Shake It Out
Regrets collect like old friends
Here to relive your darkest moments
Era entrato in lei, l'aveva presa fra le sue forti braccia, aveva reso tutto più colorato, l'aveva accarezzata, l'aveva baciata, l'aveva amata, eppure tutto era cambiato.
«Chastity, lo dico per il tuo bene: stai lontana da Justin» si era raccomandata l'amica, dietro di lei Ryan annuiva sicuro. Sia lui che Susanne sapevano di cosa era capace il ragazzo, invece Chastity, nella dolce età degli amori, a sedici anni, si era lasciata travolgere da quel cattivo ragazzo già ventenne, già esperto, già pronto a tutto.
I can see no way, I can see no way
And all of the ghouls come out to play
And I've been a fool and I've been blind
I can never leave the past behind
Chastity si ricordava ancora di quando Lara, sua sorella, l'aveva beccata con Justin. Sia per lei che per Lara era stato un pugno al petto, certo per una sorella premurosa come lei era come una pugnalata vedere la sorellina piccola in giro con un ragazzo dagli occhiali neri e dal cappello girato all'indietro.
Erano usciti quel pomeriggio, lei e Justin, per andare a fare una passeggiata, ma il ragazzo era riuscito a strappare una promessa a Chastity.
«Questa sera cena con me» sorrise Justin cambiando argomento. Le strinse la piccola mano, portandola alle labbra. Chastity osservò ammaliata quel gesto, mentre gli occhi del ragazzo spuntavano sopra le lenti nere degli occhiali da sole.
«Oh, io... io non posso, Justin, devo tornare a casa prima di cena. Mio padre potrebbe insospettirsi» sussurrò abbassando gli occhi, dispiaciuta. Anche a lei sarebbe piaciuto restare tutta una sera con il ragazzo, non si vergognava ad ammettere che quelle uscite diventavano più belle, più dolci, ormai non erano più due semplici fidanzati.
«Oh, andiamo Chas. Puoi sempre chiamare i tuoi genitori e dire loro che vai a casa di una tua amica... tipo Susanne, non so» sorrise sornione Justin, anche se sotto quel sorrisino da ebete si nascondeva una voglia irrefrenabile di restare da solo con lei, chiusi in casa sua e di poter assaporare quelle labbra color ciliegia.
It's always darkest before the dawn
Fu un disastro, Justin riconobbe subito la ragazza, era la versione grande di Chastity, e anche la versione più disgustata.
«Non mi vergogno di lui. Io lo amo»
Diamine, quante volte Chastity lo aveva urlato: contro la madre, contro il padre, contro Lara, contro Chris, contro Susanne, contro Ryan, contro Myrtle, contro Julie, contro sé stessa allo specchio!
«Giurami che non amerai nessun uomo come hai amato me. Giuramelo! Qualsiasi cosa accada, io voglio essere il tuo unico vero grande amore» le aveva sussurrato Justin, quella volta, quando l'aveva trovata fra i vetri dello specchio rotto, con gli occhi pieni di lacrime e le braccia insanguinate. Erano rimasti abbracciati, per terra, a piangere e a sospirare per ore.
And I'm damned if I do and I'm damned if I don't
E in quel momento, a ricordare, Chastity era di fronte a Justin, lui si teneva la testa fra le mani, seduto al suolo, contro il muro, i gomiti sulle ginocchia a reggergli le braccia.
Il vento d'autunno soffiava prepotente contro la finestra della camera da letto di Justin, mentre loro due erano a spalle contro il muro. Il letto era disfatto, la luce dei lampioni arrivava fioca ad illuminare i visi dei giovani. Justin era senza maglia, l'addome muscoloso si contraeva ad ogni respiro lento e affannato, mentre Chastity indossava solo una maglia bianca a maniche corte, una di quelle che rubava dal guardaroba del ragazzo.
So here's to drinks in the dark at the end of my road
And I'm ready to suffer and I'm ready to hope
Chastity strinse gli occhi passandosi una mano fra i capelli lunghi e castani, portò ancora più vicine le gambe, tentando di scaldarsi.
