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Autore: innamoratadiniall    09/05/2015    0 recensioni
Harry e Vanilla si incontrano in una anomale sera d'estate in una puzzolente camera di albergo. Quello fra i due non è certamente amore a prima vista, dato che Vanilla interrompe quello che è un lussuoso divertimento abituale di Harry che risulterà estremamente infastidito da lei.
Vanilla, appare agli occhi degli altri come un angelo, con i suoi modi di fare, con la sua bontà e con il suo grande cuore e la grande pazienza riuscirà a cambiare la persona che pensava davvero di non poter mai amare.
Vaniglia ( Vanilla ) [va-nì-glia] s.f. (pl. -glie)
Pianta rampicante tropicale con frutti a capsula dal profumo gradevolissimo
Genere: Poesia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Limonare

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INANZITUTTO GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO APERTO LA STORIA AW, SPERO VI PIACCIA CI HO LAVORATO TANTISSIMO, see u soon xx
 
Ero seduta su un altalena, poco stabile, in un isolato parco per bambini in periferia vicino casa. Il vento girava indisturbato tra i vicoli bui del luogo arrivando prepotentemente anche sul mio viso, atterrando il cappuccio della felpa che portavo.
 
Sfregai le mani sui jeans per cercare una qualche forma di calore. Anche se inutilmente. Nonostante ciò continuavo a farlo annoiata dalla situazione che si era venuta a creare.
 
Controllai, per la terza volta, se dentro la mia leggera borsa ci potesse essere qualcosa che potesse attutire il freddo incontrollabile che provavo ma, per la terza volta, non trovai altro che un pacco di mentine, una matita e qualche sterlina diffusa sul fondo del tessuto.
 
Portai, per circa la quinta volta sulla mia testa il cappuccio grigio e mi maledii per non aver ascoltato per una volta le raccomandazioni di Noelia. Cercavo di convincermi sul fatto che presto tutta la situazione si sarebbe risolta. Ma in realtà, non ero sicura di quello che stavo pensando.
 
Dovevano essere circa un po' prima delle sei di pomeriggio visto che un bambino, paffutello e lentigginoso, tirò una delle due catene che sorreggevano l'altalena a indicare che era arrivato il suo turno.
 
Alzai le spalle un po' scocciata dalla situazione per poi alzarmi e cedere il posto al bambino che, non riuscendo a spingersi con le gambe, dovette chiamare la mamma, messa anche peggio di lui.
 
Non conoscendo precisamente la zona e per questo, non sapendo dove andare decisi, senza altra possibilità di girare l'isolato alla ricerca di qualche luogo che poteva ospitarmi per la notte che ormai era vicina. Essendo un quartiere molto inabitato della periferia di Manchester, speravo di trovare, a questo proposito, un bed&breakfast adatto al peso delle sterline nella mia borsa.
 
Dopo due ore di continui giri, l'unica cosa che trovai fu un appartamento in affitto a 300 sterline, somma decisamente troppo altra per quello che potevo permettermi.
 
Anche se mi ero allontanata decisamente troppo dal parco cui mi ero trovata inizialmente, continuai a cercare un posto per dormire. Avendo girato per tutto il giorno, il mio corpo iniziava a presentare qualche cenno di stanchezza e in quel momento non desideravo altro che farmi un bagno caldo circondata da candele profumate alla fragola.
 
Svoltai l'angolo quando, oserei dire finalmente, qualcosa catturò la mia attenzione,per quanto in realtà, quel qualcosa, potesse non essere molto appariscente. Un piccolo bed&breakfast circondato da due pub che sicuramente erano poco di classe notando le persone fuori, appena uscite all'aria aperta, limonare incontrollate.
 
Entrai, dopo non aver evitato una pessima figura inciampando sul corpo inerme di un liceale ubriaco.
 
Tutto, a partire dall'aspetto del motel, mi consigliava di chiudere i battenti ed andare via.
 
Ma non lo feci, troppo stanca di molte cose.
 
Ci misi circa, cinque minuti a capire dove fosse la reception facendo girare il mio sguardo su ogni centimetro della stanza.
 
Le pareti rosse fuoco erano sinceramente nauseabonde e pensai per un minuto, ridendo, che quella poteva benissimo essere la stanza di qualche ragazzo che praticava il sadomaso.
 
Notato finalmente il banco registrazioni, colsi due signori, una donna, di circa mezza età con troppo al collo e decisamente troppo poco al petto limonare con un ragazzo, circa la metà più giovane di lei.
 
