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Autore: _Jileylove_    28/04/2015    4 recensioni
"Cosa mi importa del tuo corpo se ho il tuo sorriso a fare padrone del mio mondo?”
“ Lily io sono un codardo e questo lo so. Tutto questo avrei dovuto dirtelo mesi fa, avrei dovuto dirtelo subito che ti amavo"
"Non siamo diversi, è l’amore a renderci uguali"
"Ti prego, di qualcosa, il tuo silenzio mi sta uccidendo, voglio solo che mi perdoni, voglio solo sapere se tu provi lo stesso. Ti prego”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Violenza
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Love me like you do.
Lily
 
Sono sempre stata una tipa riservata, piena di insicurezze e dubbi, senza sapere con precisione cosa sia il vero amore.
Ovviamente questo era prima di incontrare Justin Bieber.
Dio, amavo quel ragazzo più della mia stessa vita. Era il capitano della squadra di football, aveva praticamente tutte le cheerleaders-e non- ai suoi piedi, e lui aveva scelto me, proprio me.
Una ragazza che non parlava mai con nessuno, che era chiusa in se stessa, e  anche vergine!
Ma lui mi  voleva frequentare, all’inizio impaurita di un brutto scherzo, ma poi le cose si erano fatte serie, e da sei mesi a quella parte, eravamo la coppia dell’anno in quella scuola, sotto gli occhi di tutti.
Nessuno ci credeva, ma io speravo in un per sempre, io e lui, per sempre.
Il problema però era che Justin era stato il mio primo ragazzo, il primo bacio, la mia prima uscita con il sesso opposto, le mie prime toccatine, avventure, risate, mi sono messa nei guai fino al collo per lui, ma ero ancora vergine.
Per questo qui, in questo campo  da football, mentre  lui doveva fare allenamento ( si c’erano anche le cheerleaders stronze) era occupato a litigare con me, per la scorsa notte.
 
“Dio, piccola. Sei così bella” continuava a baciare il mio collo, ma quando fece per sbottonare i miei pantaloncini, mi allontanai.
“Io, ehm…ho le mie cose,Justin” gli mentii spudoratamente guardandolo negli occhi.
 
Ed ora eccoci qui, a litigare mentre il mio cuore si spezzava sempre di più a ogni parola che diceva.
“ Cazzo. Mi credi davvero un fottuto stupido? Eh?” urlò.
“ Justin, io non credo che -‘’ provai a giustificarmi.
Mise una mano avanti in segno di resa. “ Oh per favore, risparmialo a chi interessa davvero” mi accigliai.
Non mi aveva mai parlato in questo modo, e faceva male.
“ Davvero stai facendo una questione sul sesso? Dio, Justin. Sei un fottuto idiota.” Dissi ricacciando indietro le lacrime guardando altrove.
“ Credi davvero che sia per il sesso?” mi ritrovai a guardarlo di nuovo negli occhi. Quei magnifici occhi. “ Cristo, Lily. Sei completamente pazza se pensi questo. Non me ne frega niente del sesso okay? Tu non ti fidi di me e credimi fa male, non so se sia peggio il fatto che non ti fidi, o che mi hai mentito guardandomi negli occhi”
Non era incazzato.   
Era ferito.
“ Mi sono in colpa okay?” urlai. “ Mi era salito il panico. Sei il mio primo ragazzo, sai che sono inesperta e ho avuto paura, ho sbagliato e mi dispiace, ma ti prego non litighiamo”
Gli misi una mano sulla guancia, ma lui la scostò bruscamente. Questo mi fece spezzare il cuore in due parti.
Justin amava le mie carezze.
“ Sai cosa? Adesso andrò al centro del campo e non penserò a quanto sia stronza la mia ragazza, o forse dovrei dire ex” disse freddo.
Se prima ci ero rimasta male, ora stavo morendo letteralmente.
“ Cosa? No. No. Siamo arrabbiati, ci siamo detti cose che non intendevamo, ma non è finita, vero? Domani sarà tutto come prima?” chiesi impaurita.
Dio, dovevo essere ridicola ai suoi occhi. Ma non potevo lasciare andare l’unico ragazzo che io amavo e avevo amato.
Justin mi guardò negli occhi e andò via. Senza rispondere.
 
