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Autore: Luna Manar    24/05/2015    0 recensioni
Vi siete mai chiesti per quale motivo la Lagunarock vagava nello spazio? Cos'è successo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà della Square-Enix e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

Nota della traduttrice: in questa storia ho mantenuto il nome inglese della nave, Ragnarok, invece che utilizzare quello italiano (Lagunarock). Questo perché verso la fine l'autrice fa riferimenti diretti al significato mitologico di Ragnarok (maggiori informazioni su Wikipedia). Inoltre, c'è un passaggio dal maschile al femminile riferito alla nave: non è un errore, fa parte della storia. Buona lettura!

RAGNAROK
scritta da Luna Manar, tradotta da Alessia Heartilly

Diario di Missione ERF-033:

Galin F. Shelling

Assistente operativo

Missione Attuale: Flotta Redhawk Dragon, Nave Ammiraglia Ragnarok

INIZIO DELLA DOCUMENTAZIONE

Domenica 11 gennaio

Questo è il mio primo messaggio in questo nuovo diario di missione che in teoria devo tenere. È una proposta strana, davvero, e non è che non pensi che valga lo sforzo: ogni ufficiale inviato nelle missioni spaziali deve fare rapporto una volta o due al giorno delle sue esperienze e di ciò che ha fatto. Dicono che sia una precauzione in caso succeda qualcosa nello spazio e l'equipaggio per qualche motivo si perda. Se tutti tenessero un diario, ci sarebbe una registrazione relativamente chiara degli eventi e della causa di qualsiasi problema possa spuntare. È un'idea semplice e brillante. Così dicono. Io dico che è una perdita di tempo.

Ma è una mia opinione. Sono solo un ufficiale. Assistente operativo nella stanza del motore di babordo, per essere precisi, e non un grande scrittore, tanto per cominciare.

È quello a cui sono stato assegnato questa volta. Vengo sempre riassegnato a navi diverse, ma ho anche sempre lavorato nella flotta militare spaziale, e dirò che il Ragnarok è una macchina magnifica, un'opera d'arte, per giunta. Non conosco i dettagli, ma direi che sia lunga almeno cento metri - assolutamente enorme per una nave da battaglia spaziale - se non di più. Rosso sangue come il sole al tramonto, il Ragnarok intimidisce solo a guardarlo. Disegnato a forma di un antico dragone, chi sta sul ponte vede attraverso gli occhi della bestia, e spara il respiro da sotto il mento sotto forma di una potente carica energetica. Ha la stessa facilità di manovra di una qualsiasi navicella con un unico pilota, ed è dotata di un'armatura del più duro metallo che si conosca (io capisco che solo il telaio ha richiesto cinque anni di costruzione). Si aggiunga a questo un paio di artigli molto abili che si aprono verso l'esterno da sotto la pancia, e si ottiene, in teoria, la più grande arma aerea mai creata dalla civiltà fin dalla caduta della leggendaria Centra. Si potrebbe arrivare a dire, vedendo il Ragnarok, che sembra quasi vivo, con gli occhi che ti fissano come se fosse pronto a balzarti addosso.

Normalmente mi riferirei a una nave di qualsiasi tipo come "lei", ma il Ragnarok dà un deciso senso di virilità. Potrei cambiare idea. La mia unica opinione sul Ragnarok fino a qui, per quanto riguarda il comportamento, è limitata da ciò che ho visto e sentito, non dall'esperienza. Comunque, ho fiducia nella maestria del nostro popolo. Siamo, dopo tutto, superiori per mentalità e animo a qualsiasi altra civiltà su questa terra, e mettiamo il cuore nel nostro lavoro, a prescindere da quanto sia grande o piccolo.

Non sono ancora stato nello spazio su questa navicella, ma il lancio è previsto per domattina alle sei.

Sono eccitato all'idea di far parte di una missione del genere. Per tutta la mia carriera ho lavorato su vascelli militari, e nessuno di loro era adatto allo spazio: trasporto merci, navi di rifornimento e riparazione, navi di difesa e così via. Non mi sono mai sentito così privilegiato nell'essere assegnato a una missione. Non solo il Ragnarok è la nave più potente della scarsa ma capace forza difensiva di Esthar, è l'ammiraglia di una missione molto necessaria e delicata. Dobbiamo scortare la prigione della Strega Adele nel punto che l'ospiterà in orbita.

