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Autore: Isis_Ithil_Morwen    28/04/2015    7 recensioni
“Un altro incubo?” mi chiede, dopo che mi sono calmata.
Annuisco piano, prima di scoppiare a piangere.
È stato solo un incubo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The wonderful, crazy life of Tris '
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IT WAS ONLY JUST A NIGHTMARE

Piove; chissà perché piove sempre quando infuria una battaglia, sempre. Le gocce di pioggia ti disturbano la visuale, finendo spesso nei tuoi occhi ma tu non ci fai caso; continui a combattere, senza fermarti mai. Hai sempre lottato nel corso della tua vita, da quando eri piccola fino ad adesso e in entrambi i casi lo hai fatto per un solo motivo: la sopravvivenza.

Un Kraang ti attacca alle spalle ma tu lo schivi, facendolo finire con la faccia sull’asfalto; senza pensarci due volte, conficchi il sai nel torace dell’androide, colpendo anche l’alieno che vi è all’interno. Se ne avessi il potere stermineresti l’intera razza Kraang, non hanno fatto altro che creare problemi, a te e al mondo intero.

Un altro alieno ti attacca ma questa volta sei impreparata, in meno di un millesimo di secondo senti le mani robotiche che stringono con forza il tuo collo; ti dibatti furiosamente, tentando invano di liberarti da quella presa micidiale, che ti sta uccidendo. L’aria non arriva ai tuoi polmoni da tropo tempo e cominci a sentirne il bisogno, inizi a calciare ma pare che ciò non sortisca alcun effetto sul robot. Senti che stai per morire ma non per questo smetterai di lottare, quello mai.
Improvvisamente la lama di una katana trafigge il Kraang, quest’ultimo lascia la presa sul tuo collo e cade a terra, morto. Cominci a tossire furiosamente, cercando di far entrare aria nei tuoi polmoni.

“Cerca di non morire adesso, per favore”
Senti una voce familiare, non è arrabbiata o disperata, solamente sarcastica. Alzi lo sguardo sul tuo salvatore e sorridi, i tuoi occhi neri incontrano i suoi blu e il tempo si ferma, non ci sono più i Kraang, non c’è più la battaglia... c’è solo lui.
“Non disobbedirei mai ad un tuo ordine”
Lui sorride e ti aiuta a rialzarti. Mesi fa ti saresti rimessa in piedi da sola e avresti continuato a combattere ma mesi fa non sapevi cosa fosse l’amicizia o l’amore, poi hai conosciuto loro, hai incontrato lui e tutto è cambiato.
“Ragazzi, se avete finito qui avremmo bisogno di aiuto!” urla Raffaello, il tuo migliore amico, mentre cerca di fronteggiare cinque alieni contemporaneamente
Senza pesarci due volte corri in suo soccorso e, insieme, eliminate i nemici.
“Ti devo un favore Tris”
“Udite, udite signori! Raph ha appena ammesso di essere in debito con qualcuno!” urla una voce dall’altra parte del tetto
“Mikey!”
Ridi, anche se non è né il luogo né il momento per farlo.

Continui a combattere contro gli alieni ma ad un certo punto arriva anche lui, arriva Shredder. Eccolo lì, l’uomo che ti ha portato via tutto, è fermo in piedi sul cornicione del palazzo.
“Attaccate”
Dopo aver sentito l’ordine del loro maestro, i ninja robotici lo eseguono. Loro non ti spaventano e non ti interessano, tu cerchi qualcun altro.
“Beatrice!”
Eccola, è lì, vicino a suo padre, con la spada sguainata.
“È un piacere rivederti Karai”
Non le lasci neanche il tempo di rispondere, la attacchi subito. Il duello comincia, spada contro sai, ghiaccio contro fuoco, male contro bene.
“Leo no!” grida Raph, cercando di fermare il leader.
Ti volti nella loro direzione e con orrore vedi Leonardo e Shredder che lottano uno contro l’altro; fai per andare ad aiutare l’unica persona per la quale sacrificheresti tutto ma Karai ti blocca la strada.
“Dove credi di andare?”
Il duello continua ma ad un certo punto cadi a terra, Karai ti punta la spada alla gola e sorride trionfante
“Sei pronta a raggiungere il tuo Dio?” ti chiede, con lo sguardo folle.
“C’è un solo Dio e il suo nome è Morte... e c’è solo una cosa che puoi dire alla morte” sussurri, tirando fuori un piccolo coltellino da dietro la schiena
“Ah sì? E cosa?”
Alzi il viso e la guardi con un sorriso crudele, un sorriso che non appartiene a te
“NON OGGI!”
Scatti in piedi e conficchi il coltellino nel fianco della ragazza, che cade a terra, urlando di dolore.
Non badi a lei ma cerchi i tuoi compagni, i tuoi fratelli.
“Beatrice!”
Ti volti e vedi Mikey cadere a terra, morto. Shredder gli ha tagliato la gola.
Rimani immobile mentre vedi il suo corpo precipitare,con un tonfo sordo. Non riesci neppure ad urlare a causa del dolore che ti sta stringendo la gola e il cuore in una morsa stretta e fredda.

