ANGOLO
AUTRICE: Salve a tutti! Il mio nome è
Nephertiti, ma potete
chiamarmi Nephy!
Questa
è la seconda storia che comincio su EFP ed è la
mia prima ff sulle
Tokyo Mew Mew. (Un tacito messaggio per dirvi: siate clementi nel
giudizio!!>w<)
Guardo
l'anime da quando avevo sei anni (avevo una specie di fissazione per
quelle 5 vestite in modo bizzarro e sgargiante!)
Circa
un anno fa ho deciso di 'rispolverare' vecchi ricordi, ricominciando
a vedere gli episodi. Dopo, grazie alla mia migliore amica, ho
scovato questo sito e mi sono fatta una 'maratona' di fanfiction
sulle nostre cinque eroine.
Questa
storia nasce dal desiderio che avevo da piccola: essere una Mew-Mew.
Quindi
la mia ff, come anticipavo nella trama, avrà una sesta
guerriera:
Miku (significa bellissimo rosso cremisi) conosciuta anche come
Mew-Miu(bellissime piume) Non voglio anticiparvi altro, vi dico solo
che i miei capitoli saranno caratterizzati da frasi e canzoni (in
modo che il lettore possa completamente immergersi nella scena)
Ci
vediamo a fine pagina ;)
CHAPTER
1:
Non
sono certo le cellule a decidere chi amiamo o no.
Sentimenti
come l'amore non risiedono nelle carni, ma nell'anima.
B.Katsura
(Sottofondo musicale: gocce di memoria-Giorgia)
Miku
si guardò intorno. Il luogo era stato assalito da una
pioggia
multicolore che si depositava delicatamente sul terreno, trasformando
la cenere in fili d'erba e piante di un verde brillante. Fra le
macerie crebbero innumerevoli fiori rigogliosi.
Le
gocce arcobaleno si posarono anche su di lei, sulla sua pelle
arrossata da tagli e scottature. Fu un qualcosa che le diede
un'ondata di calore che si propagò nel corpo, rigenerando la
forza
vitale che le era stata sottratta dalla battaglia contro gli alieni.
Vacillando,
riuscì a mettersi in piedi e constatò che anche
le altre quattro
Mew erano vive e confuse quanto lei.
Miku
era sicura di essere morta.
Aveva
sentito il suo cuore cessare di battere ed era rimasta al buio, in
una specie di oblio, per un tempo indefinito, minuti o ore, non
ricordava...
Eppure
eccola lì, nella sua tenuta da combattimento lacera e
sporca, ma con
la forza di un uragano.
“Acqua-cristallo”
mormorò più a se stessa che alle altre.
L'acqua-cristallo le aveva
riportate in vita. E non solo loro. Anche Pai e Taruto avevano preso
a respirare.
Con
sommo stupore raggiunse le amiche, ma non vide Ichigo. La loro leader
era ancora dentro l'astronave, possibile che ancora combattesse con
Profondo-blu?
E
soprattutto, dov'era Lui? Considerato il suo amore smisurato per la
mew-neko, forse anche Lui era dentro la navicella con Deep-Blue.
Non
c'era tempo da perdere, non più.
Miku
inspirò a fondo e spiegò le sue enormi e maestose
ali, poi,
ringraziando di avere i geni della fenice, spiccò il volo.
“Mew-Miu?”
Una voce giunse ovattata alle orecchie della ragazza-uccello,
qualcuno chiamava il suo nome, ma lei ignorò ogni suono.
Doveva
raggiungere la sua amica e anche qualcun altro.
Atterrò
in quello che sembrava un corridoio, ripiegando le sue ali sino a
farle sparire e lasciando, al loro posto, il simbolo che la
distingueva come Mew-Mew. Avanzò con passo rapido, ma il
silenzio
proveniente dalla sala principale la fece rallentare.
Come
se il suo cuore sapesse cosa aspettarsi una volta raggiunta la
stanza, la ragazza si bloccò, tentata di aspettare gli altri
o
scappare via.
Alla
fine mise piede in quella specie di atrio e il mondo le
crollò
addosso, letteralmente.
Un
peso invisibile la spinse a cadere in ginocchio, mentre la sua forza
vitale veniva meno, di nuovo. Ayoma teneva fra le braccia un'Ichigo
esanime e, accanto a loro, c'era Lui, Kisshu, morto.
Con
l'energia che le rimaneva, Miku si trascinò vicino al
cadavere
dell'alieno. Si scambiò una rapida occhiata con Masaya, in
quello
sguardo videro riflesse le loro stesse sofferenze. Entrambi avevano
perso la persona amata. Poi la mew bird dedicò la sua
attenzione al
cadavere di Kisshu. Era morto.
Lei
aprì e chiuse gli occhi, sperando che fosse solo un brutto
sogno.
E
invece era proprio morto. Aveva un taglio nell'addome, vicino alla
ferita del Cavaliere blu.
Dopo
lunghi attimi, Miku trovò la forza di fare una cosa sola:
piangere.
Riversò in quel pianto la sofferenza accumulata nel tempo e,
scioccamente, le venne in mente la prima volta che comprese di
amarlo...(potete togliere sottofondo)
Il tuo sguardo bastò a cambiare i giorni miei(Raf)
FLASHBACK
(sottofondo
Alexandre Desplat-The new moon the meadow)
La
ragazza dai capelli rossi camminava per le strade deserte di Tokyo.
Il freddo la portava a stringersi nel suo cappotto con forza e
comunque non riusciva a scaldarsi.
