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Autore: Sherry_Birkin    03/04/2015    0 recensioni
"Pronto?"..."Sherry!!" esclamò la voce dall'altro lato del telefono."Mamma? Cosa c'è? Qualcosa non va?" chiesi preoccupata,per l'altrettanta paura che avevo avvertito nel suo pronunciare il mio nome."No,tesoro...è che..." disse incerta,poi cambiando di nuovo tono,continuò,"Ascolta: devi andare a casa immediatamente,è successo un incidente e..."..."Che incidente?!" chiesi io quasi allarmata a quel punto."Non posso darti spiegazioni ora,amore va a casa ti prego,è troppo pericoloso restare per strada ancora,ti dirò tutto più tardi! Ma ora vai! Me lo prometti?!".Non capivo il perchè di tanta esagerazione,cosa mai sarebbe potuto accadere,da non permettermi di rimanere a scuola o per giunta stare fuori casa? Che qualche mostro si aggirasse per la città? Pensai tra me e me ironica.Tuttavia non le feci presente i mie dubbi,perchè più parlava più percepivo l'angoscia dalla sua voce."Ok mamma,te lo prometto!" le risposi incredula.
La storia di Resident Evil 2,raccontata attraverso gli occhi dell'allora piccola Sherry Birkin.
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annette Birkin, Claire Redfield, Leon Scott Kennedy, Sherry Birkin, William Birkin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai d'un tratto che ero adagiata su di un letto,appena in tempo prima che Claire uscisse dalla stanza "Claire?"...la chiamai attirando la sua attenzione,proprio mentre era intenta ad andare via "Sherry...finalmente sei sveglia!" mi disse avvicinandosi.Mi guardai intorno e notai che indossavo il suo giubbotto rosa,che calzava largo su di me,era un paio di taglie più grandi della mia."Questo non è..." feci per dire."Si,non ti preoccupare,puoi tenerlo,come porta fortuna"..."Grazie Claire,sai anche se sono figlia unica,nessuno dei miei genitori ha mai passato troppo tempo insieme a me,a causa del loro lavoro...sono cresciuta da sola,ma ora che tu sei con me,ho finalmente qualcuno su cui poter contare" pronunciai quella frase,mentre le lacrime mi solcavano il volto sempre di più e comincia a singhiozzare.Claire allungò una mano verso di me,per asciugarmi il viso "Sherry..." esitò "Aspettami qui per un pò,tornerò appena ti avrò trovato un antidoto."Non sapevo di che antidoto parlasse,nè ebbi la forza di domandarglielo,ero talmente sofferente...ma ero sicura si trattasse di qualcosa che Claire conosceva e avrebbe fatto in modo che il mio insopportabile mal di stomaco svanisse.Quando Claire fu andata via,chiudendo la porta a chiave,pensai a tante cose,malgrado il dolore: ripensavo a quanto affrontato finora insieme a lei,a come mi avesse fatto sentire protetta e non più sola; a mia madre e a mio padre,mi chiedevo come stessero e se anche loro si erano ritrovati in quell'incubo;ai mostri che mi inseguivano e mi augurai che non mi trovassero ora che ero li da sola e indifesa.Mi addormentai più volte per sfuggire al mal di stomaco e mi svegliai ripetutamente sempre a causa di esso.L'ultima volta che mi addormentai sperai di svegliarmi lontano da li al sicuro per sempre,ma una volta riaperti gli occhi,realizzai con mio rammarico di trovarmi nella solita realtà,in quella stanza in solitudine.Improvvisamente sentii la porta essere aperta con delle chiavi e raggelai nel pensare che i mostri mi avessero trovata,anche se immaginavo che non usassero chiavi bensì sfondassero le porte.Volevo muovermi,scappare via,tuttavia ero come bloccata dalla paura e dal dolore insieme,che non mi mossi dal letto.Sentivo i passi di quel qualcuno avvicinarsi,quando una figura maschile mi si presentò