Certo, è improbabile che ci sia qualche problema. Nessun'altra nazione si è mai avvicinata alla nostra vasta conoscenza e abilità di viaggio nello spazio, quindi non abbiamo nessuna opposizione che ci preoccupi. Con le due navi sorelle del Ragnarok, l'Estasi e la Devastazione, se Adele stessa si liberasse, persino lei non sarebbe in grado di tener testa, nello spazio, al potere di tre navi a forma di dragone completamente armate.

Mi sono chiesto spesso perché non abbiamo semplicemente distrutto Adele. Abbiamo il potere di ucciderla mentre la sua magia è congelata. Perché arrivare a tanto per imprigionarla, quando possiamo semplicemente distruggerla?

Ma ancora una volta sono soltanto un ufficiale. Certo, un ufficiale supponente.

Liza, mia moglie, si preoccupa costantemente per me. Ho cercato più di una volta di spiegarle l'attenzione con cui sarà svolta questa operazione, quanto siano minime le possibilità che ci sia un qualche tipo di ritardo o disastro. Vorrei che non stravedesse così tanto per me. Per quanto io la ami, sarebbe molto più facile per tutti e due se lei fosse realista, in momenti come questo.

Ma questo non è un argomento da diario militare. Non ho molto altro da dire. Forse il lancio si rivelerà più interessante delle mie riflessioni personali. Sono ansioso di vedere se è vero.

*

Lunedì 12 gennaio

Il lancio è stato spettacolare! Nessuna delle navi su cui ho mai lavorato si è mai mossa con tanta velocità, con tanta precisione, o con tanta facilità. La Ragnarok è davvero una nave elegante. Mi scopro convinto di nuovo della sua femminilità, solo una donna sa muoversi con tanta eleganza.

La Ragnarok e le due navi sorelle sono state lanciate ognuna da una delle tre rampe scanalate che si allungano in una linea diritta dalla Stazione Ogni rampa era adiacente alle altre, e insieme formavano una piattaforma a trifoglio con tre scivoli al centro, rivolti verso l'alto. Le navi sono state lanciate esattamente allo stesso momento. Anche se abbiamo acquistato velocità in maniera strabiliante, non ho sentito nessuno degli effetti della forza di gravità a cui ero abituato nelle altre navi per cui serviva una rampa per la partenza. Stupefacente! Sembra che il generatore di gravità della Ragnarok sia anche... beh, una specie di degeneratore. I miracoli della moderna Esthar. Non smetterò mai di meravigliarmi della nostra grandiosa società.

Come ballerine, le navi sono entrate in aria, circondando immediatamente la capsula che imprigiona la Strega Adele. Ho usato un eufemismo quando ho detto che le mani della nave sono abili. Vederle in azione, che si allungavano con un sistema automatico per afferrare i lati della prigione della Strega ("La Gabbia", come la chiamiamo noi) è stato come vedere il movimento di mani umane.

Lavorando nella sala motori, sono arrivato a familiarizzare con il sistema della nave e con la sua ingegnosa progettazione. Il potere di questa nave è stupefacente; ha la forza pura di catturare una meteora grande quanto la propria metà e non solo di fermarla, ma anche di gettarla indietro nell'atmosfera e nello spazio. Mi piacerebbe vedere una tale dimostrazione di potere, un giorno!

Quasi ogni sistema è del tutto autosufficiente - mi trovo ad avere poco da fare a parte monitorare questo meraviglioso lavorio! Mi sento già più un passeggero che un ufficiale. La funzionalità quasi perfetta della Ragnarok annienta il significato della frase "come un orologio". Trovo sempre più difficile credere che questa nave non sia nulla più che un insieme di circuiti e di metallo. Mi sembra più viva ad ogni secondo che sono qui.

