Rerun

“Non mi va più la minestra.”
Così iniziano tutti i suoi incubi.
“Non mi piace.”
Pietro non sarebbe Pietro se non facesse i capricci per il cibo due volte su tre. La mamma alza gli occhi al cielo e si lascia sfuggire un sospiro rassegnato.
Ora il copione prevederebbe la risposta di rito, una routine consolidata da centinaia di cene in famiglia: “Se non mangi niente tua sorella finirà per diventare più alta di te.”
Ogni volta che il nastro si snoda dietro le sue palpebre chiuse Wanda prega che la mamma pronunci quelle parole. Che la storia abbia un finale diverso.
Lo ha immaginato tante volte, potrebbe sceneggiarlo fotogramma per fotogramma.
La mamma perderà le staffe, e Pietro finirà a letto senza il dolce. Ci penserà lei a rubarne una fetta dal frigo e a portargliela di nascosto, più tardi, quando la casa sarà immersa nel sonno.
Andranno a scuola, e lei come sempre prenderà i voti migliori. Se studieranno duro e si comporteranno bene, papà ha promesso di portarli in vacanza in Italia. Vedranno il mare, faranno a gara a chi nuota più lontano mentre la mamma, sulla battigia, si morderà le unghie per l’apprensione.
Pietro sarà geloso di tutti i suoi fidanzati, sicuro come la morte. Farà il terzo grado a ciascuno di loro, sfoggiando quella sua aria da bulletto che lo fa sentire tanto fico.
Ma quando lascerà casa, dopo il diploma, per cercare lavoro e fortuna in un ricco paese occidentale, sarà lei a piangere in silenzio, accovacciata sotto le travi del solaio. Nei mesi successivi le bollette telefoniche dei Maximoff raggiungeranno livelli esorbitanti.
Pietro tornerà per starle accanto nel giorno più importante. La abbraccerà fortissimo e la solleverà in aria sgualcendole il vestito bianco e mandando a monte ore di seduta dal parrucchiere, e quando lei darà alla luce il primo figlio anche lui si piegherà in due per la nausea e il dolore lancinante alla pancia. Dicono che ai gemelli succeda, alle volte.
Le immagini davanti ai suoi occhi hanno i contorni vividi, traboccano di colore come quelle che la strega rossa può rubare dalle menti altrui. Hanno tratti decisi e colori brillanti, i sogni degli umani.
Ma neanche la strega è in grado di renderli reali. Le sue preghiere non si avverano mai. Il nastro si interrompe, tranciato di netto sempre nello stesso, identico punto.
“Non mi piace.”
Dopo, la voragine.
L’esplosione, la polvere nei polmoni, cinque lettere di fuoco, la parola STARK, sospese su di loro come una sentenza di morte.
E allora Wanda si sveglia, urlando e scalciando tra le braccia di Pietro.