Aspettai sugli spalti Justin. Stava facendo allenamento. Ero così turbata. Dovevo finire di parlarci. Non poteva lasciarmi così.
Ma alla fine, dal torto e dalla tristezza in cui ero avvolta, un altro sentimento prese il sopravvento, anzi due, o forse tre, non ne sapevo con sicurezza : rabbia, delusione, gelosia.
Ero sicura solo di una cosa, era il giorno peggiore della mia vita.
Justin ci stava provando con Chantal.
Chantal. Che stronza.
Era la nemica numero uno. Per colpa sua ero la sfigata del liceo, ma non me ne importava più di tanto, se non fosse per il fatto che il mio ragazzo la teneva per i fianchi.
Lei era ossigenata, fisico perfetto, unghie laccate, labbra sempre rosse.
Sempre alla moda, sempre perfetta, sempre puttana.
Justin e Chantal avevano sempre avuto una certa confidenza, che io avevo nascosto nell’angolo remoto della mia mente, ma a quanto sembrava, lui non l’aveva dimenticata.
Lui sapeva che io ero la. Che lo stavo guardando. Lo sapeva e non gliene fregava un cazzo.
L’abbracciava da dietro e lei sorrideva.
Gli sussurrava all’orecchio e lei rideva.
La fronteggiava e lei gli toccava il petto.
Lui faceva le battute e lei gli si buttava addosso.
Ma quando vidi la fronte di Justin sulla sua - senza però baciarla-(non ancora), seppi che ormai aveva preso la sua decisione.
A quanto pare, solo io mi ero messa in gioco tra i due. Solo io mi ero innamorata.
Dio. Ero così fottutamente una stupida. Ma cosa  mi aspettavo? Justin era così perfetto per me.
Pieno di ragazze, di fama, di soldi, era tutto l’opposto di me, io non ero del suo mondo, non ne facevo parte.
Aveva preso la sua decisione.
Mi aveva lasciata. Evidentemente Chantal gli avrebbe dato ciò che io non potevo.
Il sesso.
A malincuore, mi alzai e con  le lacrime che ormai rigavano le mie gote, e con vista appannata decisi di camminare e di non girarmi indietro.
I singhiozzi aumentavano ad ogni passo e ringraziai il cielo che non c’era nessuno oltre me, a parte chi si stava allenando, ma non stavano facendo caso a me.
“ Lily” sentii chiamarmi. Quella voce. Non mi girai. “ Lily aspetta” mi prese per il braccio.
“ Justin, lasciami in pace” urlai con voce strozzata. Lo odiavo. Ero patetica ai suoi occhi.
“ Non piangere, sai che effetto fa su di me quando piangi, ti prego, non piangere” scandì bene le ultime parole e chiuse un secondo gli occhi.
“Stavo facendo il coglione. Volevo farti ingelosire” aggiunse dopo un po’.
Scossi la testa.. “Va bene così” mi guardò confuso. “ Oh andiamo Justin. Guardala” indicai Chantal. “ E guarda me” mi indicai. “ Sono piccola, minuta, sfigata e non riuscirei a darti tutto ciò che lei è disposta a dare” dissi a cuore rotto.
Lui scosse la testa. “ Stavo facendo il coglione Lily. Non voglio lei, voglio te. Perdonami”
Risi malinconicamente. “ Justin ma guardaci. Vuoi davvero fare questa vita? Tu il giocatore e io l’inesperta in sport e in tutto ciò che c’è nella tua vita? Io non faccio parte del tuo mondo,Justin.” Le lacrime iniziarono a uscire quando ammisi tutto ciò non solo a lui, ma anche a me stessa.
Un conto era pensarle, un altro era dirle.
E dirle faceva così male.
Cercai di allontanarmi, ma lui mi trattenne.
“ Sono un coglione, okay? Lo so fin troppo bene e credimi se potessi ritornare a qualche ora fa lo farei. Non avrei dovuto farti quella sfuriata sul sesso, era da stupidi e mi dispiace. So che ti fidi di me, solo che non eri pronta, mi dispiace di non averlo capito. Dio, Lily mi dispiace da morire.
Mi dispiace anche per Chantal. Lei è una troia. Abbiamo il nostro passato, è vero, e magari non dovevo neanche avvicinarmi a lei sapendo che tu eri lì e potevi vedermi, ma comunque non avrei dovuto neanche se tu non ci fossi stata, ma stavo ragionando con il culo, volevo farti ingelosire, farti capire cosa si provava a essere feriti, delusi.