Mi trovai estremamente a disagio e non sapevo se disturbare quella effusione o andarmene e magari passare più tardi. Non dovetti neanche preoccuparmi visto che i due si staccarono guardandomi veramente infastiditi.
 
"Firma queste carte per avere la stanza singola, sono solo trenta sterline per te......." Disse ammiccando il ragazzo seduto, non molto educatamente sullo sgabello.
 
La donna che era con lui fulminò, me e il ragazzo con lo sguardo, passando da uno all'altro.
 
"Ehm..grazie..signore" dissi totalmente in imbarazzo dalla situazione che si era venuta a creare.
 
Lui mi fece l'occhiolino posando una penna sul bancone.
 
"Devi solamente firmare qui e..poi puoi benissimo pagare quando te ne vai..." disse sempre lui, prendendo il labbro tra i denti "oppure...puoi anche non pagare se passi una notte nella mia stanza.." disse allontanandosi leggermente dal bordo del bancone per guardare la mia figura da capo a piedi, portando sul volto poi un espressione leggermente delusa notando la troppa stoffa che portavo
 
"Ehm..no..trenta stelline vanno bene." Dissi consegnandogli i moduli di iscrizione.
 
Lui scrutò il foglio per vedere se ci fossero le informazioni che cercava.
 
"Ti chiami veramente Vanilla?" disse ridendo e consegnandomi le chiavi della stanza in cui avrei finalmente riposato.
 
A quella domanda, annuii flebilmente, ormai, ne avevo ricevute troppe di domande così.
 
Trovavo il mio nome bellissimo, la mamma mi ripeteva sempre che, mi aveva chiamata così perché ero dolce come la torta alla vaniglia della nonna e perchè avevo gli occhi neri che gli ricordavano molto un baccello di vaniglia.
 
Amavo la mia mamma .
 
Salutai cordialmente i due al banco e mi diressi su per le scale non accorgendomi della presenza dell'ascensore.
 
Per fortuna la mia stanza non era molto distante dal piano terra e ci misi decisamente poco a raggiungerla.
 
Avendo in mano la chiave, ovvero una tessera magnetica tentai, un paio di volte di strusciare essa contro il sensore automatico senza successo. La rigirai tra le mie mani provando a passare la tessera più volte.
 
Quando, finalmente ci riuscii, aprii la porta provocando un rumore decisamente fastidioso.
 
Quando gettai lo sguardo all'interno la mia attenzione fu subito catturata dalle due figure rumorose sul letto.
 
Si trattava di una ragazza, decisamente troppo nuda e di un ragazzo sopra di lei che, a quanto pare, non si erano accorti della mia presenza impegnati a fare tutt'altra cosa.

"Ehm"
 
Ero profondamente imbarazzata dalla situazione e sinceramente non volevo creare alcun disturbo ma..quella era la mia camera.
 
I due si girarono verso di me, scattando indietro e coprendosi con gli indumenti a terra.
 
Potei, in questo modo osservarli meglio.
 
La ragazza aveva lunghi capelli tinti che le scendevano coprendogli in seno e intrepidi occhi verdastri.
 
Il mio sguardo passo a quello del ragazzo e mi meravigliai per quanto fosse maledettamente bello.
 
Era molto alto, aveva delle spalle molto possenti, aveva i capelli riccioluti che gli arrivavano fino alle spalle e gli occhi di un verde molto intenso, la mascella era contratta e mi rivolgeva uno sguardo infastidito probabilmente per quello che avevo rovinato. Era decisamente molto bello.
 
"S-Scusate io..non...volevo..disturbare..solo che...questa è la mia stanza.." dissi girando i pollici delle mani e guardando in basso sentendo le guance andare a fuoco.
 
La bionda sbuffò ed essendosi ormai rivestita del tutto raggiunse la porta per poi guardarmi con sincero disprezzo.
 
Il ragazzo la seguì con passi, decisamente troppo lenti. Anche se prima di uscire, mi rivolse un ultimo sguardo increspando le labbra rosee.
 
Come potevo pensare in quella situazione così strana e così inadeguata che quello era l'inizio di tutto?
 
QUESTO CAPITOLO FA DECISAMENTE CAGARE. VI PROMETTO CHE TRA POCHI CAPITOLI SAPRETE PERCHE' VANILLA SI RITROVA FUORI CASA E ANCHE DOVE SONO I SUOI GENITORI. SPERO CHE IL PRIMO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.
Vi mando un bacio xx @innamoratadiniall
Questa storia è presente anche su wattpad, con lo stesso nome ovviamente e postata dal mio account lì che sarebbe: @hosceltoharry
Se volete seguire la storia anche lì mi farebbe piacere(:
 
  
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