davanti.."Sherry,sono venuto a portarti via da questo posto!Claire ci raggiungerà presto!"mi disse il giovane,dai capelli castano chiari che in parte coprivano la fronte e il volto,ricadendo sugli occhi azzurro intenso,che indossava la divisa del dipartimento di polizia.Era Leon Scott Kennedy,il giovane con cui Claire aveva parlato più volte tramite la radio-trasmittente; senza che io dicessi una parola,ma avessi annuito soltanto,mi prese in braccio: era bello stare a contatto con il calore del suo corpo,anche lui mi ispirava fiducia e mi sentivo al sicuro tra le sue braccia.Notai che aveva un braccio e una spalla fasciati,probabilmente era sopravvissuto chissà a quale cosa.Nonostante soffrissi ancora,non mi lamentai mai durante il tragitto.Scendemmo con un ascensore al piano più inferiore dove vi era un treno: Leon vi entrò all'interno e mi adagiò su dei sedili "Aspetta qui ok? Claire sarà qui a momenti" mi disse gentilmente allontanandosi. Passarono i minuti inesorabilmente ma il mio salvatore nè Claire erano ancora tornati; in lontananza udii urla animaleschi e spari e pregai che non fossero loro a trovarsi in quella situazione.Lo stomaco mi faceva male in un modo inimmaginabile ora,che non riuscii a tenere gli occhi aperti ancora per molto.Le tenebre mi avvolsero,in lontananza nel buio,scorsi mio padre e mia madre di spalle: era impossibile non riconoscerli.Mi avvicinai correndo tra le ombre "Mamma! Papà!" gridai una volta arrivata a loro.Mio padre a quel punto si girò,rivelandosi un mostro spaventoso,proprio quel mostro terrificante che mi inseguiva,con un occhio sporgente sul braccio anomalo e deformato,che sbraitò alla mia vista...a terra accanto a lui vi era il corpo di mia madre senza vita: difronte quella visione inorridii e lanciai un grido di terrore,poi cominciai a correre via,mentre mio padre o meglio il mostro che un tempo era stato mio padre mi inseguiva di nuovo."Forza Sherry svegliati! Sherry! Dai per favore,svegliati!".Ero incosciente,ma delle voci mi riportarono alla realtà: aprii lentamente gli occhi e la luce mi diede inizialmente fastidio,una volta messo a fuoco realizzai che fossi distesa a terra e Claire e Leon mi stavano osservando preoccupati "Claire? " riuscii a dire "dove sono?"..."Ha funzionato!" esclamò il ragazzo entusiasta..."Oh Sherry! Andrà tutto bene!" mi rassicurò invece la giovane."Grazie Claire" le sussurrai chiudendo e riaprendo gli occhi per la stanchezza."E' finita" disse Leon,"No,devo ancora trovare mio fratello Chris" le rispose Claire "Hai ragione,questo è solo l'inizio" proseguì il giovane,entrando nella cabina dei comandi e lasciandoci momentaneamente sole."Ah bene,hai visto la mia Dea ti ha protetto!" mi disse Claire riferendosi alla Dea disegnata dietro al suo giubbotto rosa,assieme ad una scritta "Made In Heaven",mi voltai dietro per guardarli "sarà sempre con te!" continuò Claire con il sorriso,facendomi l'occhiolino.A quel punto provai l'irresistibile bisogno di abbracciarla come per ringraziarla di tutto.Mentre eravamo perse nell'abbraccio,ci uno scossone al treno,tanto forte da farci dividere,la sirena d'emergenza,cominciò a suonare nell'abitacolo,Leon tornò di corsa da noi "Cosa è stato?!" disse "Vado a controllare" le rispose Claire."Attenzione,fuga di sostanza biologiche,il sistema di emergenza è stato attivato,il treno esploderà,ripeto il treno esploderà" sentimmo dire dalla voce d'emergenza.Claire cercò di tornare indietro ma la porta scorrevole era bloccata "No! Cosa c'è che non va?!" chiese quasi arrabbiata "Non lo so! Ma la porta non si apre!" urlò Leon dall'altro lato.Passarono vari minuti che parvero infiniti,poi la voce meccanica tornò a farsi sentire "Attenzione!Attenzione! Il sistema di autodistruzione è stato attivato!Ogni compartimento del treno esploderà sequenzialmente"....Cosa? Il treno stava per saltare in aria ed io non avevo la più pallida idea di che fine avremmo fatto.Intanto Claire era tornata ai pressi della porta scorrevole: "Leon! Ferma il treno!"