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Autore: ladyzaphira    10/05/2015    1 recensioni
*Completa*
Quando l'affetto fraterno si trasforma in un amore profondo e passionale ... niente può cancellarlo, NIENTE può frenarlo; diventa come un incendio, un incendio che brucia tutto sul suo cammino, e questo i figli maggiori di Splinter lo hanno scoperto a proprie spese.
Da New York fino al cuore dell'Amazzonia, Raph e Leo faranno di tutto per proteggere la loro storia, tra difficoltà, combattimenti e un pizzico di mistero legato ad un'antica leggenda ruotante attorno ad una magica pietra dagli inquietanti poteri mistici ...
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La mia prima t-cest!! ^^
Coppie LeoxRaph / DonxMikey!!
Genere: Angst, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Incest
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Un terrificante boato si levò nella giungla e fece tramare il pavimento di pietra sotto i loro piedi. 

Mikey si appoggiò alla parete, spaventato, mentre Sabora strinse le braccia con maggior forza intorno a Pioggia.                                                     
La pantera aveva smesso di agitarsi già da un po’,  ma sembrava svenuta. 

“Cosa diavolo sta succedendo lassù?!” ruggì il leopardo osservando con timore la polvere e i piccoli frammenti di roccia scendere dal soffitto.

“N-Non … non lo so” ammise Mikey.

Pioggia gemette all’improvviso, muovendo un poco il capo “Cosa … Cosa è successo?!” domandò aprendo gli occhi smeraldini.

“Pioggia!!” esclamò Sabora felice vedendola “Stai bene?!” 

“S-Sabora?” mormorò la guerriera confusa “Ma dove …? TRISTAN!!” urlò ad un tratto, agitandosi tra le braccia dell’amico, il quale fu preso alla sprovvista.

“Pioggia, ma cosa …?”

“Ho visto Tristan!!” continuò lei imperterrita, scattando in piedi agitata, come in preda ad un delirio 

“Ho visto … ho visto la verità!!” continuò barcollando, tanto da doversi reggere al muro con una mano per non cadere “Non posso crederci!! Lo ha ucciso!! LO HA UCCISO!!”

“Ma di che diavolo stai parlando?!” replicò il povero Sabora cercando di calmarla.
Ma la pantera sembrò ignorarlo, bensì iniziò a guardarsi intorno come ha cercare qualcosa “Dov’è la tartaruga con la benda azzurra?”

“Pioggia …?”

“DOV’E’!?” 

“Lo hanno portato via!!” intervenne Michelangelo in lacrime “Lo hanno portato via per ucciderlo!!” 

Un silenzio agghiacciante riempì la cella per pochi istanti.

Pioggia fissava Mikey con gli occhi sgranati “No … no …” sussurrò.                                                 
Rapidamente, si avvicinò alla tartaruga con la benda arancione e cominciò a liberarlo dalle catene.

“Pioggia!!” esclamò Sabora scioccato “Ma cosa stai facendo?!”

“Non c’è tempo per spiegare!!” ringhiò l’altra tirando su a forza il povero Mikey, che a stento si reggeva sulle gambe addormentate e formicolanti a causa di tutto quel tempo passato in inattività 

“Dobbiamo fermare il rito Sabora, dobbiamo fermarlo prima che sia troppo tardi!! E …”

E …

……………………

“E poi? E POI!?”

“E poi direi che abbiamo passato di molto l’ora della nanna” replicò giocosamente Violet, spingendo con delicatezza sulle spalle del cucciolo di tartaruga, nel tentativo di farlo sdraiare sotto le coperte del suo lettino “Ora date la buonanotte, tutti e due”

“Ma non è giusto!!” protestò il piccoletto “Non è ancora finita la storia!!”

“E’ vero!!” piagnucolò un’altra vocina.                                                           

Infatti una testolina verde foglia con grandi occhioni color bronzo, con sfumature rossastre, fece capolino dal bordo del lettino di sopra, ad impalcatura a castello.         
“E poi vogliamo sapere che fine fanno quegli stronzi!!” ringhiò il piccoletto.

Violet guardò il secondo cucciolo con un espressione sconvolta “Tiziano!!” esclamò “Ma da chi hai imparato certe parole?” 

“Uh? Ma papà le dice spesso” mormorò il cuccioletto portando un ditino sotto al mento con espressione pensierosa.

“Ah si?!” sospirò la bruna.                                                                          

–Raphael, perché la cosa non mi sorprende?- pensò “Tiziano, per quanto possa … darti ragione, dubito che il tuo papì voglia sentirti dire certe parole, sono stata chiara?” fece guardandolo severamente.

“Non si dicono le parolacce” confermò l’altro cucciolo.

“Proprio così Antonio” annuì lei.

Tiziano sbuffò, mettendo il broncio.                                                            
“Io però voglio sapere come va a finire la storia di papì e papà!!”

Violet scosse la testa sorridendo “Finirò di raccontarvela domani, promesso” disse “Se voi mi promettete di mettervi buoni a dormire”

“Va bene zia!!” rispose subito Antonio ubbidiente mentre Tiziano rispose con un grugnito arrabbiato.

