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Autore: Aggrodolce    09/05/2015    1 recensioni
[GreeLing][accenni LingLanFan]
La notte senza luna e senza stelle, scenario di una cruenta e pericolosa battaglia avvenuta poco tempo prima, si stagliava sopra Greed, che ora camminava indisturbato tra gli alberi circostanti, nel boschetto poco distante dalla bidonville.
Piccola missing moment basata sugli episodi 47, 48 e 49. Buona lettura!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Greed, Ling Yao
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve ppl! 
Che dire... Non contando la mia ultima fanfiction non scrivo da un annetto-- e non pensavo che a togliermi il blocco dello scrittore sarebbero stati due personaggi di un manga che avevo ignorato fino a poco tempo fa! 
Devo dire che FullMetal Alchemist Brotherhood mi ha presa parecchio, sta lentamente diventando uno dei miei anime preferiti, quelli che hanno un posto speciale nel mio cuore. 
Ho in mente taaante storie, spero di riuscire a buttarle giù tutte. 
E nulla, la mia brotp per eccellenza in tutto questo macello di coppie è la Greed/Ling. Quei due mi stanno facendo versare un fiume immenso di lacrime, ma sono anche capaci di emozionarmi e farmi strillare come una ragazzina ogni volta che interagiscono-- e quindi niente, ho scritto questa storia che in teoria voleva essere comica, ma che poi s'è trasformata in altro... (che ci volete fare, non sono capace a scrivere roba demenziale, oh!) Spero apprezzerete comunque! Buona lettura, e grazie! 



Serious Buisness 

La notte senza luna e senza stelle, scenario di una cruenta e pericolosa battaglia avvenuta poco tempo prima, si stagliava sopra Greed, che ora camminava indisturbato tra gli alberi circostanti, nel boschetto poco distante dalla bidonville.
- Certo che ce la siamo proprio vista brutta, eh? I miei fratelli a volte non sanno proprio quando è il momento di fermarsi. -
Commentò sarcastico, continuando a camminare.
Greed aveva le mani in tasca, e camminava a passo normale, un po’ affaticato dal recente combattimento.
Aveva rivolto la domanda a qualcuno in particolare, qualcuno che avrebbe dovuto rispondergli, ma che sembrò invece non reagire affatto.
Inizialmente, l’Avarizia pensò che gli ci volesse un po’ di tempo per rispondere; dopotutto non aveva combattuto da solo, e la sua controparte, Ling, poteva essere stanco.
Il fatto era che anche dopo un paio di minuti buoni, nella foresta regnava ancora il silenzio.
- Hey, sei ancora vivo, vero? Hai combattuto per meno di dieci minuti, non ti facevo così debole. -
- Ci sono, ci sono… -
La voce del principe di Xing echggiò come un rimbombo nella mente del peccato, che sembrò piacevolmente sorpreso.
- Oh, finalmente! Cominciavo a credere che fossi troppo stanco per reagire. -
Ling scosse la testa, ma non aveva un’aria molto felice. A guardarlo, se solo qualcuno a parte Greed avesse potuto vederlo, si sarebbe detto che fosse depresso.
L’Avarizia se ne accorse, e storse il naso, in un’espressione confusa quanto stupita.
- Che hai? Abbiamo vinto, no? E il tuo corpo non è neanche danneggiato. Dovresti essere contento. -
Ma Ling non fece una piega, limitandosi ad emettere un sospiro tirato, chinando il capo.
- Ma insomma – lo intimò dunque il peccato, - che cosa c’è che non va? Non ho voglia di condividere il corpo con qualcuno depresso, soprattutto se non ce n’è motivo! -
Greed stava per perdere la pazienza. Cosa diavolo poteva  esserci che non andava? Non che gli importasse, non più di tanto. Solo, l’idea di avere nella mente un principino piagnucolante non lo allettava per nulla.
Ling piegò appena la testa di lato, con la solita espressione mogia in viso.
- E’ solo che… -
Esitò, non sicuro di voler rivelare a Greed tutta la verità.
- E’ solo che… Lan Fan… -
Greed inarcò un sopracciglio.
- Lan Fan? Intendi la ragazza tua alleata con l’auomail, il bocconcino? -
Nell’udire quella parola, Ling sembrò ravvivarsi un po’.
- Non rivolgerti a lei in quel modo! – Esclamò, ma durò poco. Un paio di secondi e l’espressione mogia tornò sul suo viso, compresa di sospiro.
- Sì, lei… Le avevo detto che ci saremmo salutati, e invece… -
Se fosse stato possibile, Ling si sarebbe fatto ancora più mogio, inarcando la schiena verso il basso e sospirando nuovamente, in maniera più rumorosa.
- Invece ti sei ripreso il corpo senza avvisare, e non sono riuscito a dirle arrivederci… -
Oramai, Ling quasi si era disteso a terra, nel limbo che era la sua mente, più giù di un’ancora da venti tonnellate issata al fondale marino.
Greed non credeva alle proprie orecchie. Pene d’amore. Era quello il motivo per cui Ling sembrava tanto giù di morale. In altre circostanze sarebbe scoppiato a ridere, ma non poteva negare che da qualche mese a quella parte, tra lui e quel ragazzino si era instaurato un rapporto di strana e reciproca simpatia. Empatia, forse.
In fondo, Ling non obiettava se Greed aveva quasi sempre il controllo, e Greed dal canto suo, cercava di parlare con Ling, quantomeno per non farlo impazzire.
Aveva addirittura cominciato a chiamarlo per nome, cosa alquanto insolita per un Homunculus.
Fu per quello, e per altri motivi che Greed si fermò all’istante, dopo quell’informazione.
Un attimo, forse due di assoluto silenzio, poi Greed sbuffò, nascondendo bene sul volto un sorriso di scherno.
- Ma dai, è questo il problema? -
Si portò un pugno ad una tempia, colpendo appena, non troppo piano né troppo forte, e prese a strusciare le dita contro la pelle, avanti e indietro.
Ling non avvertiva dolore, ma nella sua mente vi fu una scossa, che lo ravvivò tanto da farlo rimettere a sedere composto, sebbene ancora giù di tono.
– Non c’è niente di spiritoso! – Esclamò, portandosi una  mano dietro la nuca, visibilmente a disagio.
- E’ una cosa seria. Chissà quando la rivedrò… -
Greed fermò la mano, e liberò il sorriso che teneva nascosto. Solo un istante.
- Ti piace, non è vero… ? -
Ma prima che Ling potesse controbattere, fece spallucce ed assunse un’espressione noncurante.
- Comunque rassegnati, non la rivedrai per un po’. Non ti scordare che il corpo è mio, per ora. -
Ling, il cui viso solitamente pallido aveva assunto un colore simile a quello della tanto agognata Pietra Filosofale, deglutì un groppo di saliva particolarmente ostinato e cercò di ricomporsi, senza dare lo sguardo all’Homunculus. Sapeva  che poteva vederlo, meglio prendere precauzioni.  Molte precauzioni. Parecchie. Anche per il futuro, visto che ora l’Homunculus conosceva il più grande segreto di Ling. 
  
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