Anche l'equipaggio della Ragnarok è una gioia. Il capitano è un uomo amichevole e allegro, basso e con i capelli castani, anche se il suo primo ufficiale è una specie di so-tutto-io arrogante, uno schiavo del protocollo e della puntualità. A parte questo tizio, comunque, tutti gli altri sembrano abbastanza piacevoli, o almeno educati. Il capo ingegnere mi ricorda l'amico dell'eroe esuberante di un vecchio film d'azione, e tiene i capelli diritti secondo stili stravaganti - tutti cerchiamo di indovinare di che colore fossero in origine i suoi capelli - e ha gli occhi azzurri pieni di energia. Una persona divertente, anche un po' esuberante. Avrò il tempo di abituarmi a prendere ordini da lui. Il suo comportamento dà vita alla sua reputazione di scavezzacollo, anche se, parlandoci, credo davvero che lui abbia in mente l'interesse della nave e il benessere dell'equipaggio.

Tutto sommato, penso che mi piacerà lavorare sulla Ragnarok.

*

Martedì 13 gennaio

Se ci sono due cose al mondo che si possono considerare miei punti deboli, sono la mia attrazione per le luci lampeggianti dei computer e la mia incapacità a rifiutare la generosità o l'ospitalità. La Ragnarok li colpisce entrambi. È piena di comodità: calcola automaticamente gli aggiustamenti che vanno fatti al sistema di navigazione, e li prepara prima che vada al lavoro al mattino; ti può portare la colazione praticamente a letto, attraverso un tubo di servizio automatico che scorre nei muri delle cabine dell'equipaggio (tutto quello che si deve fare è premere un bottone, e si ottiene succo di frutta e frutta essiccata!); può localizzarti qualsiasi membro dell'equipaggio a tuo capriccio; fa il bucato; ti tiene la cabina esattamente alla temperatura che vuoi tu.

La penultima è uno scherzo.

Il suo computer persino mi riconosce, e si rivolge a me come "signore" o "Ufficiale Shelling". Certo, non parla davvero, ma è stata una piacevole sorpresa essere salutato dal monitor con un "buongiorno Ufficiale Shelling" quando sono andato a fare un controllo di routine sul sistema propulsivo (che è stato quando, a proposito, ho scoperto anche che aveva fatto gli aggiustamenti necessari e che erano pronti ad aspettarmi).

Mi sono fatto un paio di amici. Uno è un sottotenente che si chiama Levy, che è un factotum e riceve ordini da una parte all'altra della nave per dare una mano con la manutenzione dei computer, con il monitoraggio delle comunicazioni, e tutti gli altri tipi di lavori più semplici che riguardano la gestione di una nave da guerra - a parte il comando, ovviamente. È un giovane estremamente intelligente, ma non è presuntuoso o borioso riguardo a se stesso o alle sue capacità. Gli piacciono tutti, non odia nessuno, e ha per giunta il senso dell'umorismo.

C'è un altro assistente ingegnere che si chiama Mykal ("Mike", come preferisce farsi chiamare), che è anche il medico dell'equipaggio - non c'è un dottore laureato, a bordo. È un uomo tranquillo, ma è facile lavorare con lui, e ha un talento interessante nell'attirare le altre persone nelle sue teorie sulla vita.

Oltre a questo, la mia giornata è stata piuttosto tranquilla. Ma è stata una tranquillità piacevole, ed è difficile ottenere una cosa simile.

*

Mercoledì 14 gennaio

Perdi qualcuno, e guadagni qualcuno - è tutto quello che è successo quando siamo arrivati alla Stazione Spaziale di Esthar. Siamo atterrati, ci siamo liberati della strega, sgradita ospite, e dopo aver guardato la sua sistemazione definitiva in un'area di contenimento specifica, torniamo sulla Terra con un nuovo passeggero. Si chiama Julas, ed è un semplice uomo di città - è stato abbastanza fortunato (o stupido) da salire sulla nave sbagliata tornando alla stazione orbitale civile di Esthar. Non ho idea di come l'abbia fatta franca, ma sembra abbastanza innocente. Dubitavamo che fosse un terrorista, e deve tornare sulla Terra per poter prendere la nave giusta per lo spazio, quindi perché no? La situazione è se non altro divertente. Mi chiedo ancora se non sia stato cresciuto da qualche parte a Timber. Ma non dovrei essere così umiliante. Immagino che a tutti noi siano permessi errori ordinari ogni tanto.

