trovavano le foto e le schede personali di migliaia d’individui dotati di superpoteri particolari, come poter comunicare con le malattie o fornire energia illimitata gratuitamente, ed erano stati tutti uccisi da una specie di antica cospirazione segreta ben prima che il mondo sapesse dell’esistenza dei supereroi.
 
Tutti coloro che avrebbero davvero potuto salvare il mondo erano morti.
 
La scoperta di ciò era stata tanto turbante che aveva deciso di rinunciare per sempre alla supervillania e di ritirarsi .
 
Mega-Girl ricordava ancora le sue ultime parole :
 
La verità è questa: Io non sono abbastanza potente per essere un cattivo e tu non sei abbastanza intelligente per essere un eroina. Nessuno ha paura di noi o avremmo il nostro proprio fascicolo “chiuso”.Che cosa hai intenzione di fare Mega-Girl ? Scaraventare la povertà nel profondo del mare? Lanciarci tutti verso un futuro migliore?Nessuno pensa che possiamo cambiare il mondo e hanno ragione. E’ stato piacevole giocare al supercriminale con te, Ms. Green, ma è tempo di mettere a posto i giocattoli e crescere…”
 
Mega-Girl era stata talmente devastata da quella rivelazione che non aveva avuto neanche la forza di fermarlo, mentre si toglieva il suo costume per l’ultima volta ed abbandonava per sempre la sua base. Quando i suoi colleghi Guardiani l’avevano raggiunta lei aveva detto loro che lui era fuggito.
 
Era talmente assorta in questi pensieri che non sentì buona parte dell’intervista,  ma si risveglio' solo a quel punto accorgendosi che la giornalista stava facendo loro una domanda.
 
“… definitivamente Io direi che è un sollievo che Menace sia fuggito. Ovviamente avremmo preferito che fosse stato  catturato, ma il suo network di telecomunicazioni  sta venendo smantellato, e questo è un inizio.”
 
La giornalista ( tale Tandry Connors) prese un attimo il fiato, dopodiché continuò.
 
“Con l’ultimo supercriminale di livello uno in fuga e la maggior parte dei suoi lacchè e scagnozzi dietro le sbarre, che cosa c’è in futuro per i Guardiani?”
 
Pintsize prese immediatamente la parola. Come leader del gruppo, aveva acquisito una certa esperienza nei rapporti con la stampa.
 
“Beh, ci sono un sacco di superumani di livello due e tre con intenti criminali a piede libero e nessun crimine è troppo piccolo per i Guardiani per non attirare l’attenzione….”
 
“Hnh!” Fece Mega-Girl cercando di dare forma ai pensieri che le stavano girando in mente da un po’.
 
“… Mega-girl, quale strada le piacerebbe vedere prendere ai Guardiani?” fece la giornalista sempre incalzante.
 
“Non lo so. Senza più supercriminali, la lotta al crimine mi sembra un po’… irrilevante …”
 
“Lei pensa di essere superiore alla lotta al crimine?”
 
“Ora questo è …” fece Pintsize cercando di riprendere il controllo della situazione.
 
“Non è quello che ho detto! Guardi, io sono brava a prendere a pugni i robot, ma ciò non mi rende migliore nel risolvere i crimini .Cos’è esattamente che posso fare io che la polizia non può fare?”
 
“Che cosa ne pensa dell’eventualità di una guerra di superumani con la Cina? Si sentirebbe obbligata a …”
 
“Prego?” Fece Mega-Girl rovinando accidentalmente il divano su cui era seduta con la sua superforza “ Non credo  che dovrebbe  menzionare questa eventualità così alla leggera in un intervista. Questo sarebbe orribile, e io spero che ciò mai, mai accada!”
 
“Io penso che ciò che Mega-Girl sta cercando di dire è che mentre noi ovviamente, combatteremmo per proteggere l’America, la nostra prima priorità  e' quella di impedire in primo luogo lo scatenarsi di una guerra.”
 
“Oh, è questo ciò che stavo cercando di dire?”Fece Mega-Girl guardando Pintsize con aria arrabbiata “Tu sai come si fa a fermare una guerra,Pintsize? Perché io sicuramente no!”
 
“Quindi lei ci sta dicendo che non partecipereste in una guerra tra…”
 
“Non è quello che volevo dire!” Fece Mega-Girl. “Guardi!Io sono stata nel Pentagono tipo quattro volte,ma non sono nemmeno sicura su ciò che il Pentagono fa! Si suppone che io combatta il crimine,ma non so nemmeno come le leggi vengano formulate, intendo dire … Verità, Giustizia e il Sogno Americano? Ho smesso di interessarmi agli studi sociali quando avevo all’incirca quindici anni!Sono cresciuta a Westchester,e non ho mai viaggiato da nessuna altra parte senza questa stupida maschera domino sulla mia faccia.Sono forse l’unica che è spaventata che le persone si rivolgano a me per avere delle  risposte  solo perché posso sollevare un’auto sopra la mia testa?!Questa è follia!”
 
Mega-Girl riprese fiato mentre osservava le reazioni che il suo discorso aveva causato. I suoi amici-colleghi guardiani la guardavano con un aria stupita , e così faceva la giornalista. Possibile che il suo discorso avesse fatto tanto effetto?
 
“Lei … Lei ha appena rivelato che siete cresciuta a Westchester, New York?”
 
La rabbia e la costernazione che avevano animato Mega-Girl fino a pochi istanti fa la invasero di nuovo.
 
“Mi state prendendo in giro? E’ QUESTO ciò di cui siete interessati, dopo tutto quello che ho appena detto?” disse alzandosi in pieni e mettendosi le mani alla faccia.
 
“Al diavolo questo ….” Disse alzando un lembo della sua maschera. La gomma spiritica con cui si teneva su non poteva reggere il confronto con la sua superforza.
 
“Mega-Girl, non farlo!” fece Pintsize alla sua sinistra.
 
“Il mio nome “ fece lei levandosi completamente la sua maschera e lasciando che migliaia, forse milioni di persone la vedessero per la prima volta senza trucco e senza inganno “ è Alison Green, ho diciannove anni, sono invincibile, sono forte più di ogni essere umano che abbia mai vissuto, e non so che cavolo sto facendo!”
 
Rimase per sette/otto, forse nove secondi mentre le fotocamere scattavano, le telecamere filmavano e le persone memorizzavano il suo viso nudo.
 
Adesso gli altri Guardiani la guardavano come se avesse commesso la più grande sciocchezza sul pianeta Terra ma lei era troppo arrabbiata per rendersene conto. Era arrabbiata con sé stessa, con la giornalista, con il settore dell’Informazione al completo e con il mondo intero.
 
“Mega-girl, lei sta …” cercò di continuare la giornalista ma oramai Alison/Mega-girl non ascoltava più nessuno. Gettò la propria maschera per terra e si diresse a grandi passi verso la porta.
 
“State solo lontani da me e lontani dalla mia famiglia. Io non lo faccio più questo.”
 
Fu in quel momento che i suoi pensieri che tanto l’avevano distratta quel giorno, si condensarono in un'unica frase affermativa: Patrick aveva ragione.
 
“E’ tempo di mettere a posto i giocattoli e crescere!”
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Altro / Vai alla pagina dell'autore: ItalianEmpire