Guerriero
Quanta
sofferenza abbiamo patito. Quanta impazienza nella lunga attesa.
Quante volte ho dovuto farmi forza e raccontarvi che un giorno saremmo
tornati a Erebor e che quello sarebbe stato il più bel
giorno di
tutti.
Eccessive volte, scrutando nei vostri giovani occhi, vi ho trovato una
malinconia troppo antica per albergare giustamente in voi.
Troppo tempo è passato da quando abbiamo abbandonato la
Montagna Solitaria. Troppo tempo dai giorni felici.
Essere qui, adesso, grazie alla guida di Gandalf il Grigio e
all'altruismo di un piccolo Hobbit della Contea, è quasi un
sogno.
L'aria fresca e familiare che respiro quasi brucia nei polmoni, tanta
è l'emozione.
Quanta strada abbiamo percorso. A quanti pericoli siamo scampati e
quanti ostacoli abbiamo superato.
Ma non possiamo ancora cantare vittoria. Ora più che mai
bisogna prepararsi a combattere la grande battaglia.
Orcrist è con me e mi affiancherà, un'ultima
volta.
Levo questa spada
Alta verso il cielo.
Giuro sarò
roccia contro il fuoco e il gelo.
Ho giurato di essere forte soprattutto per voi,
Kili e Fili. Ho giurato di proteggervi, di portarvi sani e salvi a casa.
A qualunque costo. E a volte ho vacillato e non ci ho creduto. E ho
dubitato.
Ma mi sbagliavo, devo riconoscerlo.
Così eccoci, infine, alla nostra
Montagna. Insieme, pronti a riprenderci ciò che ci fu tolto.
Il Tesoro, la Pietra, il Regno.
Un gruppo di Nani e uno Hobbit scassinatore disposto a schierarsi
dalla
nostra parte, a lottare per la nostra causa. Per la nostra casa.
E combatterò. Fosse l'ultima cosa che faccio. Per voi e per
il nostro popolo, per il nostro Regno.
Solo sulla cima
Attenderò i
predoni,
Arriveranno in molti
E solcheranno i mari.
Verranno in massa ad arrogarsi antichi diritti, a reclamare la propria
parte.
Parte di cosa? Questo Regno ci appartiene. Il Tesoro è
nostro.
Giungeranno ancora e tenteranno di fermarci, proveranno a sconfiggerci.
Ci daranno battaglia e ci toccherà resistere, per
sopravvivere.
Un'ultima volta.
Non ci saranno più alleanze e saremo pochi e soli contro i
nostri nemici arrivati da lontano.
Nemici che un tempo furono amici perfino.
Ci toccherà difenderci e forse moriremo, ma lotteremo
perché è tempo che la stirpe dei Nani torni ad
abitare la
propria dimora.
Oltre queste mura
troverò la gioia
O forse la mia fine,
comunque sarà gloria.
E non lotterò
mai per un compenso.
Lotto per amore,
lotterò per questo.
Antiche mura di un regno perduto, quanto ho sentito la vostra mancanza!
Quante volte ho desiderato tornare ad animare le vostre sale, come un
tempo, tra feste e canti.
Se chiudo gli occhi, il vivido ricordo di quei giorni mi assale e
riesco
a percepire quella gioia.
E provo perfino speranza in un futuro migliore per il mio popolo.
Che possa regnare come un tempo in Erebor!
Con me, oppure senza. Se anche morirò, sarò morto
per il mio popolo.
Possano esserci giorni felici per i miei adorati nipoti e per la mia
gente!
Imponenti mura, ho tanto atteso questo ricongiungimento. Il cuore in
gola, quando l'antica chiave ci ha aperto un ingresso.
Il sollievo nonostante l'immonda presenza nelle nostre sale.
È per questo che con coraggio impugno Orcrist, allontanando
la paura che mi attanaglia.
Non temere il drago,
Fermerò il
suo fuoco.
Niente può
colpirti dietro questo scudo,
Lotterò con
forza contro tutto il male
E quando
cadrò tu non disperare.
Per te io mi
rialzerò.
Il suo sonno non durerà ancora molto.
Il riverbero del suo fuoco sul nostro oro non fermerà la mia
determinazione.
Smaug non ci distruggerà di nuovo, non mi priverà
dei miei cari un'altra volta.
Non permetterò che vi faccia del male, perché
voi, Kili e
Fili, rappresentate tutto ciò che resta del mio passato e
siete
la luce rosea di un futuro migliore.
Non abbiate paura del drago, Thorin Scudodiquercia è con voi
e non dovete temere nulla.
Smaug cadrà e se vi sembrerà che io lo abbia
seguito, non
disperate, perché la mia forza è grande grazie a
voi,
costantemente nei miei pensieri e nel mio cuore.
Mi rialzerò per voi. Dieci, cento, mille volte ancora, senza
mai cedere al dolore o alla desolazione.
Anche quando, ormai sveglio, scuoterà la nostra Montagna e
ci
darà la caccia e ucciderà e
incendierà, io
sarò al vostro fianco per proteggervi.
Perché ho un valido motivo per lottare.
Perché sono un guerriero.
Io sono un guerriero e
troverò le forze.
Ci ho creduto fino alla fine, miei adorati. Ci ho creduto e ho lottato
con tutte le mie forze.
Scopro in ritardo che determinazione e vigore non sono abbastanza per
vincere una così grande battaglia.
Il nostro sangue è stato sparso, ancora una volta, e
ciò
che più mi addolora è non essere riuscito a
proteggervi
come vi avevo promesso.
Ho parlato con il cuore e sono venuto meno alla parola data.
Vi ho abbandonati al vostro destino, gettati in pasto ai nostri nemici
aumentati nel numero dopo il risveglio del drago.
Distruzione.
Distruzione e morte è tutto ciò che vedo, anche
se
chiudo gli occhi.
Ho causato la vostra morte, accecato dalla brama di essere Re. Il Re
Sotto la Montagna.
La nostra Montagna.
È averla rivista prima di morire a darmi la pace di cui ho
bisogno per andare via sereno.
Sento le forze venirmi meno, ma c'è ancora una cosa che devo
fare, prima.
Quel piccolo, testardo, coraggioso Hobbit con il quale sono stato
troppe
volte ingiusto.
Quello scassinatore da quattro soldi, falso impostore.
Amico, come pochi ho avuto l'onore di conoscere.
Il mio ultimo desiderio è rivedere il Signor Baggins, per
congedarmi da lui senza rancore, affinché conservi di me un
buon ricordo.
Ci rivedremo un giorno, forse, amico mio.
Ora lascia che mi ricongiunga con i miei cari, ma non dimenticare.
Veglio su di te, io sono
il tuo guerriero.
N.d.A.
Fin dalle prime volte in cui ho ascoltato "Guerriero", di
Marco
Mengoni, alcune strofe e alcuni vocaboli in particolare mi hanno subito
riportata a
Thorin.
Più volte mi sono detta che l'idea di una song-fic avrebbe
potuto funzionare e infine, dopo tanti, tantissimi ripensamenti, eccola
qui.
Mi farebbe molto piacere se mi deste la vostra opinione in merito.
In ogni caso grazie per il tempo che mi avete dedicato leggendo queste
parole.