"PROMETTIMELO"
 

molto velocemente, entrai in stanza e mi catapultai sul letto, mia madre mi aveva regalato un diario ed era ora di incidere qualche parola su uno di quei fogli.

"mi manchi" ormai è da giorni che continuo a scrivere quella maledetta frase, ma non riesco mai ad inviarla al diretto interessato. forse può sembrare una cosa stupida ma la frase è diretta ad una della persone più importanti della mia vita, justin bieber. ti starai chiedendo "come fai ad avere il suo numero? è impossibile" beh, vedi molti mi conoscono come Anastasia ross, la ragazza che è stata salvata da justin bieber. se sono qui ora e ho raggiunto la maggiore età è solo grazie a lui. quando è venuto a sapere dell'appello dei miei genitori, ci ha subito aiutato, io non sapevo nemmeno chi fosse questo bieber. ero così chiusa nel mio mondo malinconico che niente riusciva a farmi vivere veramente la vita. resta il fatto che i giorni passavano e io passavo le miei intere giornate con lui, non so come e in verità non so nemmeno il perchè, ma piano piano iniziavo a sentire qualcosa all'altezza dello stomaco, forse mi stavo innamorando di lui. quando sono venuta a sapere la sua vera "identita" mi sono data della stupida mentalmente, uno come lui non avrebbe mai potuto nutrire interesse per una come me, pochi giorni dopo mi ritrovai da sola con un biglietto, mi aveva lasciato il suo numero, augurandomi buona fortuna per l'operazione. i tumori sono molto difficili da annientare, soprattutto quelli al cervello. Avevo il terrore di non farcela, lui non c'era più, lui era sparito per sempre dalla mia vita. Dopo mesi io sono guarita, sono in ottima forma e conduco una vita normale grazie a lui, la cosa buffa è che a distanza di nove mesi, io sono ancora qui a ricordare il passato, sono ancora qui che cerco di inviargli due stupide parole. la mie speranze ormai sono svanite, proprio come lui quella notte.

dopo aver scritto l'ultima frase, una lacrima scivolò lentamente, macchiando così uno dei tanti fogli di quel piccolo libricino.
non volevo più vivere così, quel ragazzo mi era entrato nel cuore.
<< an c'è qualcuno che bussa, vai tu >>
dopo essermi asciugata le guance, iniziai a scendere le scale molto lentamente.
appena misi piede in salone la figura alta e massiccia di mio padre mi si presentò davanti
<< vado io non preoccuparti >>
sbuffando feci dietro front e andai a rintanarmi subito in camera mia.
al piano di sotto si sentivano dei leggeri bisbigli, la curiosità mi stava divorando ma non avevo voglia di alzarmi dal letto.
ad un certo punto, la mia attenzione fu catturata da un leggero rumore, qualcuno stava bussando.
<< avanti >>
la porta si aprì lentamente e per poco non persi un battito, ma che dico?? ero certa di stare per svenire.
<< oh cazzo >>
solo questo uscì dalle mie labbra, lui con un sorriso gigante aprì le braccia e io senza farmelo ripetere due volte corsi ad abbracciarlo.
aveva lo stesso profumo di mesi fa, chiusi gli occhi e le lacrime iniziarono a scendere, non riuscivo ancora a credere che stavo stringendo tra le braccia la ragione dei miei sorrisi.
<< tu sei....qui >>
<< si principessa....tuo padre ha praticamente minacciato scooter >>
subito le mie guance si tinsero di rosso, che figura
<< ma penso che sia stata una cosa più che utile, ora sono qui >>
sorrisi e lo strinsi ancora più forte
<< mi sei mancato >>
<< anche tu piccola.... >>
dopo aver tirato su col naso, mi misi dritta guardandolo negli occhi
<< ho bisogno di te....sei come il mio ossigeno, senza di te sopravvivo a stento....ti prego non andartene mai più >>
lui sorrise mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
<< non andrò più via >>
sorrisi con gli occhi pieni di lacrime
<< promettimelo >>
<< te lo prometto principessa >>


CIAO
sono consapevole che questa sottospecie di one-shot faccia pena ma volevo scrivere qualcosa per rilassarmi, ed è uscito questo....