Hiding Love

 

Stavo lavorando ad un caso, un nuovo caso, donna 33 anni uccisa da una donna come aveva detto Regina. La donna era sposata ma, stava tradendo sua moglie con un'altra donna. Aveva scritto un annuncio in un gruppo di incontri online e Regina aveva deciso di iscrivere anche me così che io potessi incontrare l'ultima donna che aveva avuto un contatto con la vittima.Mi aveva iscritto a questo sito e me lo aveva appena detto, eravamo a casa mia con un bicchiere di vino in mano e aveva sputato il rospo. 
<< Cos'hai fatto? Hai creato un profilo con la mia foto? >>
<< Questa è l'unica occasione per trovare traccie di DNA e risolvere il caso >>
Intanto aveva preso il mio pc e lo aveva aperto su quel sito di incontri, si era seduta sul mio letto e mi aveva poggiato il pc davanti a me.
<< No, è la nostra occasione perchè tu verrai con me. >>
<< NO! >>
<< Si dottoressa Mills. Non ho il tempo di addestrare un agente a raccogliere e proteggere il DNA. >>
<< Ma si! >>
<< Tu verrai con me. >>
Mi guardò male, poi entrò nel mio profilo.
<< Ecco tutte queste persone ti trovano attraente. >>
<< Wow. Ti rendi conto che qualcuna di loro può essere l'assassina? >>
<< Io non li capisco gli incontri online, dicono troppo di se. >>
<< Hai ragione. >>
La prendemmo sul ridere. Regina chiuse il pc e lo posò ai piedi del letto. Ci sdraiammo l'una accanto all'altra. Io ero come mio solito vestita da maschiaccio, un jeans stretto gli stivali alti e la mia solita canottiera bianca con sopra il giacchetto rosso. Lei invece sempre elegante, come se dovesse sfilare da li a pochi secondi. Ricordo una notte, le ero spuntata a casa verso le 3 di sera e lei era perfetta, i capelli sistemati, la pelle perfettamente liscia e anche senza trucco era meravigliosa. Era sempre in quel modo, elegante, perfette e anche oggi era meravigliosa. Aveva un vestito rosso poco sopra il ginocchio. Aveva da poco poggiato la testa sul cuscino.
<< Mi chiedo che tipo di donne ci piacerebbero se fossimo gay... >>
Mi girai di scatto verso di lei e mi misi du si un fianco, tenendomi la tesa con una mano.
<< COSA? >> Urlai, poi continua <<  Per cominciare io sarei il maschio>>
<< Questo è un dejavu... Perchè tu dovresti essere il maschio? >>
<< Perchè si! >>
<< Perchè sei autoritaria? >>
<< Lo sei anche tu! >>
<< Bhe si ma, non come te. >>
<< Si lo sei. Se soffice e morbida ma, lo sei con ogni persona >>
<< Per fortuna non sei il mio tipo >>
<< Come non sono il tuo tipo?  Non essere scortese.>>
<< Bhè tu non sei capace di rilassarti e ti metti sul letto con i vestiti e con le scarpe ed hai ammesso che sei autoritaria. >>
<< L'ammetto, Ok. Tu metti la mia foto in un profilo d'incontri e poi sarei io l'autoritaria... ok, giusto. E dopo che ho detto di no tra l'altro. >>
Aveva smesso di parlare si era completamente distesa e aveva messo le sue esili braccia sotto il collo e aveva chiuso gli occhi.
<< Che stai facendo?  >>
<< Sto meditando, è stressante discutere con te. >>
<< Ah si? >>
Le saltai di sopra, sedendomi sul suo bacino. Ero a cavalcioni su di lei e le facevo il solletico.
<< Ma che stai facendo tu? >>
<< Mi hai provocata... che credevi che sarei rimasta li a fissarti mentre mi insulti e mediti? >>
<< Bhe si! >>
Con un abile mossa mi spostò da lei e questa volta fu lei ad essermi di sopra.
<< Ma...ma come hai fatto?  Sono un agente della polizia. >>
<< Studio il corpo, i punti deboli, gli sbilanciamenti. Sono brava >>
Mi teneva i polsi contro il letto, ed era li sopra di me che sorrideva con quei suoi capelli castani che le coprivano il viso. Non mi ero mai accorta veramente di quanto fosse bella. 
<< Forse io sono proprio il tuo tipo... >>
<< Come scusa? >>
<< Da fuori formiamo una bella coppia... >>
<< Vero? >>
<< Lo hanno detto in molti >>
Aveva allentato la presa e il suo corpo stava poco a poco cedendo contro il mio, fino a quando i nostri visi si sfiorarono. 
<< Forse sei davvero il mio tipo Emma. >>
Le sue morbidissime labbra baciarono le mie. Un brivido strano percorse la mia spina dorsale ma, non potevo muovermi perchè lei mi era ancora di sopra e teneva nuovamente stretta la presa sui miei polsi. Non avrei mai pensato che una donna mi avrebbe fatto provare tutte queste sensazioni , tanto meno lei.
<< Oh mamma scusami. Non volevo, ti prego scusami. >>
Si alzò e si diresse verso la porta d'ingresso. 
<< Aspetta Regina, aspetta >>
<< No ti prego scusa >>
La raggiunsi e le presi il braccio, si girò e i nostri occhi si incrociarono poi abbassò lo sguardo. Era così dolce, avevamo passato insieme gli ultimi 5 anni, avevamo dormito nello stesso letto  e avevamo passato quasi tutti i giorni insieme e non era mai successo niente. Forse era il caso sul quale stavamo lavorando o forse era solo stato il nostro trampolino di lancio. Ma quel bacio non era stato un semplice bacio, aveva smosso sensazioni che non avevo mai provato e anche lei le aveva sentite, perchè sennò non sarebbe scappata. 
La tirai a me e la bacia intensamente, urtammo il tavolo da pranzo, la spinsi verso la porta e con un gesto della mano la chiusi a chiave.
<< Che stai facendo? >>
<< Credo di essere il tuo tipo, sto per provartelo. >>
Ritornammo nella stanza da letto e scoprimmo che eravamo l'una il tipo dell'altra e forse da oggi saremmo diventate molto di più che semplici colleghe e amiche. 


*Spero vi sia piaciuta... Se volete lasciate una recensione... Un bacio. *