Sogni spruzzati su una tela bianca
una tela ruvida ormai stanca
stanca di non vivere,
a guardare muri blu
di felicità sorridere
una mano si posa sul alluminio
e con gesta lenta
definisce il dominio
di chi è più forte
di chi è più vissuto
di chi dalla vita di più ha ottenuto
non son n'è bianco n'è scritto
di peggio i miei occhi han visto
chi bianco e triste che la morte aspetta
chi raggiante e colorato con la vita prediletta
una mano preme la porta
con sogni e umori che si mescolano
sento i nostri cuori che si uniscono
sento l'odore sulla mia faccia
il freddo della vernice
che si posa leggera come una fenice
una fenice orami in fiamme
fiamme di un fuoco che brucia
brucia la mia vita e la fa alzare verso una galassia inesplorata
che si spegne a notte inoltrata