Serie TV > Arrow
Ricorda la storia  |      
Autore: Anima90    14/04/2015    3 recensioni
Breve one-shot su come immagino che avvenga la prima volta in cui Felicity dirà ad Oliver "ti amo". E' la mia personale versione della famosa scena olicity sul jet che tanto piace al nostro capitano :)
*ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON SEGUE LA PROGRAMMAZIONE AMERICANA*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il corpo di Thea giaceva quasi esanime sulla barella allestita appositamente all’interno del jet della Palmer Technologies, il mezzo che avrebbe condotto tutti a Nanda Parbat. Oliver non potè fare a meno di riconoscere la genialità di quella mossa, Ra’s Al Ghul sapeva come giocare le sue carte, non c’erano dubbi. La piccola Queen aveva da sempre rappresentato il punto debole di Oliver, in fondo era proprio per preservare la sua vita se dall’inizio si erano cacciati in questa assurda situazione.
“Quindi ora cosa farai, implorerai Ra’s di riportarla in vita? Come fai ad essere così sicuro che sarà disposto ad accontentarti?”
Diggle si avvicinò all’amico, mettendogli una mano sulla spalla.
“Perché in cambio accetterò la sua proposta. Mi unirò a lui e mi preparò a prendere il suo posto”.
“Oliver…”
“Dig, non mi ha lasciato altra scelta. Ho provato a rimandare questo momento il più possibile, provocando la morte di vittime innocenti e facendo finire Roy in una cella al posto mio. Non posso permettere anche che mia sorella perda la vita a causa della mia recalcitranza”.
“Oliver, quello che è successo a Thea non è colpa tua.”
“Questo non cambia la situazione. L’ha avvelenata per un motivo. Mi vuole con lui, e io gli darò esattamente quello che vuole”.
“Scusate se vi interrompo…”
I due si voltarono in direzione di quella voce femminile per entrambi estremamente familiare. La voce di Felicity.
“Dig, potresti lasciarmi da sola con Oliver per qualche minuto?”
“Certo.”
L’amico si congedò lanciando un’occhiata incuriosita ai suoi compagni di viaggio, domandandosi di cosa avrebbero parlato ma deciso ad allontanarsi per non invadere la loro privacy.
“Thea si riprenderà. E’ forte, Oliver. Ne ha passate tante”.
“Non è mai stata così vicina alla morte come in questo momento”.
Oliver non riuscì a controllare il tremolio che pervase la sua voce. Felicity decise di stringergli la mano, per infondergli un po’ di coraggio. Si sentì sollevata quando si sentì ricambiare la stretta.
Rimasero per qualche minuto così, seduti l’uno accanto all’altra, in silenzio, mano nella mano, fissando Thea distesa davanti a loro, sperando tacitamente che si risvegliasse da un momento all’altro.
“Non ho altra scelta, lo sai vero?”
“Lo so”.
Felicity si sentì la testa improvvisamente pesante. Decise di lasciarla cadere sulla spalla dell’amico vicino a lei. Perché la vita per loro doveva essere sempre così complicata?
Oliver la guardò di sottecchi, sorpreso ma anche sollevato dal contatto fisico che la donna non smetteva di ricercare.
“Cosa?”
“Mi piace averti accanto a me. Mi fa stare bene.”
“Anche a me, Oliver. Come se avessi trovato finalmente il mio posto nel mondo”.
Felicity sollevò il capo per guardare Oliver negli occhi, voleva che fosse investito dalla sincerità di quelle parole.
I due si avvicinarono pericolosamente. Una strana elettricità si generò nell’aria, come in presenza di due calamite nel momento in cui si attraggono tra di loro.
Fu Oliver a fare il primo passo, si avvicinò al viso di Felicity, ricoprendo solo il 90% dello spazio che c’era tra loro. La donna colmò completamente la distanza rimasta a separare le loro labbra.
