25/03/2015
8 recensioniAutore: Liberty89
Genere: Dark, Generale
Rating: Verde
Personaggi: Vanitas, Aqua
Avvertimenti: Missing Moment, Flash-fic, CrackPairing
Note dell'autrice: Buona sera ù.ù C'è chi si aspettava un aggiornamento diverso, ma ehi quando mi stuzzicano la fantasia c'è poco da fare. La fic nasce da una discussione su librofaccia sul rapporto tra Vanitas e Aqua, quindi grazie a Paolo per aver acceso la miccia nel mio cervello ù.ù Poi, grazie a Elia per avermi aiutata nella scelta del titolo :3
Mh, spero d'aver azzeccato il genere giusto <.< Penso d'aver detto tutto quello che serviva, quindi buona lettura!
Disclaimer: i personaggi di questa fic non mi appartengono. La fic non è stata scritta a scopo di lucro.
Sentimento Oscuro
Il custode oscuro si mise a sedere con un piccolo gemito inatteso. Era stato sconfitto di nuovo da quella donna, ma la cosa non gli faceva rabbia, tutt'altro, lo divertiva. Esattamente come era accaduto a Radiant Garden.
L'aveva osservata per molto tempo dopo il loro incontro in quel mondo luminoso e la voglia di vederla soffrire, di distruggerla era aumentata così tanto da renderlo euforico, impaziente. Aveva quasi rivalutato il suo ruolo di "pedina in più", perché voleva affrontarla ancora ed eliminarla una volta che avesse adempiuto al suo scopo.
Vanitas rise di gusto e si alzò in piedi per avvicinarsi alla ragazza stesa a terra poco lontano. Non avrebbe mai dimenticato la rabbia che le aveva insozzato lo sguardo quando aveva distrutto quello stupido giocattolo di legno.
-Meravigliosa.- pensò il ragazzo, aprendo la visiera della sua maschera e mostrando alla luce del sole il suo ghigno oltremodo divertito.
La vista di quel sentimento sporco nei suoi occhi blu lo mandava in estasi e aggiungeva qualcosa al suo principale desiderio di farla a pezzi: lussuria. Si inginocchiò e chinò il viso sui suoi capelli. Respirò il suo profumo fresco e leggero. Nonostante la battaglia appena compiuta, su di lei pareva non esserci traccia di ferocia né della sua intenzione di fermarlo. Quella che doveva essere una banale riserva era divenuta quasi un'ossessione per lui. Aveva fatto nascere nella sua mente un desiderio carnale guasto, sbagliato, ma per l'Unversed era assolutamente perfetto.
Le passò una mano sulla guancia rosea e quando le dita inguantate di nero sfiorarono le sue labbra, gli occhi d'oro di Vanitas si allargarono. Il moro realizzò che non poteva distruggerla ora. Non avrebbe avuto senso eliminarla in quel mondo insulso, dove Ventus era già passato. Non avrebbe avuto ragione di ucciderla ora che aveva gli occhi chiusi. No.
Il suo ghigno divenne una smorfia folle e una nuova graffiante risata si disperse nell'aria. Doveva farlo quando lei era sveglia, mentre i suoi occhi ardevano di rabbia nei suoi confronti. Mentre Ventus era lì a guardare.
E li avrebbe fatti suoi entrambi.
Si abbassò di nuovo sulla sua guancia e la baciò con una strana delicatezza, sostandovi qualche secondo di troppo. La sua pelle liscia e il suo profumo rischiavano di catturarlo in una rete da cui forse non sarebbe fuggito tanto in fretta. Tornò in piedi e la visiera scura si richiuse sul suo volto.
-Alla prossima, mia piccola riserva.- mormorò, incamminandosi in un varco oscuro, pregustando l'arrivo del loro prossimo incontro.