Però doveva procedere, Kei e Ryou avevano detto che le sue amiche erano in pericolo e Miku, senza pensarci due volte, si era precipitata a cercarle. Dopo molto tempo, in una disperata ricerca delle Mew, sentì un lamento proveniente da un vicolo nelle vicinanze. Si appiattì contro il muro di quel vicolo e vide una figura famigliare trascinarsi senza una meta ben precisa, un ragazzo dai capelli verdi e le orecchie a punta: Kisshu...
Lo riconobbe subito perchè quest'alieno, più degli altri, l'aveva colpita.
La sua ossessione per Ichigo lo spingeva a comportarsi in modo “particolare” tant'è che in ogni battaglia provava a convincere la mew-neko a seguirlo, usando le buone e le cattive maniere...Il più delle volte le cattive.
Miku si stupiva del suo comportamento...Voleva conquistare la Terra, sterminare gli umani, ma con Ichigo non si arrendeva, nonostante lei amasse Ayoma.
Un altro gemito di dolore destò la ragazza dai suoi pensieri. Kisshu si era girato nella sua direzione. D'istinto la ragazza afferrò la spilla dorata, pronta a trasformarsi, ma, quando vide l'enorme squarcio che aveva l'alieno verde sull'addome, passò la mano dal ciondolo-Mew alla bocca, inorridita da quella ferita abnorme...Era alquanto improbabile che con quella cosa sullo stomaco, lui vivesse a lungo.
Ma
non sembrava che Kisshu si fosse accorto della rossa, continuava a
stringersi il petto e a tormentarsi per qualcosa. Anche quella volta,
per quanto ci provasse, Miku continuava a vedere nell'alieno un
ragazzo che combatteva per la sua gente e con il cuore spezzato, non
un assassino-maniaco. Lui iniziò a camminare e la ragazza lo
seguì.
Raggiunsero un edificio e arrivarono in cima, trovando un Pai
trionfante e un'Ichigo dormiente, sospesa a mezz'aria con l'alieno,
avvolta in una gabbia fatta di piante.
Miku
doveva intervenire in fretta.
“Mew-Miu,
METAMORPHO-SIS!” disse la ragazza baciando il ciondolo. Come
in
ogni trasformazione, fu avvolta da una luce e un calore piacevole,
infine si ritrovò nel suo completo-Mew: aveva la gonna a
balze
bianca e sfumata di rosso, il suo top con scollo a cuore sempre
bianco ma con i bordi in pizzo fiammeggianti.
Mew-Miu
concentrò l'energia sulla mano e su questa apparve la sua
balestra
nera. Pronta a scoccare la freccia rossa, Miku si avvicinò
agli
alieni, ma Kisshu la procedette, impedì a Pai di sferrare il
suo
colpo e si mise a scuotere Ichigo. “Devi
svegliarti!” le
urlava...Che stesse tentando di...salvarla? Anche andando contro i
suoi compagni? Impossibile...
In
effetti la Mew-rosa aprì gli occhi e dal nulla spuntarono le
altre
quattro Mew. Ci fu un combattimento. Kisshu tentò di
attaccare la
mew-neko ma cadde fra le sue braccia, senza forze.
“Insomma,
devi fare come ti dico, dannazione...” disse l'alieno verde,
prima
di finire a terra, privo di sensi.
Come
mossa da fili invisibili, Miku scattò verso Kisshu, ma Pai e
Taruto
affiancarono il compagno, accusando gli umani di essere degli egoisti
e di non meritare la Terra, poi sparirono.
Miku
guardò inerme il trio dissolversi nell'ambiente.
Vedere
l'alieno verde battersi così per la donna che amava, anche
se in
modo possessivo a volte, lo rendeva diverso ai suoi occhi, forse lei
era l'unica a capire che, dietro quegli scatti violenti e passionali,
si nascondeva il vero amore, in fondo Kisshu si era messo contro
tutti pur di avere la sua micetta e non era un gesto da poco...
Fu
così che Miku capì di provare più di
semplice attrazione fisica
per l'alieno verde. D'altronde non siamo noi a decidere di chi
innamorarci.(potete togliere sottofondo musicale)
FINE
FLASHBACK
Sono
gocce di memoria, queste lacrime nuove, siamo anime in una storia
incancellabile...
Sono
gocce di un passato che non può più tornare.
Racconterò
di te, inventerò per te quello che non abbiamo...
(Giorgia-gocce
di memoria)
Ora,
invece, il suo Kisshu era steso a terra, esanime. E Miku poteva solo
trasmettere la sua disperazione con singhiozzi e singulti...
Ma
anche le lacrime della ragazza erano influenzate dai geni della
Fenice e quelle gocce che brillavano come diamanti, ricaddero sul
taglio dell'alieno, la ferita cominciò a rimurginarsi mentre
il
petto di Kisshu iniziava a salire e a scendere...
ANGOLO
AUTRICE: E siamo al primo capitolo,
spero
vivamente vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate, si
accettano giudizi positivi e anche negativi, così che io
sappia dove
devo migliorarmi!
(Kisshu:
Se sei un caso disperato, non puoi migliorarti...
Nephy:
*Gli dà un pugno sulla testa* sta' zitto, dovresti essere
morto...
Kisshu:
Io non posso morire, sono il protagonista ^-^!
Nephy:
Ringrazia il cielo che sei un gran figo...-.-”)
Detto
questo un bacioneee ^3^ -Nephertiti-
Miku normale
(Vi farò avere anche una foto di lei trasformata!)