Si lasciarono andare ad un lungo bacio, passionale, disperato, come se entrambi sapessero che quel momento poteva rappresentare l’unica possibilità rimasta per sentirsi così vicini. Felicity dischiuse le labbra, consentendo alla lingua di Oliver di esplorare l’interno della sua bocca. Si sentì eccitata da quel contatto così intimo che non si erano mai concessi prima di allora. Continuarono a tenersi per mano, lasciando l’altra libera di esplorare i reciproci corpi. Si accarezzarono la schiena, la nuca, i capelli, il viso, senza una logica, un ordine preciso, ubriachi dell’amore che provavano l’una per l’altra e consapevoli che non ne avrebbero mai avuto abbastanza. Si staccarono solo per riprendere fiato, continuando a tenersi stretti l’uno all’altra, come investiti dalla paura di perdersi da un momento all’altro.
“Ti amo, Oliver”.
Felicity vomitò quelle tre parole senza riuscire più a controllarle. Sapeva di essere profondamente innamorata di lui, lo sapeva dalla prima volta in cui lo aveva incontrato forse, e si sentì stupida per aver aspettato così tanto tempo prima di dirglielo.
“Come… come hai detto?”
Oliver si sentì mancare il fiato, sopraffatto da tutte le emozioni che stava provando in quel momento.
“Ti amo, Oliver Queen. Ti amo da sempre, credo, e non ho mai smesso di farlo”.
Oliver la guardò meravigliato e allo stesso tempo estasiato. In quel momento si sentiva l’uomo più fortunato del mondo. Sorrise.
“Che c’è?”
“Io… io… non so cosa dire”.
“In questi casi sarebbe carino dire cose del tipo ti amo anch’io oppure…”
Oliver la interruppe prima che potesse terminare la frase. Le sfiorò le labbra con estrema dolcezza.
“Ti amo anch’io, Felicity. Se c’è una cosa di cui non ho mai dubitato durante quest’anno è che ti amo. Come non ho mai amato nessuna”.
Felicity gli accarezzò la guancia con delicatezza, lasciando che Oliver si abbandonasse a quel contatto come un bambino. In quel preciso istante sentì il desiderio cocente di iniziare una vita insieme a lui. Costruire una famiglia con lui. Avere dei figli da lui. Ma poi ripensò a Thea, a Nanda Parbat e al fatto che Oliver stesse per acconsentire a diventare la prossima testa del demone e realizzò che i suoi sogni non sarebbero mai divenuti realtà.
“Potresti sfruttare la sua vicinanza a tuo vantaggio”.
“Cosa?”.
Oliver riemerse a fatica dai suoi pensieri, stupito che Felicity avesse cambiato così repentinamente discorso.
“Dico, la vicinanza forzata di Ra’s, potresti sfruttarla a tuo vantaggio”.
“In che modo?”
“Cerca di imparare quanto più possibile da lui, fare tue le tecniche di combattimento che ti insegnerà. Una volta imparate potresti usarle per sconfiggerlo”.
Solo l’allievo può sperare di battere il maestro”.
“Esatto”.
Oliver sospirò, grato che quella ragazza riuscisse ad infondergli ogni volta la forza di cui aveva bisogno per non arrendersi, per trovare una soluzione a ogni problema, a ogni situazione.
“Sai che non vorrei farlo, vero?”
“Lo so…”
Si presero nuovamente per mano, arrendendosi al destino infelice che li attendeva, ma grati di avere almeno la possibilità di godersi quegli ultimi istanti l’uno al fianco dell’altra. Insieme, finalmente.
 
 
*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Ciao!!! Sono tornata con questa breve one-shot provando ad immaginare il modo in cui Felicity dirà ad Oliver ti amo per la prima volta. Questa famosa scena sul jet mi incuriosisce da morire, non vedo l’ora che esca l’episodio 3.20 (per non parlare dell’olicity-sex, finalmente *.*)
Spero di avervi intrattenuta in qualche modo prima dell’uscita del nuovo episodio :)
Con immenso affetto,
Anima90
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: Anima90