Those Who Are Dead
Much
non poteva darsi pace.
Poco importava che fosse giorno oppure notte. Che fosse in compagnia
delle persone che gli volevano bene oppure da solo.
Costantemente il suo pensiero andava a quelli che aveva perso lungo il
cammino.
Those who are dead are
not dead,
They're just living in
my head.
Più correva in avanti, verso un futuro di cui gli importava
davvero poco, più la mente lo faceva voltare indietro.
E sempre, guardandosi alle spalle, rimaneva incastrato in quelli che
per volontà superiore erano stati destinati ad essere
ricordi.
Frazioni di istanti irripetibili. Incastri di attimi perduti per sempre.
Rievocati momenti di un passato tutti i giorni più distante.
Ad ogni alba e ad ogni tramonto i caduti si allontanavano.
Senza che lui potesse farci nulla.
Fantasmi solo nella sua mente, anime già appartenenti
all'altrove della fede.
Ogni nuovo giorno era una nuova occulta cicatrice sul corpo
invisibilmente martoriato di Much.
Le occhiaie, invece, eredità di un sonno disturbato,
apparivano chiare nel loro colore violaceo.
In netta contrapposizione con le bionde ciocche di capelli, ora libere,
che gli
incorniciavano il viso.
Una lotta impari tra forza di gravità e forza di
volontà gli piegava ostinatamente le
labbra all'ingiù.
Perfino la luce pareva essersi dimenticata di lui rendendolo un'ombra
girovaga appesantita da tristi memorie.
Si chiedeva il senso di essere Robin Hood senza Robin Hood.
Ed evitava Archer perché gli somigliava troppo.
Fuggiva gli sguardi dei suoi compagni.
Mancava ai raccoglimenti in memoria di chi non c'era più.
Era un po' sfumato anche lui insieme a Marian e Allan e Robin. Guy
perfino.
Fantasma tra i fantasmi che popolavano il suo cuore.
Time is so short and I'm
sure
There must be something
more.
Finiva poi nel cuore di Sherwood, le palpebre arrendevoli.
Flash muti di visi noti.
Robin ed il suo arco. Robin e le sue mille idee. Robin e le molteplici
avventure. Robin e i suoi occhi chiari. Robin e i suoi momenti di
sconforto. Robin e ciò in cui credeva. Robin e tutte le
volte che era sfuggito alla morte. Robin e la Terra Santa. Robin e la
voglia di lottare per un mondo migliore. Robin e la gioia che esplodeva
nel suo sorriso. Robin e l'amore che le persone inevitabilmente
nutrivano per lui.
Robin e Marian.
Marian e la sua testardaggine. Marian e la sua dolcezza. Marian e lo
sguardo sincero. Marian e l'amore per Robin e quello di Robin per lei.
Marian e il
Guardiano Notturno. Marian e la mancanza di giudizio tipica dei suoi
ventidue
anni. Marian e gli innumerevoli spaventi. Marian e la
spontaneità dei
suoi sorrisi. Marian e i contrasti con Robin. Marian e i segreti del
Castello. Marian e il disperato matrimonio in Terra Santa.
Marian e Gisborne.
Gisborne e la sua cattiveria. Gisborne e tutte le volte che aveva
cercato di uccidere Robin. Gisborne e il suo sentimento per Marian.
Gisborne e la sua rivalità con Robin e la banda. Gisborne e
le verità nascoste. Gisborne e la sua sete di potere.
Gisborne e il suo passato. Gisborne e l'assassinio di Marian. Gisborne
e sua sorella. Gisborne e un fratello in comune con Robin. Gisborne e
il suo sodalizio con i fuorilegge.
Gisborne e Allan.
Allan e la sua esuberanza. Allan e la positività che si
portava dietro insieme ai guai. Allan e le sue strambe convinzioni.
Allan e il suo sarcasmo. Allan e le sue doti di ladro. Allan e il suo
tradimento. Allan e i suoi occhi grandi. Allan e il modo in cui
prendeva in giro un po' tutti. Allan e il suo ruolo di braccio destro
di Gisborne. Allan e il salvataggio in extremis. Allan e il suo ritorno
nella banda. Allan e il tradimento subìto.
Those
who are dead are not dead,
They're just living in
my head.
Loro, che erano morti anzitempo e
ingiustamente, non erano morti davvero.
Più vivi che mai nella memoria di Much, erano come in sosta
nel limbo della sua mente.
In attesa di trovare giustizia.
In attesa della pace di lui.
Time
is so short and I'm sure...
Il crudele destino aveva concesso
loro un tempo troppo piccolo.
Troncato di netto da eventi infausti comandati da mani armate a
sproposito.
E lui, Much, in catene ad un tavolo popolato da sedie vacanti, non
accettava.
Non si capacitava. Non contemplava una vita senza i suoi amici. Senza
Robin.
There must be something more.
Esausto e impotente contro le ondate di sconforto, si lasciava infine
cadere.
Nel cuore di Sherwood. Nel punto esatto in cui Robin aveva regalato
l'ultimo respiro alla foresta.
Fantasma dagli occhi colmi di lacrime. Ombra pesante con la gola
annodata.
Un uragano nel cuore e una sola convinzione nella mente.
La certezza che oltre questa vita dev'esserci qualcosa di
più.
Un luogo in cui incontrare di nuovo i suoi amici. E Robin Hood.
N.d.A.
Ho sempre pensato che quello tra Much e Robin sia uno dei più bei rapporti di amicizia che possano esistere.
Ascoltando la prima strofa di questa canzone dei Coldplay mi è subito venuto in mente il personaggio di Much - che adoro - e al modo in cui può aver affrontato la perdita dei suoi amici.
Spero di aver reso degnamente l'idea.
Mi farebbe piacere se mi lasciaste la vostra opinione, sia essa un apprezzamento oppure una critica - purché costruttiva.
Grazie a chi è arrivato fin qui e a chi di voi deciderà di recensire.