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Autore: Rystie_00    01/05/2015    0 recensioni
Un mio momento di debolezza. Perché, ogni tanto, occorre lasciarsi andare.
Dal testo: Forse la felicità è la persona che sorride mentre cammina, sotto la pioggia, con in mano l'ombrello chiuso.
Genere: Poesia, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ROCCIA
 
 
Sono un disastro.
Odio tutti. Non dovrei odiare nessuno.
Sono così. Una frana. Un angelo in mezzo all'oceano. Incoerente. Non dovrei sentirmi così. Non vorrei sentirmi così.
La verità è che non sono niente, non sono niente per nessuno. Ormai non ho più nulla. 
Sola.
Mmm... non mi sorprende. Io sono sempre sola. Ma non è quello che sto cercando di capire, non è questa la risposta che mi aspetto. Fin da quando sono nata ero sola. Gettata in un mondo alieno e sconosciuto, senza preavviso. Magari ero qualcos'altro. Una vita precedente...
Che cosa sarei potuta essere? Un fiore? Troppo fragile. Una montagna? Troppo grande. Un pezzo di legno? No, l'acqua mi assalirebbe ma io sono ancora qui. Piango con la pioggia e non mi sento l'unica a piangere. Rido. La pioggia non è vivente. Non credo almeno...
Non sono felice. Darei la vita per essere felice. Cos'è la felicità? Non lo so, non lo so, non posso saperlo, non ancora, anzi non lo saprò mai. Lo so. Forse la felicità è la persona che sorride mentre cammina, sotto la pioggia, con in mano l'ombrello chiuso.
Ho paura. No, io sono un'intrepida. Non ho mai avuto paura.
Non posso permettermi di avere paura adesso. Non posso. Non posso. Non posso. Devo resistere. Ce la farò. Ce lo sempre fatta. Ho imparato ad arrangiarmi. Punto. Sono forte. 
Sono una roccia.
Roccia: aggregazione di più sostanze e almeno un minerale, un miscuglio.
Chissà di cosa sono fatta. Della stessa materia di cui sono fatti gli incubi, o le lacrime, o le delusioni, o il fuoco. No ghiaccio, io sono ghiaccio. Ora sento freddo. Non dovrei avere freddo. Perché ho freddo?
Sono... sono... sarei meglio se non fossi niente. Non essere mai nata. Almeno non proverei niente. Non avrei dovuto sopportare tutto questo. Ecco.
Mi pento di ciò che sto dicendo. Non va bene. Ma in questo momento non provo pietà per niente.
Forse sono debole. Debolezza.
Lo ammetto, sto piangendo. Okay? Sento un groppo alla gola.
Non ricordo neanche più come si piange. Non so più piangere. Ho sempre pensato che piangere fosse inutile. Lo penso ancora, cosa serve? A scaricare la tensione? Non serve a un cazzo piangere. Ma il sapore delle lacrime è strano, nuovo. Troppo tempo che non piango o troppe emozioni nuove?
Le gocce mi rigano il viso.
 Sono dolci.


NOTE: questa flashfic è stato uno sfogo. Semplice, sì, ma spero abbiate apprezzato comunque.
Rystie_00
   
 
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