Il posizionamento di Adele nella sua prigione eterna è stata un'impresa fondamentale. Una dozzina di piccole navi da carpentiere sono state usate per spostare con attenzione la Strega e la sua gabbia e per posizionarla. Ho le mie riserve sull'avere un tale bagaglio così vicino alla stazione spaziale, ma non vedo come Adele potrebbe fuggire, a parte un sabotaggio diretto. Anche se lo facesse, il vuoto gelido dello spazio la ucciderebbe in pochi secondi. Anche lei ha bisogno di respirare! Quindi è là in piedi, piegata nella sua tomba gelatinosa, una sinistra testimone della volontà del popolo di Esthar. Impressionante, ma non è una decorazione che mi piacerebbe avere sul caminetto di casa mia!

In ogni caso, vorrei che questa missione fosse durata più a lungo. È rincuorante sapere che anche dopo che torneremo a casa, farò parte dello staff della Ragnarok fino ad altra comunicazione. Non dubito che Liza mi sommergerà di affetto al mio ritorno. E di questo non mi lamento di certo!

*

Giovedì 15 gennaio.

Siamo alla deriva. Il primo ufficiale è morto, e un'improvvisa e strana interferenza radio maschera le nostre richieste di soccorso. Le nostre navi sorelle sono andate avanti senza di noi.

È iniziato la scorsa notte. È suonato un allarme che ha svegliato tutti, ed è stato seguito da uno scossone terribile che ha fatto cadere tutti dal letto. Non sono del tutto sicuro di come sia successo, ma a quanto pare i sensori di vicinanza non hanno suonato quando una meteora - ironicamente, grande la metà della nave - è arrivata contro di noi. Non solo la Ragnarok non ha risposto correttamente ai sensori di collisione, sembra che l'Estasi e la Devastazione fossero entrambe inconsapevoli della nostra situazione.

Comunque avrebbe dovuto essere un problema risolvibile. Nessuno è rimasto ferito nella collisione, e la Ragnarok ha resistito abbastanza bene, con una minima rottura nell'intelaiatura in una parte disabitata della nave. È completamente funzionante, anzi, nonostante i danni.

Quello che ci trattiene qui non è il problema delle meteore. Ho detto che il primo ufficiale è morto. Quello che non ho detto è che è stato ucciso - da una creatura così spaventosa che mi si rivolta lo stomaco solo a pensarci.

Devono essere entrate dalla rottura. È l'unica cosa che tutto l'equipaggio riesce a pensare. Che gli alieni fossero già presenti fuori dalla Ragnarok quando siamo stati colpiti dalla meteora è in discussione. Non possiamo spiegare la strana interferenza statica dei nostri segnali di soccorso, ma i sensori hanno rivelato che il problema è iniziato ore prima della collisione. Molti controlli diagnostici hanno mostrato che tutti i sensori sono del tutto intatti e funzionano correttamente - anche se un semplice controllo indica un errore nel sistema di tracciamento della nave, che potrebbe spiegare il mancato allarme per la collisione. È possibile che gli alieni abbiano qualcosa a che fare con il malfunzionamento. Dubito che sia stato un errore da parte dei costruttori della Ragnarok.

I mostri sono saliti a bordo in silenzio, e non abbiamo avuto avvisaglia della loro presenza fino a quando una conversazione interna è stata interrotta da urla e grida quando le creature sono arrivate sul ponte. Io non c'ero personalmente, ma ho sentito il caos nel sistema di comunicazione, e ho visto - per un brevissimo momento - uno dei mostri alzarsi in tutta la sua orrenda gloria prima che potessimo chiudergli in faccia le pesanti porte rosse della sala motori. Il capitano e la maggior parte dell'equipaggio del ponte è riuscito a trarsi in salvo in un magazzino, e parliamo con loro attraverso il sistema di comunicazione interna da allora. Non osiamo aprire quelle porte.

È successo tutto così in fretta che a malapena lo ricordo. Non sono in grado di spiegarlo con coerenza. So solo quanto sono dannatamente spaventato, e che per una volta nella mia vita non so cosa fare.

