Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.2
La stanchezza di Vegeta
“Nonno,
solitamente non ti alleni solo
un’ora” brontolò Vetrunks. Vegeta spense
la Gravity Room e la luce rossa che
illuminava l’ambiente si spense. Guardò
l’orologio sullo schermo del computer e
socchiuse gli occhi.
<
9.20. Ci ho messo dalle cinque alle
otto e mezza solo per riscaldarmi. Cosa mi sta succedendo? Gli effetti
del gas
sono finiti da anni > pensò. I suoi occhi erano
arrossati e gli bruciavano,
erano circondati da occhiaie.
Vetrunks
gli si avvicinò e si alzò sulle
punte, cingendogli la gamba con le braccia.
“Oggi
devono venire Crilin e Junior. Se mi
stanco adesso, quei due penseranno di potermi mettere i piedi in
testa” ringhiò
Vegeta. Abbassò lo sguardo e osservò gli occhi
liquidi del nipote, vide il
proprio riflesso nelle iridi del piccolo.
“Vi
posso vedere allenarvi?” chiese.
Vegeta
mise una mano sul capo del nipote e
avvertì una fitta al petto.
“Solo
se non ti metti in mezzo. Ci
sottoponiamo a un allenamento molto pericoloso e difficile”
ribatté.
<
Accidenti a quanto mi sono
rammollito. Non riesco a dirgli di no quando mi guarda con quegli
occhioni >
pensò.
Vetrunks
gli strofinò la guancia contro la
gamba e chiuse gli occhi.
“Starò
a distanza, promesso” sussurrò.
Vegeta
roteò gli occhi e gli ticchettò
sulla testa.
“Sarà
meglio, perché non è un gioco”
brontolò.