Fever
 
Caitlin estrasse il termometro dalla bocca di Barry
 “A quanto pare sono troppo potente per i virus tradizionali” disse Barry Allen con una finta espressione compiaciuta, mentre con una mano si premeva la borsa del ghiaccio sulla testa in un disperato tentativo di abbassare la sua temperatura corporea; a quanto pare il fatto che ogni molecola di lui fosse più veloce di quelle dei comuni mortali si ripercuoteva  anche sul suo sistema immunitario che per combattere una banale influenza  stava  reagendo in maniera spropositata. “Questo quanto segna?”
Caitlin osservò il termometro e cercò di leggere il responso: “42,5, bene, almeno questo non è esploso come i due precedenti, sono progressi”
“Odio questa situazione”  sospirò il ragazzo sprofondando con la testa nel divano di casa di Joe.  Era stato male tutto il giorno e l’uomo si era talmente preoccupato che alla fine aveva deciso di chiamare Caitlin nella vana speranza che potesse aiutarlo. Ecco come erano finiti lì; lui sdraiato sul divano a sudare e Caitlin a fargli da infermiera personale.
“Andiamo, non ti farai mettere ko da una banale influenza” rispose Caitlin mentre con una pezza fredda inumidiva il viso del ragazzo
“Non è per questo che sono arrabbiato. Là fuori c’è così tanto da fare, così tanta gente da aiutare e io sono qui bloccato a letto da l’influenza! “ disse lui esasperato  mentre una parte del suo cervello era intenta a godersi le attenzioni della ragazza e del suo tentativo di raffreddarlo almeno un po’.
“Barry, ne abbiamo già parlato! Non ti permetterò di uscire in queste condizioni” ribattè lei. Non esisteva proprio che Barry lasciasse quella casa e quel divano finchè la sua temperatura non sarebbe tornata a livelli accettabili, era categorico!
“Non sto mica così male!” affermò tra un colpo di tosse e l’altro, con l’unico tentativo di farsi rifilare un occhiataccia dalla mora.
“Dovresti provare a dormire un po’, ti farebbe bene” suggerì la ragazza. Dormendo si sarebbe risposato e ristorato e magari chissà la febbre avrebbe anche iniziato a scendere.
“Se è per questo dovresti farlo anche tu. Credi che non abbia visto le occhiaie che nascondi col trucco?”
Caitlin arrossì vistosamente sapendo di essere stata presa in fallo, effettivamente non aveva dormito molto negli ultimi giorni…
“Facciamo così; io andrò a casa mia a dormire solo nel momento in cui sarò sicura che anche tu ti sarai addormentato”
“Sporca ricattatrice” sbuffò Barry mentre si girò sul divano  per mettersi comodo e chiuse gli occhi. Tanto era inutile, non era mica stanco, avrebbe potuto benissimo continuare ad aiutare il prossimo anche oggi.
Cinque minuti dopo era già nel mondo dei sogni.
Caitlin sorrise e gli scostò una ciocca di capelli dalla fronte imperlata di sudore.
“Sei una brava persona Barry Allen,  però quando hai l’influenza diventi davvero insopportabile”   sussurrò prima di lasciare una bacio sulla fronte del ragazzo.
 Il giorno dopo a Barry arrivò un messaggio:
“Non posso venire ai laboratori Star, ho l’influenza!
Caitlin”
Barry sorrise; oggi toccava a lui fare da crocerossina


 


Spazio autrice:
Ed eccomi qui approdata in questo fandom dopo anni di militanza in quello di suo “cugino” arrow!
Che dire, come al solito la mia abilita di shippare roba non canon prende il sopravvento (Non perdiamo le speranze Snowbarry, anche l’ Olicity non era canon, eppure…)
Ah per la prima volta ho scritto una drabble con 500 parole precise precise, applausi a me!
Alla prossima!