Fai per correre verso quell’assassino e mettere fine alla sua miserabile vita ma qualcosa ti blocca.
Shredder sta tenendo Leo sollevato per il collo e gli sta puntando le lunghe lame sul guscio; perdi un battito.
“Questo è per ricordarti cosa succede quando qualcuno si mette contro di me”
Porta il braccio indietro, pronto a sferrare il colpo mortale al mutante.

In un attimo, con una velocità sorprendente, afferri Karai per i capelli e le punti un sai alla gola.
“Shredder lasciaci andare!”
“Perché mai dovrei farlo?” domanda freddamente l’uomo, senza nessuna nota di preoccupazione nella voce, come se quella ragazza a cui stai puntando un coltello alla gola non fosse sua figlia.
“Se non lo farai giuro che taglierò la gola di tua figlia!”
Shredder sembra pensarci su un attimo, prima di scoppiare a ridere
“Quella non è mia figlia” dice, prima di scagliare il colpo di grazia
“Tris... ti amo” dice Leonardo, prima che le lame gli trapassino il cuore.
“NO!”

Urli, urli come non mai in vita tua ma ormai è tardi, Leo è morto. Senti i suoi fratelli urlare ma tutti i suoni ti arrivano ovattati.
La mano si muove da sola, lacerando la gola di Karai, che muore in un lago di sangue. Vedi i tuoi fratelli venire uccisi dai robot ed è allora che capisci che è finita. Non è mai stato il senso di sopravvivenza a farti combattere, era l’amore che provavi per loro.
Lentamente ti avvicini al corpo senza vita di Leo, ti inginocchi al suo fianco e poi non senti più niente, Shredder ti ha tagliato la gola.  
 


 
Mi sveglio urlando, sono sudata e posso sentire il battito folle del mio cuore. Cerco di respirare ma mi viene da piangere e non riesco a calmarmi, se continuo così andrò in iperventilazione. Ora capisco cosa mi sta succedendo: ho una crisi di panico.
Sento qualcuno entrare in camera mia ma non ci faccio caso.
“Respira con calma” mi dice una voce, mentre qualcuno mi prende tra le braccia.
“Shh devi stare calma”
Faccio come mi suggerisce la voce e piano, piano mi calmo. Alzo gli occhi sul mutante che mi sta tenendo in braccio e incontro due occhi blu: Leo!
“Un altro incubo?” mi chiede, dopo che mi sono calmata.
Annuisco piano, prima di scoppiare a piangere.
È stato solo un incubo.
“Vuoi che dormo qui con te?” mi domanda Leo, mentre mi accarezza i capelli neri.
Io annuisco solamente, asciugandomi le lacrime con la manica del pigiama.
Ci sistemiamo sotto le coperte e ci abbracciamo; in questo momento capisco che non smetterò mai di lottare per loro, mai.
Sorrido e chiudo gli occhi.
È stato solo un incubo.
 
 
**** Angolo Autrice ****
Salve a tutti! Spero che la storia vi sia piaciuta! È la prima che provo a scrivere e vorrei sapere se mi è riuscita bene oppure no, lasciatemi un commento se vi va!
Baci a tutti Isis_Ithil_Morwen <3
 
  
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