Queste... cose.... sembrano un incrocio infernale tra svariati insetti terrestri. Non sono sicuro di cosa vogliano da noi, ma sono evidentemente ostili. Sono alte almeno tre metri, appoggiano l'esoscheletro dei loro corpi neri su due paia di gambe scarne e sproporzionatamente lunghe, mentre trascinano un altro paio di braccia - trascinano, sì, finché decidono di usare gli artigli come armi letali. La cosa più simile a una testa che hanno è un'appendice a forma di spina, con svariate paia d'occhi lungo i lati. Un'altra parte del corpo strana - forse quella che usano per respirare - si alza e si abbassa in mezzo al petto, e somiglia a un cucchiaio rovesciato con degli spessi strati di fanone su entrambi i bordi(1).

Non so esattamente come abbiano fatto queste cose a uccidere il primo ufficiale, e non mi interessa saperlo. Dalle espressioni sui visi dell'equipaggio, deve essere stato uno spettacolo raccapricciante.

Abbiamo stabilito che ce ne sono quattro sulla nave, e che hanno fame. Sono già arrivate nei magazzini della nave, probabilmente hanno divorato qualsiasi materiale commestibile (e anche altro). Non siamo sicuri di come fare a cercare di eliminarle. Julas, il civile, è quasi isterico. Spero solo che si possa riuscire a calmarlo prima che faccia qualcosa di sciocco per il panico.

Siamo persi, qui fuori, e non c'è alcuna indicazione che qualcuno venga a cercarci. Se c'è un dio, che lui o lei ci aiuti tutti; il morale da queste parti affonda nel sangue, e ho paura di affogare con esso.

*

Venerdì 16 gennaio

È stata una di quelle giornate. È una di quelle giornate in cui stai seduto lì e ti chiedi che cosa diavolo pensavi quando hai deciso di accettare questo giro di piacere trasformatosi in orrore. Ti chiedi se tua moglie si sta preoccupando per te, o se è arrabbiata con te perché non sei tornato a casa. Vorresti poterglielo spiegare, ma sai che se potessi non ci sarebbe molto da fare per consolarla. Vorresti aver potuto dire "no" invece che "sì", ma hai già fatto quella scelta in passato, e non hai il tempo di pensarci adesso. La situazione è troppo disperata.

Avrei potuto evitare tutto questo quando mi è stato offerto questo lavoro dimenticato da dio. Sarebbe stato così semplice. Vorrei aver avuto quei "presentimenti", quelli che salvano la vita a così tante persone. Mi sento un cretino enorme perché ho detto a Liza di non preoccuparsi. Non sai che cosa ti manca fino a quando non c'è più. Dio, vorrei essere a casa. Vorrei essere al posto di qualcun altro.

Quell'imbecille di Julas è andato fuori di testa durante la notte di giovedì, e ha aperto le porte della sala motori per cercare di scappare. La cosa più folle che ho visto nella mia vita. Quei mostri erano proprio fuori dalla porta, ad aspettare che uscissimo. Quello che non riesco a sopportare è che quel cretino se la sia cavata. Abbiamo usato le armi che avevamo per respingere gli alieni, fino a poter trascinare tutti di nuovo dentro, e chiudere ancora le porte. Quasi tutti. Julas è uscito dalla mischia senza un graffio. Due dei nostri compagni sono morti sotto gli artigli di quei mostri. La porta è stata chiusa e noi altri siamo salvi, e i muri sono tutti insonorizzati. Non abbiamo sentito cosa è successo fuori, dopo. Dubito che fosse una bella cosa.

Abbiamo passato la maggior parte della giornata di ieri e di oggi solo a cercare di trovare il modo di mandare un sos a qualcuno. Le scarse risorse di cibo di emergenza che abbiamo non dureranno a lungo. Non so perché nessuno sia venuto a cercarci. Si penserebbe che abbiano notato, ormai, che siamo scomparsi. Ci dev'essere qualcosa che impedisce a chiunque altro di venirci a prendere. Mi chiedo se queste creature abbiano attaccato anche le altre navi?

