L’amore
è
per sempre
New
York, 15 - 03 – 2022
Sono
passati esattamente tre anni e…. Sai Nat, mi manchi molto.
Mi manca il tuo
atteggiamento sempre disinvolto e sprezzante, mi mancano le tue
carezze, i tuoi
baci. Mi manca, ogni mattina, non vedere più i tuoi capelli
rossi, i tuoi
occhi. Mi mancano le passeggiate nel parco mano nella mano, le
domeniche al
cinema. Mi manca non poterti più dare il buongiorno ogni
giorno, la buonanotte
ogni santa notte; santa, perchè tu eri mia e io ero tuo. Mi
manchi, Nat.
E
non riesco a sopportarlo, perchè è stata colpa
mia se sei caduta. Non sono
stato pronto a prenderti prima che tu scivolassi dal Quinjet, e sono
rimasto
impotente al vederti cadere. Ogni giorno mi chiedo se tu possa mai
perdonarmi
e, ti giuro, prego affinché tu trovi pace.
Sto
veramente male.
Sono
passati dieci anni dalla grande battaglia di New York e, l'anno scorso,
si è
ripetuta: quei mostri dei Chitauri, dopo aver distrutto Asgard
uccidendo ogni
singolo abitante compresa l’intera famiglia reale, sono
riusciti a giungere
nuovamente sulla Terra per mezzo del Bifrost, causando in questo modo
un
conflitto durato per ben quattro mesi. Potrebbero sembrare pochi, sono
un
centinaio di giorni, ma combattere contro degli alieni è
assai duro. E abbiamo
lottato ininterrottamente per la salvezza del nostro mondo, sino allo
stremo
delle forze.
Sono
esplosi ordigni nucleari, bombe atomiche, poiché da soli,
noi vendicatori e lo
S.H.I.E.L.D., non bastavamo: erano troppi. Così ora, dopo
una rovinosa
vittoria, stiamo ricostruendo il nostro mondo, ma nulla é
più come prima. Si
sono inaspriti i conflitti internazionali, e, anziché
aiutarci l'un l'altro,
stiamo per ricadere in un nuovo conflitto, questa volta mondiale. La
povertà
crea disagi, gelosie, odio. E durante quel conflitto terribile iniziato
l’anno
scorso sono morte milioni e milioni di persone. Nat, ho visto morire
così tante
persone, ma... Non so se riesco a dirti anche questo.
Sono
morti tutti!
Bruce, Clint, Tony, Sam,
Wanda, Rhodey e... Bucky.
Li ho visti morire davanti a me, trucidati dai Chitauri, quei luridi
bastardi.
Non riesco a parlare della loro morte. Però vedo ancora i
loro volti
agonizzanti, provati da combattimenti estenuanti e veglie eterne. Io
stesso
sarei morto se non fosse stato per te: nel giorno del nostro matrimonio
ci
siamo promessi che avremmo sempre combattuto l'uno per l'altra, e
così è stato,
fino alla fine. Ma ti giuro che li ho vendicati, massacrando i nemici
sino allo
strenuo delle forze, pensando a te e ai nostri amici: ed ora, quanto mi
mancate, ma non riesco a piangere.
Sarei
voluto morire insieme a loro, perché vivere ora mi sembra
una fine ben più
dolorosa.
Mi
sento perso, vuoto, non mangio, non dormo; ormai non mi interessa
più di nulla.
So che avresti voluto che io rimanessi forte, ma senza di te non sono
più in
me.
Esco
presto la mattina, faccio il giro di New York a piedi, do una mano dove
posso.
Ieri
sono passato da Pepper, per aiutarla... Come sta soffrendo:
è dura per lei
crescere da sola il piccolo Howard - sapessi quanto assomiglia al padre
- ora
che Tony non c'è più. Mi dispiace per lei, per
loro, che vivranno senza quel
fantastico uomo che era diventato Tony.
E
la sera rincaso ogni volta più tardi: non sopporto non
vederti in casa. Non
sopporto vedere una casa vuota, senza di te. Non sopporto non sentire
più la
tua melodiosa voce di quando cantavi sotto la doccia, non sopporto
vedere
intatta la tua parte del letto. Mi mancano le colazione che ti portavo
al
letto, mi manca fare l'amore con te, mi manca l'odore dei tuoi capelli.
