Un passo.

La neve fredda.

Sento il piede che affonda.

La notte che con il suo silenzio gela gli stessi fiocchi, che risaltati dalla luce della luna cadono sui miei capelli bianchi, gli unici che spensieratamente danzano al vento.

Tutto intorno a me, muore.

Tutto quello che volevo proteggere, muore.

Cammino, quando da tanto tempo volevo stare fermo, seduto a bere un semplice caffè, a godermi il calore di quel posto senza sapere nient'altro.

Avrei voluto ancora scherzare in modo così naturale con Hide.

Invece ho il suo corpo, lo stringo.

Guardo il velo bianco coprire il mio più grande dolore.

Torniamo a casa eh?

Tranquillo Hide.

Non importa cosa sarà della mia vita.

Non importa se questa sarà la mia ultima camminata al chiaro di Luna.

Ho ancora qualcuno da proteggere.

C'è ancora qualcuno che deve vivere.

Touka, sorridi.

Conduci una vita normale, come una qualsiasi adolescente che va a scuola, che ha degli amici, che ha un sogno, un obbiettivo.

Ricordo ancora quel giorno.

Andarmene sentendo il tuo affanno, il tuo tentativo di raggiungermi mentre di spalle a te, mi allontanavo sempre di più, così freddamente, come le ultime parole che duramente ti raggiunsero.

Sentire l'aria mossa dalla tua mano, che cercava di afferrare colui che era diventato quasi un miraggio.

Spero, che se ti ricorderai di me, ti ricorderai di colui che cercava di sorridere sempre, che a volte era a disagio perché troppo debole per far qualcosa, troppo piagnucolone, spero che ti ricorderai di me come la persona che era più umana e felice.

Non è stata mia scelta cambiare.

Sono quello che sono, non perché l'ho voluto...da un giorno all'altro mi sono ritrovato ad essere il nulla o il tutto.

Ancora non l'ho capito.

Sono un ghoul e un umano o nessuno dei due?

Comprendo due mondi apparentemente distanti, ma non ho idea di cosa lo scudo trovato vicino ai miei piedi riflette.

Chi sono io?

Cosa sono?

Sono.

Forse questo mi può bastare?

Mi sono sempre chiesto se avessi mai potuto cambiare qualcosa.

Il mondo senza il mio permesso mi ha trasformato, io...vorrei poterlo fare anch'io.

Cancellare tutto l'odio, tutta la negatività che ingloba tutti noi.

Avrei creato una vita piena di pace.

Un enorme e contagioso sorriso.

Posso farlo?

Avrei voluto ottenere almeno una risposta.

Almeno una.

Mi avvicino.

Una folata di vento scopre ciò che fatico ancora a guardare.

È come un esplosione del petto e un macigno nella testa.

Non sono riuscito a salvarti.

È colpa mia.

Che utilità ha questa forza?

Perdonami Hide.

Perdonatemi tutti.

Perdonami tu che stai osservando mentre vado via nuovamente.

Sei lontana eppure ti sento.

Sento le tue lacrime bagnare le guance e piano cadere sulle tue mani, che nascondono il tuo viso.

So che vorresti correre, ma so anche che non lo farai.

Ti ringrazio.

Sollevo il capo al cielo.

Potrebbe essere l'ultima volta, che ammiro la sua bellezza, che illumina oscurando ogni pensiero.

Mi soffermo un instante.

Abbasso lo sguardo con la pesantezza, che schiaccia le mie spalle da quell'incontro.

Un uomo con una valigia.

Il suo sguardo è diverso dagli altri.

Intensamente e senza parole le nostre espressioni si comprendono.

Delicatamente, poso il corpo su questa distesa bianca e pura.

Hide, puoi riposare in pace ora.

Sei a casa.

Gli accarezzo i capelli, mostrando un flebile sorriso.

Piano sollevai il viso, mentre il corpo lo seguiva svogliatamente.

E ora vediamo, amico mio, cosa mi aspetta..ora, che ho concluso il mio cammino.