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Autore: c4lifornia    07/04/2015    2 recensioni
Un anno fa, il padre di Justin sposò la madre di Haley. Justin ed Haley sono sempre andati d'accordo, ma ultimamente qualcosa è diverso. Quindi, cosa succede quando i loro genitori partono per per il weekend, e nè Justin, nè Haley, sembrano più in grado di controllare i loro ormoni?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Salve Ragazze/iCi tengo a precisare che questa non è una storia che è stata scritta da me, ma l'ho trovata su un altro sito straniero di Fan Fiction. Volevo farvi conoscere questa storia e sentire il vostro parlare, spero vi piaccia.
 


 
''Dio, nessuno è più sexy di Johnny Depp da giovane.'' La mia migliore amica Mia commentò distrattamente come quando 'Cry-Baby' oscillava attraverso lo schermo della TV, lasciando entrambi in soggezione. Le mie sopracciglia rimasero alzate mentre guardavo Johnny aka Wade Walker, leccare le sue interessanti labbra.
Con la coda dell'occhio, vidi Mia afferrare una manciata di pop-corn sollevandoli verso la bocca, cercando di forzare ogni singolo pop-corn dentro essa. Alcuni di loro caddero sul divano di pelle ed io alzai gli occhi, ma non riuscì a trattenere un sorriso che comparse sulle mie labbra quando Mia li prese prima che io li vedessi. Ma Mia sembrava notare il mio sguardo, perché mi rivolse un sorriso mentre ripiegava una ciocca dei suoi biondi portandoli dietro l'orecchio.

Anche se era un Venerdì sera, Mia ed io decidemmo di stare a casa a guardare dei film. Nessuno di noi era in vena di andare alla festa di Tucker Harris, quindi passare una serata fra i film, reality di merda e tanti pop-corn era sembrata una buona idea. Inoltre mia mamma, il suo nuovo marito Will e suo figlio Justin erano fuori così io e Mia avremmo avuto la casa tutta per noi. Mamma e Will sono stati invitati ad un evento di beneficenza a Los Angeles e Justin era, per quanto ne sapevo, uscito con alcuni suoi compagni della squadra di Basket. Lui era il capitano della squadra di Basket del liceo di Calabasas ed era l'incarnazione che ogni insegnante, genitori e ragazze avrebbero voluto avere.

Justin era spiritoso, stuzzicante, molto intelligente e molto affascinante. Non era mica un miracolo se lui era il ragazzo più popolare a scuola, non importa cosa il clicihé richiedeva. Justin aveva rispetto, soldi ( Will era un agente dell'FBI ricco sfondato, quindi è ovvio che Justin guidasse l'ultima Ferrari e possedesse molti più vestiti di qualsiasi altra ragazza) e la giusta dose di 'ragazzo cattivo' per evitare che le ragazza gli andassero dietro per molto, anche dopo essere andato a letto con loro. Perché è questo che fa Justin; usa le ragazze - e le persone in generale, in realtà - a suo vantaggio. Ma una volta che cerchi di conoscerlo meglio, è un bene. E' diventato una delle persone più importanti della mia vita, per il fatto che lui è sempre presente per me e anche se a volte è fin troppo semplice, è sempre sincero. E nonostante il fatto che lui possa essere un coglione, a Justin non gliene frega un cazzo di quello che la gente pensa di lui ed è riuscito a fare tutto ciò senza essere avaro. Era impressionante, ad essere onesti.

 Avrà sicuramente preso quel carattere da suo padre che anche lui ha una personalità molto forte come il figlio, anche se è un po' più serio. Will era un appassionato della cucina, specialmente quella italiana, e come il figlio, aveva un interesse per le auto veloci ed orologi costosi. Nonostante tutti i suoi soldi, era ancora umile e davvero piacevole.

Mia madre, Diane Powel, era quel tipo di donna gentile che non sarebbe capace nemmeno di ferire una mosca. Era molto paziente, leale ed onesta. Lei e Will si sono incontrati durante un caso, dato che lei è un'avvocato, ha dovuto perorare la causa di una sua vittima.

''Haley?''

Girai la testa per guardare oltre Mia ed inclinai le sopracciglia in modo interrogativo. ''Hm?''

Lei emise un sospiro esasperato, ''Ho detto, vuoi qualche pop-corn? Perché sto per mangiare tutta la ciotola da sola''. Mi comparve un sorriso, scuotendo la ciotola dei pop-corn, provocando così un rumore soffice quando il pop-corn urtò l'altro. Scossi la testa.

