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Autore: Albascura_    03/01/2009    9 recensioni
Inspira, espira. Mantieni la calma, Merlino. Inspira, espira.
- Più che un servitore sembri una ragazza isterica. - lo derise - Un’ottima futura sposa! -
[Scritta per il P0rn Fest #2 di Fanfic Italia]
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Guarda che ho capito, sai - Asserì ammiccando, chiudendosi la porta dietro le spalle

Deve essere magia!

 

 

- Guarda che ho capito, sai - Asserì ammiccando, chiudendosi la porta dietro le spalle.

- Non penso, Sire. - Balbettò indietreggiando - Con tutto il rispetto -

- Mi credi uno stupido, Merlino? - continuò, sfoggiando uno di quei suoi sorrisi che non promettevano nulla di buono.

- Stupido no, Sire. Piuttosto incredibilmente arrogante e pieno di voi stesso - masticò, - e suppongo abbiate frainteso -

 

Inspira, espira. Mantieni la calma, Merlino. Inspira, espira.

 

 

- Io non credo - ridacchiò,  - altrimenti come spieghi questa tua morbosa dedizione nei miei confronti? -

Merlino inarcò un sopracciglio - Sono il vostro servitore - chiarì.

Artù rise, riempiendo la stanza fredda di mille suoni e mille colori, inebriandolo, stordendolo.

- Artù, Artù! - lo imitò, - non credetegli, non bevete dal calice, non usate quella spada, non battetevi contro il grifone. Non andate, Artuuuu! - Terminò, mimando con le braccia ampi e melodrammatici gesti.

- Più che un servitore sembri una ragazza isterica. - lo derise - Un’ottima futura sposa! - commentò giocondo.

- Voi… Voi state scherzando, spero - biascicò.

- No Merlino. - confessò, incredibilmente serio.  - Tu mi piaci. Come servo, come amico… Come persona. E penso, spero, che quello che sento sia ricambiato. -

Non sembrava più tanto altero, adesso. Pareva quasi goffo, sotto al peso di quella ridicola casacca ferrata,e , soprattutto, della confessione. Somigliava un bambino cresciuto troppo in fretta, trascurato, che va avanti a muso duro ma infondo, sotto la maschera, vorrebbe solo che gli si presti più attenzione, e magari che gli si doni anche una carezza.

- Non l’ho mai negato, Sire. -  Merlino, infatti, di negargli qualcosa, non se l’era mai sentita.

 

*Qualche ora dopo*

 

- Finalmente vi siete deciso, Sire! - ansimò, mentre le dita di Artù s’infilavano cupide oltre la cintura dei suoi pantaloni.

Si mossero inesperte, desiderose di quel contatto più intimo che entrambi anelavano, e quando finalmente giunse il momento…

- Accidenti! - Esclamò Artù, estasiato. - Non è possibile! Non può essere… - balbettò, saggiando meravigliato con i polpastrelli una tale [enorme] erezione.

Lo guardò negli occhi, le gote arrossate dall’imbarazzo (o dall’invidia?) - Questa… Deve essere magia! -

 

 

 

***

Perdonate.

Perdonate l’aborto, ma dovevo - volevo - farlo.

Le prossime (Le prossime? Argh!!! NdTutti) saranno migliori.

 

E’ la prima, suvvia! Da qui in poi la strada è tutta in ascesa! O era discesa? Mah.

 

Ciemmeccù, se commentaste, anche per dire “Che schifo!!! 8-O”  male non vi farebbe.

 

 

XD

   
 
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