Mon Amour
Il sole iniziava man mano a cedere il posto alle tenebre.
Una giovane stava in piedi, il lungo vestito svolazzante,
e i capelli castani indomiti al vento.
Non hai
volontà
Non hai nulla
Hai solo il tuo
cuore spezzato
Piangeva, ma nessuno si curava delle sue lacrime,
versate per un essere che era stato chiamato dannato.
Lo vide, si avvicinò, gli mollò un potente schiaffo.
- Come hai potuto?-
Madama notte
Portami via
Non ho
volontà
Non ho nulla
Solo i gemiti
Di un cuore spezzato
Il ragazzo non risponde
La fissa intensamente
Come se non la ricordasse
Con noncuranza, estrae l’anello
E gli occhi di lei si perdono
In esso
Come mormora il vento
Se taccio, odo il
suo debole eco
Egli attende, come me
Ma la bufera infuria
- è la fine?-
Domandò lei
- è la fine.-
Confermò lui
- Smeagol?-
- Si?-
paure
dell’attesa
della risposta
indesiderata
protesta il cuore
che ormai
è spezzato
- Cosa c’è?-
[forse non avresti dovuto fermarlo]
colui che tu amavi
fu chiamato dannato,
assassino
- Nulla. Solo…
addio .-
addio
parola sconfitta
perdita, fallimento
addio, mon amour
Una ragazza era in piedi
Al sorgere delle tenebre
Non piangeva, ma neanche attendeva
C’era un ragazzo, nel su cuore
Ma osservando l’orizzonte capì
Non l’avrebbe mai più visto
addio,
mon amour
NdA: Ciao!! È la mia 2° ficcy su Smeagol, il personaggio che adoro di più … pero vi sia piaciuta.
In ogni caso commentate.
Baci.
Bambi