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Autore: pepper snixx heat    30/04/2015    6 recensioni
Dalla storia:
"Bug adorava Storybrooke, spiccava in una piccola cittadina come quella e il suo colore sgargiante riusciva ad attirare i più bei motori esistenti."
Piccola one-shot demenziale che parla della storia d'amore di due macchine, il Maggiolino giallo e una lucente Mercedes nera!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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-Un piccolo noi-

 

Bug adorava Storybrooke, spiccava in una piccola cittadina come quella e il suo colore sgargiante riusciva ad attirare i più bei motori esistenti.

La prima auto che aveva attirato a Storybrooke era stata la Cevrolet dello sceriffo Graham, troppo ordinaria, troppo autoritaria, troppo insistente. Bug era uno spirito libero che non si sarebbe fatto mettere le catene tanto facilmente, in effetti si era fatto trovare aperto la prima volta che era stato rubato, uno scherzetto divertente per quelli spocchiosi dei padroni, e una vincita facile per i suoi “rapinatori”.

Poi c'era stata la moto di quel forestiero, grande, ruggente ma incompatibile. Erano veramente troppo diversi, diciamo che era una questione di... dimensioni.

In realtà aveva messo gli occhi su parecchie carrozzerie decenti, c'era la macchina Rossa parcheggiata perennemente davanti al Granny's Dinner, anche solo dagli accessori ululava sensualità, ma era troppo esuberante, spesso faceva i capricci prima di partire. In realtà erano solo scuse perché solo una aveva attirato la sua attenzione. Nera. Lucente. Sempre impeccabile e perfetta in ogni occasione, perfino dopo una pioggia di fango.

Sarebbe stato favoloso se solo l'avesse degnato di uno sguardo che non trasudava splendore e disprezzo. Aveva notato inoltre che appena arrivato a Stoybrooke si vedeva spesso con la Cevrolet, questo lo faceva desistere dal tentare ogni avance.

Per sua fortuna un giorno Emma dovette andare dal sindaco per alcuni affari burocratici, così si ritrovarono muso a muso.

Era buffo come riusciva ad accenderlo e fargli girare i bulloni allo stesso tempo.

In più percepiva che Emma sentiva la stessa cosa quando usciva dalla casa di Regina, soprattutto le sue luci, che aveva scoperto gli umani chiamavano occhi, aveva lo stesso colore del gas di scarico.

Dopo che la maledizione fu stata spezzata le cose cambiarono, poteva sentire che Mercedes si sentiva diversa, aveva iniziato a chiedersi se l'aveva creata Regina con la sua maledizione oppure l'aveva presa al concessionario. L'aveva voluta esattamente così, oppure le era capitata.

Bug cercava di stargli il più lontano possibile, aveva paura di lei, di storie ne aveva sentite, ma la vedeva tremendamente sola e questo lo rese particolarmente triste.

La Cevrolet non le si avvicinava più, il furgoncino la sbeffeggiava, e a lui dispiaceva. Quando Emma andava da Regina se ne stava per i fatti suoi e non litigavamo più o si prendevano in giro come era capitato fino a quel momento, lui cercava di starle a distanza, ma vedeva quanto soffriva. I fari non mandavano più quella luce fiera e brillante, il clacson sembrava più basso e meno squillante. Tutto emanava tristezza.

Le cose piano piano cambiarono, cercava di starle vicino. Lui era stato preso in concessionaria ma i suoi non gli piacevano, quando era arrivato Neal, e poi Emma, le cose cambiarono. Si sentivo più felice. Sapeva che prima di scoprire della maledizione anche lei era felice, quindi voleva darle un po' di felicità, o almeno provarci.

Così ogni volta che Emma andava da Regina, cosa che succedeva spesso per via del piccolo Henry, iniziarono a parlare.

All'inizio non era molto disponibile, certo l'aveva allontanata, l'aveva tratta male e criticata, ma ora che cercava di riavvicinarla sapeva che doveva guadagnare la sua fiducia, nuovamente.

Così gli raccontò di sé, della sua nascita in Italia e del suo trasferimento lì negli States quando aveva meno di 10 Km. Le raccontò della sua prima famiglia, dei ricconi di Phoenix che avevano comprato la macchina per la figlia sedicenne che lo trattava malissimo, gli raccontò di Neal e del primo incontro con Emma.

