Cosa succede quando per la verifica annuale degli alchimisti Edward sfida Mustang ad una gara.. In rima?



Mi chiamo Edward Elric, sono un alchimista,
e lei, colonnello, alla sfida desista,
perché non c’è uomo più bravo di me
a fare le rime anche senza un perché!
Ho un braccio d’acciaio e una gamba a lui uguale
e voglio che il corpo ritorni normale:
per questo ricerco in ogni occasione
la pietra essenziale alla trasmutazione,
che elimina in modo ahimè non permanente
la legge di scambio che sia equivalente.
Il mio fratellino è un’enorme armatura
eterna, instancabile, alacre e sicura,
superba, maestosa, energica, forte,
e per i nemici industria di morte...
Perciò se ci affronti, o vil colonnello,
verrà spappolato il tuo micro cervello.



Per farvi un gran culo mi basta assai poco,
se schiocco le dita vi riempio di fuoco.
Io sono Roy Mustang, e sono un gran figo,
le donne in gonnella io assai prediligo,
e quando sarò comandante supremo
le gambe di tutte più nude vedremo.
Il nostro King Bradley ha una benda sull’occhio,
si atteggia a grand’uomo ma è un mezzo finocchio.
Però in una cosa io e lui siamo uguali,
perché lavoriamo in maniere anormali:
anch’io se lavoro uso un occhio, lo ammetto,
con l’altro di Riza contemplo il culetto.
Ed ora non dire “che vile porcello”
perché lo sai bene quant’esso sia bello:
se alzi lo sguardo tu sei così nano
che te lo ritrovi a portata di mano...



Chi è così basso che ad un moscerino
potrebbe sembrare il suo nuovo vicino?
È questo che hai detto? E non te ne penti?
Sarei così basso che te ne spaventi?
Ma non ti vergogni? Che insulto cattivo!
Ti pesto! Ti scanno! E ti scuoio vivo!



Ma quello che hai detto l’hai tutto inventato!
Oh piccolo sciocco alchimista sclerato!
Mi hai proprio scocciato, la faccio finita,
mi prendo i tuoi fogli e poi schiocco le dita.
Li guardo bruciare in un caldo falò
e poi a rimorchiare felice me’n vo.