Il rumore dell'acqua della doccia che continuava a scrosciare la fece risvegliare, e con un balzo si alzò per andare nel bagno della stanza a chiudere il getto prepotente. Justin sentendo lo spostamento d'aria alzò lo sguardo lucido e osservò la sua ragazza camminare.
Chastity non era perfetta, no, per nulla, ma era bellissima agli occhi di Justin, era come la dea del tutto, del suo tutto.
And I am done with my graceless heart
So tonight I'm gonna cut it out and then restart
Lo aveva visto tante volte picchiare alcuni ragazzi, altri uomini, addirittura il padre, ma mai - mai! - si era immaginata di poter assistere al giorno in cui lui avrebbe alzato le mani su di lei.
Justin la fissò con sguardo sgranato, appannato dal terrore. Aveva le labbra dischiuse, respirava affannosamente e quel palmo della mano alto al cielo era come una prova, mentre il corpo della ragazzina era stato scaraventato al suolo.
Chastity aveva lanciato un urlo perforante, mente un dolore lancinante le lambiva la guancia colpita dallo schiaffo del suo ragazzo.
And it's hard to dance with a devil on your back
so shake him off
Sussultò osservando il suo riflesso allo specchio, quella non era lei, quella era solo una brutta imitazione.
Aveva i capelli scuri raccolti in una crocchia mal messa, le che non si era mai legata i capelli in vita sua.
Aveva gli occhi stanchi e spenti, ora quasi le facevano ribrezzo, lei che aveva sempre adorato i suoi occhi dalle sfumature dorate.
Aveva la pelle bianca, malaticcia, lei che aveva sempre avuto la pelle rosata, che si scuriva sulle guance. Lì, ora, di rosso, c'era solo l'impronta della grande mano del suo amore.
Aveva le labbra rotte da morsi, morsi che per la prima volta non erano suoi, morsi che aveva bramato e che ancora la faceva fremere, dopo tutto.
'Cause looking for heaven, found the devil in me
Looking for heaven, found the devil in me
Well what the hell I'm gonna let it happen to me, yeah
Il ragazzo non alzò lo sguardo, ma con gli occhi bassi si portò alle spalle di Chastity e le cinse i fianchi rotondi, passando le mani prima sulla carne morbida, poi sulle ossa fianchi, fino a congiungerle fra di loro. Justin lasciò che il suo petto muscoloso e, ora, coperto da una maglia nera a quadri rossi, si scontrasse con la schiena minuta della ragazza. Chastity ricordò che quella maglia che indossava da meno di qualche secondo era il regalo che le aveva fatto Pattie, la madre di Justin.
Il ragazzo buttò il viso nell'incavo del collo di lei, stringendola contro di sé, respirò il profumo di fragole che la pelle da bambina di Chastity emanava e passò le labbra sulla pelle sensibile della giovane.
Quel collo bianco e profumato aveva sempre attirato Justin, poterci affondare contro era come un premio. Un premio che non meritava.
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh whoa
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh whoa
Affogarono entrambi nelle loro labbra, le lingue che si rincorrevano, la morbidezza delle carni gli uni degli altri fece eco.
Chastity in quel momento, ancora ancorata ai ricordi capì che Justin sarebbe stato il suo diavolo, che Justin sarebbe stato il suo male, quel male di cui sarebbe morta. Justin sarebbe stato il suo peccato, il suo sfizio, Justin sarebbe stato il suo unico amore, lui era il ragazzo che nessuno voleva per la propria figlia, ma che ogni brava ragazza bramava di poter carezzare.
Infondo tutte le brave ragazze desiderano un cattivo ragazzo buono solo con loro, Chastity l'aveva trovato, il suo cattivo ragazzo dagli occhi docili.
Grazie a tutti coloro che sono arrivati alla fine di questa OneShot.
Spero che vi sia piaciuta. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ^^
La canzone che riporto è Shake It Out di Florence and The Machine.
Vi ringrazio ancora, spero di aver riempito almeno un po' del vostro pomeriggio e di aver cancellato per qualche minuto la vostra noia.
Abbracci,
Angel_to_Fly