Mi dispiace che alla tua domanda “ E’ finita?” io non ti abbia risposto, ma sono andato via. Ma la verità era che se avrei detto di no tu ti saresti messa l’anima in pace e non volevo, dovevi capire il tuo sbaglio, ho preferito rimanerti con il dubbio, perché, se avessi detto di si sarebbe finita, e io non voglio questo, non l’ho mai voluto perché …” prese un respiro profondo prima di continuare, e mi presi anche io un secondo per respirare.
“ Non l’ho mai voluto perché …. Lily io ti amo. Si cazzo, è così e Dio vorrei sprofondare nell’abisso perché non l’ho mai detto a nessuna ragazza perché nessuna ragazza era riuscito a farmi diventare così pappamolle come ci sei riuscita tu” rise.
“Non paragonarti a Chantal,okay? Si, tu sei piccola, minuta, sei magrissima e magari non hai tutte le forme di questo mondo e neanche delle tette grosse, ma a me cosa importa del tuo corpo se ho il tuo sorriso a fare padrone del mio mondo?”
“ Lily io sono un codardo e questo lo so. Tutto questo avrei dovuto dirtelo mesi fa, avrei dovuto dirtelo subito che ti amavo, così tu non avresti detto tutte queste cose brutte, che siamo diversi e tutto il resto. Non siamo diversi,  è l’amore a renderci uguali. E in pratica ti sto facendo versare altre lacrime, ma almeno so che sono di gioia, e una cosa buona almeno oggi sono riuscito a farla, anche se odio vederti piangere.
Sei la mia vita, Lily.  Vorrei che fossi il mio passato, anziché quelle troie, ma poi penso che tu sei il mio presente, il mio futuro e nella vita che verrà, so che tu sarai sempre al mio fianco, perché io lo voglio, e finché sarà così ci sarà una ragazza sola in meno, ti tratterò da principessa, non dovrai più versare lacrime e questo te lo giuro.
Sai che non sono bravo con le parole e sinceramente, oltre a dire che senza di te morirei, non so che altro fare.
Ma tu ti prego, perdonami.
Ti amo da morire. E so che ora sono un pappamolle smieloso e mi sto rendendo ridicolo avanti a tutti.
Ma, meglio questo che perderti.
Ti prego, di qualcosa, il tuo silenzio mi sta uccidendo, voglio solo che mi perdoni, voglio solo sapere se tu provi lo stesso. Ti prego”
Non lo feci finire di parlare.
Mi aggrappai al suo collo e lo baciai. Lo baciai con tutta la passione che avevo in corpo.
Misi le mie gambe attorno al suo bacino e lo attirai ancora di più a me.
Lui mi teneva per i glutei e sorrideva durante il bacio. Ci staccammo entrambi.
“Mamma mia quanto parli” dissi ridendo.
Lui mi strinse più forte. “ Ringrazia che sei la mia ragazza, o ti avrei già uccisa”
“ Allora sono fortunata” sorrisi.
Lui scosse la testa. “ No. Io lo sono”
Detto questo mi baciò, e ancora e ancora e ancora.
 
“ Justyy, dai mi sto annoiando senza di te” urlò Chantal con la voce da gallina.
Scesi dal corpo di Justin - che ancora mi teneva- e iniziai a camminare ferocemente.
“ La faccio fuori quella troia” urlai.
Sentii due braccia avvolgermi da dietro e sentii la terra mancarmi sotto i piedi. Urlai.
“ Justin, mettimi giù”
“ Non se ne parla, Hulk” ridacchiai, e lui insieme a me.
 
Mi mise a terra e mi guardò negli occhi. Lo baciai alzandomi sulle punte.
“ Sai….” Dissi facendo cadere il discorso nell’aria.
“ Cosa?” chiese curioso.
“ Beh, visto che non è vero che ho il ciclo, potremmo….” Lo guardai sorridente.
E in un secondo, ero già seduta sul sedile della sua macchina.
Non importa se sei ricco o povero.
Famoso o sfigato.
Bella o brutta.
L’amore completa.
L’amore ci rende uguali.

 
*Spazio autrice*
Questa one shot mi piace particolarmente.
Non sono mai riuscita a scrivere cose del genere, e averlo
Fatto mi fa essere soddisfatta di me stessa.
Scusate i sicuri errori.

     
  
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