''Vedendo il tuo girovita, vedo,'' Mia disse, ''Brava ragazza.''

Girai lo sguardo verso la mia migliore amica. ''Non sto guardando il mio girovita, non posso stare nemmeno un giorno senza un po' di zucchero sulle mie labbra.''

''Teoricamente, puoi.'' Mi sorrise. ''Hey, ma quanto è tardi?''

''Sono l'una di notte. Perché?'' Girai il mio viso per guardarla. ''La piccola Mia deve tornare a casa ad una certa ora?'' Scherzai.

Lei gemette. ''Si, in realtà. I miei nonni arrivano domani mattina e faremo colazione insieme. I miei genitori mi vogliono a casa all'1:30.''

Misi il broncio, ma naturalmente, capii. Stare da soli in questa casa non faceva paura grazie alle numerose telecamere di sicurezza che Will aveva istallato in tutti i posti, ma l'ultima volta che io e Mia abbiamo una serata a casa, è stato molto tempo fa. Eravamo solite ad andare il cinema la sera, almeno due volte al mese, ma adesso che all'ultimo anno di liceo, ci sono un sacco di impegni. Il liceo di Calabasas era conosciuto per i grandi studenti a cui sono state offerte prospettive promettenti se lavorano duramente. Stronzate, se chiedete. Le persone che hanno frequentato questo liceo sono stati i più superficiali e falsi che io abbia mai conosciuto. Ma l'indiscutibile 'spirito di squadra' era su tutti i giornali o siti della scuola.

''Va bene'', dissi, costringendo il mio corpo ad alzarsi dal comodissimo divano. ''Ti accompagno alla porta.'' Mia annui mentre si alzava, seguendomi così lungo il corridoio fino a raggiungere la grande porta d'ingesso.

Proprio mentre stavo per aprire la porta, quest'ultima si spalancò ed inciampò, molto ubriaco dall'aspetto, Justin. Le sue guance erano arrossate e gli occhi sfocati, ma stava sorridendo mentre poggiava la sua spalla contro lo stipite della porta.

''Ciao, ragazze,'' pronunciò male, dimenando le sopracciglia. Alzai gli occhi su di lui prima di voltarmi e salutare Mia. Ma con grande sorpresa, Mia stava ridendo un po', mentre passava una delle sue accurate mani attraverso le ciocche dei suoi capelli. Notai che stava battendo gli occhi più del solito.. stava davvero sbattendo le ciglia al mio fratellastro?!

''Ciao Justin,'' rispose, ed io quasi mi ritrassi quando sentii la sua voce - che sembrava più alta, chiara e morbida del solito. Stava sicuramente cercando di flirtare con lui. Non ci potevo credere. Osceno.

Voglio dire, ovviamente Justin era estremamente attraente e, naturalmente, le ragazze svengono sudi lui, ma sul serio? Mia?

''Va bene, scrivimi quando sei a casa, okay? Voglio sapere se arrivi in modo sicuro.''

Mia si limitò ad annuire, prestandomi nessuna attenzione, mentre i suoi occhi erano incollati a Justin, che ondeggiava da un lato all'altro. Era completamente, fatto ed era una fortuna che suo padre non fosse a casa.

Salutai Mia un'ultima volta prima di chiudere la porta, voltandomi verso Justin. ''Justin, che cazzo?''

''Relax, vero?'' Rispose con calma, corrugando la fronte mentre cercava di mettere a fuoco lo sguardo sul mio viso. ''Non è la prima volta che sono ubriaco.''

Roteai gli occhi al soffitto per qualche secondo, prima di lasciarli vagare nuovamente su Justin. ''Si, lo so e so che sto esagerando ma è l'una passata, sono stanca da morire e non voglio prendermi cura di te adesso.''

''Aspetta, è solo l'una passata? Sei seria?'' Socchiuse gli occhi, suoi profondi occhi colore dell'oro sui i miei blu. ''Così presto? Dio, è presto.'' Scosse la testa, quasi come se fosse deluso di se stesso per essere tornato prima delle quattro di mattina come ogni volta.

Piegai le mie spalle, mentre ero persa nel suo aspetto; I suoi occhi iniettati di sangue, indicando che l'alcool non era l'unica droga che aveva consumato, la camicia nera stava perfettamente sulle sue spalle ed i suoi muscoli del braccio tatuato si sollevarono, poggiando così la mano sul suo ciuffo morbido, capelli d'oro.

''Andiamo, Justin. Dormiamo insieme!'' Esclamai un sorriso tirato, fingendo entusiasmo. Allo stesso tempo, sentii il mio cellulare vibrare in mano, vedendo un messaggio di Mia.

