[...] suo fratello non glielo vuole dire, ma lui ha capito che se sono tutti e due in quel brutto posto è solo per colpa del suo occhio malvagio. Si era addormentato felice, le immagini degli alberi e delle case che scorrevano sotto i suoi occhi e Gilbert in mezzo a loro, le braccia aperte come un magnifico corvo nero in grado di spiccare il volo fino al cielo.
Ho scritto su Elliot, ho scritto su Leo, ho scritto su Jack e quindi sembrava brutto non lasciare due righe sui due teneri fratellini. Il problema è che vorrei scrivere di tutti, ma il tempo e lo spazio non sono a mio favore.