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Autore: padfoot_973    28/03/2015    2 recensioni
[SPOILER ALLEGIANT] Questa è la prima fanfiction che pubblico, spero vi piaccia!
Un Tobias che cerca di rimettere insieme i pezzi, per provare a ricominciare.
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Mi chiudo la porta alle spalle e assaporo il silenzio a occhi chiusi. Quando li apro, vedo la stanza, semplice, familiare. Come Tris.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Four/Quattro (Tobias)
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La brezza fredda che entra dalla finestra mi sveglia. I miei occhi si aprono, il dolce torpore delle coperte mi avvolge. Ad un tratto, però, sento una pressione allo stomaco, come la puntura di un ago, accompagnata da una sola parola.

Tris.

Cerco di non pensarci. Non voglio pensarci, o il dolore diventerà insopportabile. Per un attimo mi pento di non aver bevuto il siero della memoria ieri, ma Christina è stata così dannatamente convincente. E poi ha ragione. Non posso cancellare la persona che sono diventato grazie a lei. Non l'avrebbe mai voluto. Lentamente, mi concedo di abbandonarmi a qualche ricordo. Dietro alle palpebre serrate, vedo il suo tatuaggio, gli uccelli neri che volavano sul suo petto pallido. E ora anche la sua anima è volata via dal suo corpo. Mi pento subito di aver volontariamente pensato a lei. Mi alzo di scatto. Sono nella mia camera, nella mia casa da Abnegante. Ieri non avevo più la forza di fare niente, così Christina mi ha preparato una zuppa e mi ha accompagnato in camera. Decido che non voglio stare qui neanche un secondo di più. Scendo le scale, sul tavolo della cucina c'è un biglietto:

"Sono all'Hancock. Se non vuoi tornarci non importa, stasera sarò da te. Christina."

Rifletto molto per decidere se voglio andare all'Hancock oppure no. Ho paura che i ricordi mi schiaccino e mi impediscano di reagire, proprio ora che ho promesso a me stesso che in ogni caso la renderò fiero di me. Alla fine decido di andare, se non altro per dire addio alla mia vecchia casa. Se voglio tenere a bada il dolore, non posso restare lì. Se devo tagliare i ponti, è meglio farlo subito. Esco in strada, ma sulla soglia di casa indugio un attimo. So per certo che non rientrerò mai più in questo posto, perchè non voglio farlo. Il mio sguardo vaga sui mobili dell'ingresso senza vederli davvero. Sento la pelle bruciare come se mio padre mi stesse picchiando proprio in questo istante. Sento mia madre dirmi che va tutto bene, che papà non è più arrabbiato, mentre le lacrime le rigano il viso. Sbatto la porta con decisione.

L'aria è frizzante, la primavera sta arrivando. Qua e là, sui marciapiedi, ciuffi d'erba rompono l'asfalto per cercare la luce. Continuo a camminare fino a quando l'edificio in cui mi sono sentito libero per la prima volta mi compare davanti. Peccato che quella libertà fosse solo una menzogna. Varco la soglia e vedo Christina in un angolo. Sta parlando con sua sorella e scoppia in una sonora risata. Le passo di fronte salutandola con un cenno della mano. Mi dirigo alla mia vecchia camera, per l'ultima volta. Mi chiudo la porta alle spalle e assaporo il silenzio a occhi chiusi. Quando li apro, vedo la stanza, semplice, familiare. Come Tris. Ricordo quando vide i tatuaggi sulla mia schiena per la prima volta, il suo sguardo stupito. Ricordo il suo odore, di sudore e sangue misto a quel qualcosa di inconfondibile che identificava solo lei. La vedo avvampare nell'oscurità. Mi copro la faccia con le mani e scivolo a terra, la schiena rasente al muro.

Tris non voleva lasciarti.

Le ultime parole che le ho detto mi ritornano alla mente.

Anch'io ti amo. Ci vediamo presto.

E' stata l'ultima volta che i suoi occhi chiari e luminosi mi hanno guardato. Ho sempre pensato che Tris fosse così minuta ma così forte, e sono arrivato a credere che potesse non spezzarsi mai. Mi sbagliavo. Era contenta di non doversi preoccupare per me, aveva detto. Ma ero io che non avrei dovuto lasciarla. Tris non voleva lasciarmi, ma io sono solo adesso. Lei era la parte migliore di me. La parte per cui valeva la pena vivere.

Sii coraggioso, Tobias.

Ho scelto gli Intrepidi. E anche se a breve le fazioni non esisteranno più, devo essere coraggioso. Se non per me, per Tris.





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Author's notes:
Riguardo alla storia, c'è veramente poco da aggiungere. L'ho scritta subito dopo aver finito Allegiant, e si colloca poco tempo dopo la morte di Tris.
Come ho scritto nell'introduzione, è la prima fanfiction che pubblico, perciò mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate. Se avete il tempo di lasciare una recensione, positiva, neutra o negativa che sia, sarebbe molto d'aiuto ^.^

   
 
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