..."Non posso la porta d'accesso alla cabina di controllo è chiusa!" rispose Leon allarmato,mentre anche in me cresceva la preoccupazione."Cosa c'è Leon?" gli chiesi avvicinandomi a lui..."Sherry,stai indietro!" mi disse,mentre sul vetro della porta notai che vi era una creatura viscida,con le fauci spalancate,io annui e mi posizionai al lato opposto da dov'era lui,il più lontano possibile accanto alla porta d'accesso della cabina dei comandi.La porta vicino a Leon,fu sfondata dal mostro con un colpo solo di tentacoli ed io urlai abbassando il capo per non assistere ad altro.La creatura era la più raccapricciante vista finora e avanzava verso di noi gridando il mio nome; mi chiesi se lo stessi immaginando o se davvero mi desse la caccia,cosi rimasi terrorizzata,mentre Leon cercava Claire "Claire! Dove sei?!" diceva.A quel punto notai un un condotto dell'area condizionata,che portava alla sala comandi: buttai giù la grata e sgattaiolai all'interno.Dovevo farmi forza,perchè forse solo io potevo riuscire a fermare il treno in corsa."Sherry?! Cosa stai facendo?!" urlò Leon "Dobbiamo fermare il treno vero? Io ce la posso fare!" gli risposi."Hai proprio la testa dura!"disse il giovane."Vieni qua se ne vuoi ancora!" lo sentii dire rivolgendosi alla mostruosa creatura.Mi ritrovai difronte ai comandi,confusa sul da farsi "Quale sarà l'interruttore giusto?" mi chiedevo,con i nervi a fior di pelle,quando Claire aprì la botola del tetto e sporgendosi urlò "Sherry! schiaccia quell'interruttore!".Feci ciò che mi disse,schiacciando l'interruttore rosso dove c'era scritto "Emergenza".Il treno arrestò bruscamente la sua pazza corsa ed io e Claire ci fiondammo all'esterno."Stai bene?" mi chiese la giovane dai capelli rossi "Tutto a posto!"..."Dov'è Leon?!" continuò,poi urlò il suo nome più volte.Il giovane,che si era calato sotto il treno reggendosi ad esso al limite dal toccare i binari,spuntò dal nulla "Sono qua,state entrambe bene?!" domandò ansimante.I tentacoli del mostro sfondarono i finestrini e si dirigevano in nostra direzione "Non vuoi proprio morire!" esclamò il poliziotto "Dobbiamo scappare di qua,forza muoviamoci!" poi ci ordinò.Ci trovavamo in una galleria a pochi passi dall'uscita,corremmo con quanto fiato avevamo ancora in corpo,verso la luce e una volta fuori,assistemmo allo scoppio del treno e la fine del mostro."Per un pelo" disse Leon "Sherry,prima hai fatto un ottimo lavoro" continuò "Non è niente,l'ho visto fare una volta in televisione" riuscii a dire ironica paradossalmente."Forza andiamocene di qui" suggerì Claire.Cosi ci incamminammo lungo il sentiero,percorrendo i binari; ad un certo punto Leon si fermò "Sherry...devo dirti qualcosa riguardo tua madre..." il suo sguardo si fece cupo.Quando mi rivelò che era morta,io non riuscivo ad accettare una notizia simile: ero stata in pensiero per lei tutto il tempo,dopo le sue telefonate,cosi sprofondai tra le braccia di Claire in lacrime "Il vaccino che ti ha salvato,era da parte di tua madre" continuò il ragazzo "Lei ti ha amato davvero tanto,lo ha sempre fatto,fino alla fine" concluse."No,è una bugia!" esclamai piangendo ancora "La mamma non può...".A quel punto Claire si inginocchiò a me e mi strinse ancora più forte.
   
 
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