Da allora non era cambiato poi molto, almeno fino a quando il figlio di Emma non aveva suonato alla sua porta, la prima volta che lo aveva visto era stato così scortese, ma poi si era fatto perdonare.

Da allora c'era stato Henry che faceva finta di guidare, molte auto a cui fare la corte, una benzina a basso costo. La vita era migliorata visibilmente.

A poco a poco aveva saputo anche qualcosa di lei.

Era stata creata insieme alla maledizione all'inizio degli anni 80, aveva fatto molti km perché Regina per scaricarsi adorava girare, il posto che aveva visitato più di tutti era la cima della collina.

Si poteva vedere tutta Storybrooke da lì, la torre dell'orologio spiccava in alto. La foresta e il Troll Bridge. Regina adorava stare seduta sul cofano e Mercedes adorava lasciare che i suoi fari guardassero la notte, da poco il sindaco li aveva messo dei tappetini nuovi morbidissimi.

Scoprì che gli unici viaggi che aveva fatto erano stati quelli per Henry, andare a prenderlo e tornare, Storybrooke – Phoenix, Phoenix – Storybrooke. Li autogrill e i motel non contavano.

Il loro rapporto si stava lentamente evolvendo.

E senza che se rendesse conto iniziò a contare i Km che faceva senza vedere lei.

 

 

 

Il momento più brutto della sua vita fu durante la maledizione di Peter Pan. Era un pomeriggio quando si ritrovarono a varcare il confine, lei era lì, i fari spenti e la loro relazione stava per prendere una piega decisamente brutta.

Quando Emma schiacciò l'acceleratore per andare oltre il confine, un secondo dopo si erano scordati della loro casa e la loro famiglia, ma lui si sarei portato per sempre la mercedes tra le valvole.

Quell'anno a New York aveva fatto i capricci. Si fermava in mezzo alla strada senza una ragione ben precisa. Andava a tutta velocità nelle discese frenando all'ultimo secondo, si era calmata solamente quando Emma aveva minacciato di cambiarla.

Una Mustang, Walsh il fidanzato di Emma aveva una Mustang. Verde. Odiosa e spocchiosa, litigarci mi faceva ribollire la benzina e sputare olio, per poco una volta non aveva deciso di bloccare il freno e schiantarsi su di lei, ma il suo auto-controllo aveva preso il sopravvento.

Poi arrivò Hook, lui neanche aveva qualcuno con cui chiacchierare, ma se lui era lì voleva dire che potevo tornare da lei.

Da New York a Storybrooke andai come un fulmine, correva nella speranza di poter continuare la loro tormenta storia d'amore. E lei era lì, parcheggiata davanti al Granny's Dinner, lavata e tirata a lucido. Era perfetta.

Quando si rincontrarono, quando riuscirono a stare da soli, sembrava che non fosse passato un secondo, in realtà lei aveva passato un solo mese senza il suo Bug, durante l'anno della maledizione era stata in una specie di oblio, incosciente di ciò che stava succedendo, sentiva però i cavalli che premevano, forse in qualche modo era entrata in contatto con il suo antenato, la carrozza in cui viaggiava Regina.

La loro relazione andò avanti per anni e un giorno Bug prese di petto la situazione, pensava che dovessero passare al un passo successivo e visto che Henry Mills aveva appena compiuto 16 anni voleva allargare la loro famiglia.

Infatti dopo aver preso la patente al giovane Mills era stato concesso di prendere una nuova macchina. Bug e Mercedes eravamo estremante emozionati.

Camminando uno dietro l'altro, con Bug, Emma Swan e la sua famiglia, e su Mercedes, Regina e suo marito.

Arrivati. Erano lì, gli bastava qualsiasi macchina, sarebbe stata con noi e questo bastava. Ma poco dopo il piccolo Mills si fermò, e noi capimmo che era lui.

Un Bug, esattamente come lui, non italiano ma costruito in Arizona, era perfetto. Nero. Nero lucido esattamente come la sua Mercedes.

Tornando a casa c'ero Bug in testa che sfrecciavo a grande velocità, Mercedes che suonava per dirgli di andare più lento e il piccolo Bug che cercava di stargli dietro con grande disapprovazione della madre.

Eravamo una famiglia, eravamo felici.


_-_-_-
Pepper Snixx Heat
Salve, questa è una fan fiction molto demenziale che avevo scritto, pubblicato e ora l'ho ripresa per correggerla e sistemarla. Spero vi sia piaciuta, lasciatemi una recensione se vi va! 
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