Soffro
ogni volta che penso a te. Sono distrutto.
Perchè
ho trascorso una vita lunga e difficile: prima c'è stata la
seconda guerra
mondiale, poi mi sono ritrovato ad essere un ghiacciolo, quindi ecco lo
S.H.I.E.L.D., con missioni su missioni. Abbiamo combattuto contro i
Chitauri
una volta, abbiamo sconfitto definitivamente l'Hydra, annientando
Teschio
Rosso, abbiamo distrutto Ultron e poi... La seconda guerra contro i
Chitauri.
Ed
ora che tutti gli affetti sono venuti a mancare, prima tu e poi tutti
gli
altri, non sono più in me.
Ti
amo Nat; ti ho sempre amata, sin da quando per la prima volta mi hai
baciato
otto anni fa su quelle scale mobili; e sempre ti amerò.
Mi
manchi.
Il
tuo, e solo tuo, Steve
Lascio
cadere la lettera
sull’erba accanto alla lapide di Nat, dunque mi incammino
verso Central Park.
Indosso una semplice tuta grigia e verde militare, per meglio
mimetizzarmi fra
la gente, che, a questo punto, mi adora.
Vedo
solo distruzione.
Cammino fra palazzi crollati, macerie, pozzanghere di sangue incrostate
fra le
buche dell'asfalto semi-distrutto. Semplicemente... Vago.
Oh,
Nat, sapessi quante
cose spiacevoli ricordo.
I
Chitauri non sono
umani, e non solo fisicamente: uccidono sparando, azzannando, sbranando
e
mozzando teste. Ed ogni giorno la mia mente mi costringe a rivedere
certe scene
così macabre e dolorose… credo di star gemendo:
rivedo quel bambino… piangeva,
voleva la sua mamma. Poi ecco che un Chitauro gli si è fatto
vicino e gli ha
staccato un braccio, azzannandolo. Ha iniziato ad urlare, poi mano a
mano ad
emettere urla sempre più flebili, ma eravamo tutti troppo
impegnati e troppo
lontani per soccorrerlo. Solo dopo un po’, passando
lì vicino, l’ho visto: il
volto rigato di lacrime, la bocca contorta in una strana posizione e
gli occhi
sbarrati. Glieli ho socchiusi. Si può far soffrire
così? Si può uccidere così?
No, non sono umani.
Ricordo
i Chitauri
circondare ad uno ad uno i miei amici e ghermirli, dopodiché
trucidarli senza
alcuna pietà. Vedo i loro volti in ogni momento, sporchi,
sudati, tesi… Ma io
sono restato a difendere me stesso, piuttosto che accorrere in loro
aiuto, e in
un certo senso mi sento colpevole anche per la loro, di morte. Ecco
perchè
preferisco non parlarne, io, vigliacco.
Eppure
Bucky non è stato
vigliacco: lui, l'eroe, ha sacrificato la sua vita per la mia,
gettandosi sul
mio corpo prima che fossi trafitto alle spalle da un Chitauro.
È così stato
colpito al petto, sul cuore, ed ucciso, per salvare il suo migliore
amico. E il
solo ripensarci mi fa sentire gravi fitte allo stomaco e al cuore.
E
poi Bruce, Sam, Tony,
Rhodey, Wanda, Clint... Loro sono morti combattendo l'uno per
l’altro,
aiutandosi e sostenendosi sino alla fine, mentre io ho combattuto solo
per me
stesso. E, pur sapendo che avrei dovuto, potuto e voluto
difendere i miei amici, sono stato vigliacco, ho avuto
paura.
Sto
entrando in casa,
dopo una giornata particolarmente angosciosa. Ecco un altro
anniversario senza
Nat. Ed il livello di sopportazione ha superato il limite estremo. Ma
quello
che sto per fare sarà inutile, come sempre.
Una
lacrima brucia il mio volto
Una
mano la scosta
L’altra
apre il cassetto
Va
al petto
Preme
il grilletto
Come
sempre non muoio
Anche
se non vorrei altro
Angolo dell'autore:
Ciao a tutti! E' il mio primo racconto, qui su Efp. Spero davvero vi piaccia.
Non sono molto bravo a parlare con la gente, quindi... vi lascio recensire! L'importante, per me, è che apprezziate questo mio piccolo sforzo!
Alla prossima :-)