Videogiochi > League of Legends
Ricorda la storia  |      
Autore: Ulquioriko    22/05/2015    1 recensioni
Ero disperato, volevo ritrovarla, ma ogni ricerca sembrava vana. Qualcuno, così, mi parlò della “Mina Vagante”.
_____________________________________________________________________________________________________
Personaggi: Ekko, Jinx, Vi.
_____________________________________________________________________________________________________
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jinx, Nuovo personaggio, Vi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È passato parecchio tempo dall’ultima volta che l’ho vista, non so neppure se dopo quanto avvenuto si possa ancora ricordare di me. Era lì, sempre davanti a me, eppure è scomparsa dalla mia vista come gli ultimi fiocchi di neve sotto il sole. La mia bellissima, incantevole e quanto mai meravigliosa amica, così l'ho sempre chiamata nonostante tutto quello che provavo e tutto quello che non ho mai avuto il coraggio di esprimere. Nonostante tutti gli istanti trascorsi insieme non ne sono stato in grado, mi sono sempre limitato a guardarla da lontano fino all’istante in cui qualcosa l’ha costretta ad andare via da me; no, lei non poteva esser costretta da niente, era troppo forte e nessuno aveva un’autorità tale da sottometterla, se non la sua sorellina. Non era con l’autorità che chiedeva qualcosa, ma con qualcosa di ben più forte che le univa e che sembrava non avrebbe mai permesso a nessuno di allontanarle. Eppure, nonostante noi tre fossimo sempre insieme, c’era qualcosa di sbagliato nell’ultimo periodo trascorso quando ancora eravamo uniti, qualcosa che turbava l’aria serena presente qualche tempo prima.

- Vi ha iniziato a giocare con qualcosa di pericoloso. - mi aveva detto – Eppure sembra divertente, sai? Parla di esplosioni come se parlasse di qualcosa che la diverte davvero. E se fosse così? Se fosse davvero così divertente poter distruggere qualcosa? Ci hai mai pensato? –

- No, non ci avevo mai pensato. – non capivo di cosa stesse parlando, non in quel momento.

Non eravamo che ragazzi, eppure mi convinsero a portare un arma in grado di devastare tutto quello che mi circondava. Con loro era terribilmente divertente distruggere quanto avevamo intorno: eravamo i signori autoproclamati di Zaun. E nessuno ci dava fastidio, nessuno aveva altro che parole di stima verso di noi. Eppure qualcosa è andato storto.

Non saprei spiegare con esattezza le ragioni di tanto ma Vi, quella sorellina minore che sempre ci supportava, è di colpo impazzita: troppa violenza causa tanto? Ne dubito fortemente. Qualcosa deve essere successo, qualcosa che davvero non comprendo. È andata via, non ci riconosceva più (nonostante abbia scoperto che con il tempo mi ha ricordato). Eppure lei no, lei non l’ha mai ricordata e questo, inizialmente, non è stato un bene. Stava male, era infelice e l’unica cosa che potesse aiutarla era distruggere qualcosa; con il tempo le sue opere di distruzione diventavano sempre più pericolose e la gente di Zaun la evitava quanto più possibile. Scoprì, dalle voci di uno strambo soggetto che abitava nella nostra città (uno che si definiva scienziato nonostante di scienza conoscesse poco e che amava le esplosioni tanto quanto noi), che Vi si era trasferita a Piltover.

- La città della giustizia, o qualcosa del genere, eh? – la sera della stessa scoperta non riuscì a fare a meno di parlarne – Sembra poco da lei, a meno che non abbia voglia di fare casino anche là, non credi? –

Mi guardava: i suoi occhi viola e così penetranti, quanto i proiettili con cui colpiva le sue prede, mi terrificarono per un istante solo, non permettendomi di comprenderla. Si mise a ridere ed io me ne andai, augurandomi di aver avuto niente più che una cattiva sensazione. Ma mi dovetti ricredere.

La mattina dopo mi aspettava allo stesso angolo di tutte le mattine, e parlava. Mi costò fatica credere ai miei stessi occhi: parlava con Fishbones, la sua arma. Raccapriccio, poi rabbia e disprezzo verso me stesso: le avevo permesso di raggiungere gli stadi della follia senza rendermi conto di quanto le stesse capitando. Tentai di parlarle, ma si rese conto di me dopo aver terminato il suo monologo. Era completamente ammattita, in una sola notte? Non ci volevo credere, ma sembrava abbastanza evidente. Ci separammo dopo poco, non riuscivo a restare: credevo di poter sistemare la faccenda il giorno dopo. Ma il giorno dopo non è mai arrivato: non ho trovato altro che un foglietto da parte sua, un semplice “Bye bye!”.

Jinx è scappata da Zaun e da quel giorno non sono mai riuscito ad incontrarla di nuovo. Ero disperato, volevo ritrovarla, ma ogni ricerca sembrava vana. Qualcuno, così, mi parlò della “Mina Vagante” che girava per Piltover: capelli azzurri come le idi della notte più tetra, corporatura esile e occhi viola che trasmettevano essenza di morte. Jinx non era sempre stata così, ma la riconoscevo da quanto raccontato: non poteva essere diversamente. Mi diressi verso Piltover con la mia nuova arma, ma lei era già andata via. Una donna che mai avevo visto prima mi disse di cercarla nella League of Legends.
Ed è qui che sono oggi, per poterla rivedere e cercare di tornare ad essere il fenomenale duo di prima.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > League of Legends / Vai alla pagina dell'autore: Ulquioriko