“Domani però voglio sapere come va a finire …” borbottò infatti quest’ultimo, infilandosi sotto le coperte, accanto a lui il suo giocattolo preferito: Un vecchio yo-yo rosso con una spirale gialla in mezzo. 

“Buonanotte ragazzi” augurò la giovane spegnendo le luci.

“Buonanotte zia!!” replicarono in coro i due gemellini.

Violet sorrise tra se e se mentre socchiudeva la porta della cameretta alle sue spalle.

Cinque anni, erano già passati cinque anni da quell’avventura.                                
Le dita della corsero istintivamente alla lunga cicatrice che gli percorreva petto, poco al di sotto del seno.  

………………………

“NOOO!!”

BOOM!!!

“Ma che diavolo …?!” 

BANG!!

“RAAARRRGHHH!!”

Savanti non fece in tempo a terminare la domanda che un dolore atroce schizzò dalla sua spalla fino al cervello. Vi poggiò una mano solo per ritrovarla sporca del suo sangue, che colava a fiotti lungo il braccio.

Violet soffiò sulla canna della pistola, ancora fumante per il colpo “Ok ragazzi, vi consiglio vivamente di lasciarmi passare prima che mi arrabbi sul serio”

“V-Violet …?” sussurrò Leo sbalordito.

Subito nella tribù vi fu uno scompiglio generale.                                               
Per quanto particolare gli indigeni restava sempre indigeni, e un’arma come quella di Violet non l’avevano mai vista, inoltre la ragazza aveva ben fatto ad approfittare del boato delle esplosioni per effettuare un entrata ad effetto. 

“Che succede?” domandò qualcuno 

“Chi è quella ragazza?!” 

“Che cosa ha fatto??!!” gridò qualcun altro.

“Ha ferito il gran Sacerdote con un arma che sputa fuoco e tuono!! E’ una strega!!”

Violet decise di aggiungere benzina al fuoco “Proprio così!! Sono una strega e molto potente per giunta: Visto come ho ridotto il vostro amico? Perciò vi consiglio di lasciarmi passare!!” affermò sicura di se, cercando di nascondere il dolore che provava mentre si sforzava di camminare rapidamente con la caviglia malmessa. 

Per fortuna, la gran parte dei selvaggi erano troppo spaventati dalla bruna per impedirle di raggiungere Leonardo ma …

“Che diavolo vi prende?!” 

… Non tutti lo erano. 

Juan si mise davanti a Leo bloccandole il passaggio “Magia o no, questa ragazza ha aggredito il gran Sacerdote e interferito con il rito!! Dobbiamo fermarla!!” ringhiò  estraendo una sciabola.

“No!! Violet scappa!!” provò a convincerla Leo.

“E lasciarti qui? Scordatelo benda blu” replicò la ragazza con un espressione fredda e seria sul viso 

“In un modo o nell’altro, oggi finirà tutto”

“Pagherai per aver interferito” ringhiò il leopardo avanzando minacciosamente.
Violet fece per alzare la pistola ma …

“Ah si? Intanto beccati questo gattaccio!!” ringhiò una voce calda e familiare.        

Prima che Juan potesse reagire un calcio in pieno volto lo fece crollare a terra e rotolare, ironicamente, giù per la piccola scalinata di pietra.

“RAPH!!” esultarono Leo e Violet all’unisono.

Il focoso ghignò  facendo roteare i Sai “Perdona il ritardo Baby” disse guardando l’amato “Ci hanno trattenuti”

Leonardo scosse il capo “Non importa … sono così felice di rivederti” mormorò con gli occhi lucidi, ma questa volta di gioia.

“Già e pensa che le sorprese non finiscono qui” 

“ …Figlio mio”

“Maestro Splinter!?” esclamò lo spadaccino incredulo, sbattendo gli occhi alla vista del padre chino accanto a lui, già impegnato a liberarlo dalle catene.

“Un sorcio gigante!?” constatò invece Violet chinando la testa da un lato “Sarebbe questo il vostro maestro?”

“Ma … come …?” 

“Avremo tutto il tempo per le spiegazioni e … per farti le mie scuse più tardi, figliolo” sospirò il maestro riuscendo a sganciare una delle catene.

“Ehm ooookay, ma benda viola? Dov’è?” domandò la ragazza accucciandosi accanto a Leo.

“E dove vuoi che sia? A liberare Mikey mi sembra ovvio!!” replicò Raphael parando l’improvviso affondo di una lancia per poi mollare una ginocchiata al proprietario “Ma ora non c’è tempo per le spiegazioni”
Nonostante il breve momento di esitazione causato da tutto quel putiferio gli indigeni stavano iniziando ad imbracciare le armi, spronati da Azula e Eclipse che intanto stavano aiutando Juan a rialzarsi.

“Per una volta di do ragione” mormorò Violet.

“Maestro Splinter porta via Leonardo” ordinò seccamente il focoso incrociando le lame dei sai di fronte al viso “Io penso a rompere un po’ di teste!!”

Detto questo, la tartaruga dalla benda rossa si lanciò nella mischia lasciando Splinter e Violet ad aiutare Leo ma …

… La storia non era ancora finita.

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