- Ti ricordi quando ho detto che nessuno è più sexy di Jhonny Depp da giovane? Bene, mi sbagliavo, il tuo fratellastro lo è sicuramente!! x -



''Because I'm happy, clap along if you feel like a room without a roof because I'm happy, clap along if you feel like happiness is the truth, beca-'' Cantai insieme alla radio, mentre i miei occhi erano fissi sulla pancetta in padella di fronte a me. Fui interrotta da qualcuno che gemette dietro di me.

''Per favore fai silenzio,'' Justin borbottò e mi voltai per vederlo mentre si massaggiava le tempie con l'indice ed il medio. Aveva i capelli bagnati ed aveva un odore fresco, grazie alla doccia che aveva appena fatto, per fortuna.

Inclinai le sopracciglia verso di lui, ''Hungover?''

''No,'' sbotto sarcasticamente, ruotando gli occhi verso di me.

''Relax, vero?'' Imitai la frase di ieri sera, ma Justin aveva già smesso di prestare attenzione, una volta che vide la pancetta e le uova che stavo friggendo. Camminò velocemente verso il punto in cui mi trovavo, guardando oltre la mia spalla, vedendo gli angoli della sua bocca contrarsi.

Mi guardò raggiante, ''Grazie a Dio che sei stata portata in questo mondo.''

''Non diffonderti troppo, tesorino.'' Justin gemette al vezzeggiativo, ma non disse nulla a riguardo. Invece, con grande sorpresa, si affrettò verso l'armadio dove erano situati i piatti ed iniziò a fare la tavola.

''Non apparecchiare la tavola per mamma e Will,'' dissi, ''Stanno andando al centro benessere oggi, ricordi?''

Justin mi guardò confuso. ''Di già? Pensavo andassero domani.'' Disse stringendo le spalle, riponendo nuovamente i piatti dentro l'armadio.

Come un segnale, Will e mamma sceserò giù dalle scale, entrambi con le borse da viaggio.

''Buongniorno Justin,'' Disse Will, un sorriso spuntò dalle sue labbra mentre scompigliava amorevolmente i capelli di Justin. Non gli dissi come ieri sera tenni il suo corpo debole gettato su e giù più volta, chiedendomi quanto vomito uno stomaco può contenere o quanto terribile sia stato per Justin, probabilmente aveva sentito tutto l'acol nel suo sistema.

Justin guardò suo padre, ma si stese zitto mentre camminava verso la pancetta. Ne prese una fetta prima di mangiarlo ed un gemito sfuggì della sua gola al gusto soddisfacente.

Will alzò gli occhi verso il figlio, ma sorrise.

''Va bene, allora. Niente festa, niente droga, niente risse e vasi rotti,'' Will avvertì, puntando il dito contro Justin. ''Intesi?'' Guardò entrambi e noi annuimmo.

''Sei via solo per tre giorni, papà. Rilassati,'' Disse Justin mentre piegò la testa lasciando che un altro pezzo di pancetta cadesse sulla sua bocca. Guardai come il suo pomo d'Adamo andava su e giù mentre deglutiva.

Mia madre ci sorrise. ''Andiamo, Will. Sono grandi abbastanza.''

''Esattamente. Abbiate un po' di fiducia.'' Justin sorrise, il suo dolce sorriso che fanno mostrare le fossette, i denti bianchi, attirando ancora di più l'attenzione dalla sua mascella. Era il tipo di sorriso che fa tremare le ginocchia. I suoi occhi guizzavano a dove mi trovavo ed il suo sorriso si allargò, approfondendo di più le fossette.

''Hai ragione, immagino. Fate attenzione, va bene? E non esitate a contattarci se qualcosa non va. Siamo a sole tre ore di distanza.''

Justin sollevò un sopracciglio. ''Si, come un paio di minuto dall'essere uccisi ma è bello sapere che siete solo a tre ore di distanza.''

''Non dire niente di stupido, okay?''

Ancora una volta, Justin ed io annuimmo come dei bei e bravi ragazzi.

La mamma  baciò sia me che Justin sulla fronte mentre ci strinse in un abbraccio. Dicemmo arrivederci e di guidare con prudenza prima che andassero via dalla porta, e, infine, uscire dal viale con la grande Cadillac Esclade di Will.

Con la coda dell'occhio, vidi le labbra a forma di cuore di Justin.

''There are some things you just can't explain;
love and attraction are two.''
 
  
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