Era una mattina molto importante per i cavalieri di Berk : quel giorno si sarebbero svolti i giochi del disgelo. Come ogni anno Hiccup fingeva di perdere per far vincere Moccicoso, per perdere con onore. Quell'anno Hiccup aveva 18 anni. Si era svegliato presto, come al solito per andare a volare con Sdentato, che non ne avrebbe avuto abbastanza nemmeno dopo i giochi. Dopo il volo mattutino si era recato come sempre all'accademia, dove c'erano già tutti i ragazzi, eccetto ovviamente Mocciciso, che arrivava più tardi indossando tutte le sue medaglie, come se fosse davvero lui il vincente. Skaracchio era già pronto per dare il via alle sfide, ovviamente come Bucket e Mulch. 

" E ci risiamo...i giochi del disgelo. " disse Hiccup, sospirando. 

Vicino a lui i ragazzi si stavano preparando...Astrid a fare qualche acrobazia in aria sul dorso di Tempestosa, Gambedipesce a lanciare inutilmente ascie, non riuscndo mai a puntare l'obbiettivo e i gemelli...beh, loro non si stavano preparando, erano impegnati in un'attività molto importante per loro, quella che consisteva nell'autolesionismo.

I giochi durarono cone sempre più di un giorno : c'era come sempre la sfida finale tra Moccicoso ed Hiccup. Fu quella la sfida più osservata e seguita di tutte, da tutti, che sapevano che Hiccup avrebbe potuto vincere se solo avesse voluto. Lui non aveva mai svelato nulla, ma con il passare degli anni tutti avevano capito il suo trucchetto.  

La gara si svolse come già detto con Moccicoso vincitore, che ricevatte cone premio un'altra medaglia e alzò le braccia in aria dicendo : " Moccicoso, Moccicoso, oi oi oi! " Inutile dire che Stizzabifolco guardava Stoick come dicendo : " Mio figlio è un vincitore, il tuo un perdente...sei solo uno sfigato. " 

Ma Stoick aveva capito anch'egli il trucco di Hiccup, e aveva visto come ogni anno, dopo la gara, senza farsi vedere, Astrid stampava un bacio sulle labbra ad Hiccup. 

Infatti anche quel giorno Astrid si avvicinò a lui, ma invece che dire quella solita frase che gli aveva detto ai giochi del disgelo di quando avevano 15 anni, gli chiese di seguirla fuori dall'accademia. 

" Dove vuoi andare? " chiese Hiccup, confuso. 

" Soltanto in un luogo più isolato. " rispose lei, procedendo il suo cammino verso un bosco. Quando furono molto distanti dall'accademia, Astrid si puntò davanti a lui guardandolo con occhi che erano un mix tra arrabbiati e tristi. 

" Che c'è? " chiese lui, sempre più confuso. 

" Devo parlarti di una cosa. " 

" Beh...parla allora. Io ti ascolto. " disse lui. 

" Lo so e...lo sai anche tu che...beh, che io e te non siamo semplici amici. " 

Hiccup arrossì lievemente, capendo dove voleva arrivare, ma non disse nulla. 

" Non possiamo fingere ancora. No...perché non me l'hai mai detto? " chiese lei, guardandolo con i bordi delle labbra ripiegati verso il basso. 

" D-di-dirti cosa? " balbettò lui. 

" Quello che so che provi per me. " disse Astrid. " Basta...basta fingere. " 

Hiccup la guardò, poi agì seguendo totalmente l'istinto. Posò le mani sulle guance di Astrid e si abbassò su di lei per baciarla dolcemente. Astrid ricambiò il bacio, avvicinandosi a lui il più possibile. Lui lasciò il viso della bionda, e invece le andò a posare sui suoi fianchi, attirandola a sé. Quando si staccarono Astrid sorrise ad Hiccup, il quale ricambiò il sorriso. 

" Ti amo. " disse finalmente lui, togliendo le mani dai fianchi della ragazza. 

" Anch'io. " disse lei, mentre in testa le frullavano idee totalmente diverse, come " finalmente me l'ha detto! " 

" A-Astrid? " chiese lui guardandola negli occhi. 

" Si? " chiese lei non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi. 

" Vuoi essere la mia ragazza? " 

Lei non rispose, si limitò soltanto a baciarlo. 

" Penso che questo sia un sì. " disse lui, non appena si staccarono. 

" Sì. " disse lei. 

ANGOLO AUTRICE : 

Eccomi con una one-shot perché non ho idee per storie a capitoli...quindi se la storia vi è piaciuta potete metterla tra le preferite/seguite/ricordate o semplicemente potete lasciare una recensione. 

By cricrina01