Sono le venti, e non siamo più vicini a una soluzione di quanto lo fossimo prima. Sto scrivendo tutto questo solo perché sto provando a trovare modi di occupare la mente, mentre cerco di trovare un modo di riprendere il controllo della nave. Non risponde ai comandi della sala motori - il computer continua a rispondere che c'è stata una violazione della sicurezza, e rifiuta i nostri tentativi di aggirare il problema. Inizia a sembrare che l'unico modo per far muovere la Ragnarok sia andare sul ponte. Sto iniziando ad accorgermi che, per quanto possa a malapena crederlo, tutta questa faccenda sia successa per una serie di malfunzionamenti! Quella che è iniziata come la mia nave da sogno è diventata il mio incubo.

Non riesco a togliere gli occhi dalle porte. I mostri stanno facendo confusione lì fuori da ore ormai, cercando di aprire le porte. Ho detto prima che le porte sono insonorizzate. Penso che valga solo se non vengono toccate. Abbiamo potuto sentire quelle cose buttarsi contro l'altro lato delle porte per ore, e inizia a farci impazzire tutti. Siamo riusciti, finalmente, a calmare Julas e fargli capire un po' di cose. Lui, insieme a tutti gli altri, adesso sta facendo del suo meglio per aiutare a trovare un modo di allontanare le creature quanto basta per poterci far arrivare al ponte e riprendere il controllo della nave. Sfortunatamente, dato che non abbiamo idea di cosa serva per uccidere una delle creature, non abbiamo nessuna soluzione sicura per la nostra prigionia.

Il capitano ha suggerito di disattivare il generatore di gravità, nella speranza di disorientare gli alieni quanto basta per avere un vantaggio nei nostri tentativi di distruggerli. È in momenti come questo che vorrei che il Presidente Laguna non avesse mai firmato la legge sull'Etica del Lavoro. Qualche servitore straniero sarebbe utile come diversivo in situazioni come questa.

*

Lunedì 19 gennaio

Le creature hanno preso il controllo della sala motori. Siamo stati divisi. Senza potere, senza i compagni, come possiamo difenderci contro queste cose?! Sono solo. Mi sono chiuso in una delle capsule pressurizzate della nave.

Due dei mostri hanno distrutto il meccanismo di chiusura della sala motori, e in qualche modo sono riusciti a forzare le porte da quattro tonnellate. Il caos completo. Ho lottato al fianco di Levy, ho preso la pistola più vicina e ho sparato alla cieca. Inutilmente, inutilmente! Ho perso il sangue freddo dopo aver visto morire cinque uomini. Non riuscivo a pensare a nulla tranne che alla paura, quindi sono scappato. Sono stato fortunato; gli alieni mi hanno ignorato mentre correvo loro accanto, troppo occupati ad attaccare i miei compagni d'equipaggio per notarmi.

Il senso di colpa mi lacera. Non ho modo di sapere cosa è successo una volta che sono scappato, e mi chiedo continuamente se la mia codardia è costata la vita a qualcuno. Eppure, se fossi rimasto e avessi combattuto, avrebbe avuto importanza? Quello che ho visto mi ha terrorizzato. Chissà dove andranno queste creature dopo? Non possiamo ucciderle!

Anzi, me lo rimangio. Possiamo UCCIDERLE; il problema è semplicemente che non rimangono morte! Ogni volta che una cade sotto le nostre armi da fuoco, risorge e continua a combattere. Ci siamo imbattuti in una qualche specie di alieno zombie?

Prima che le creature irrompessero nella stanza, ragionavamo sui loro motivi per salire a bordo, tanto per cominciare. Abbiamo pensato che potrebbero vedere la Ragnarok come un potenziale terreno di nidificazione. È a malapena una fine appropriata per una nave da guerra che è un capolavoro. Ma perché dovrei preoccuparmi delle apparenze? Spesso ho considerato l'idea di rilasciare la capsula e scappare nella fredda morte dello spazio. Preferisco morire congelato che affrontare gli artigli degli alieni.

Cosa è successo? Avrei dovuto essere così sicuro del successo di questa missione? Questo destino terribile è un lavoro del caso o una qualche specie di negligenza da parte nostra?

Levy e Mykal mi hanno trovato, quindi adesso sono seduto a tremare nell'angolo del magazzino, lo stesso in cui il capitano e il resto dell'equipaggio del ponte si è rifugiato quando è iniziato questo terrore. Evidentemente sono stati fatti progressi in mia assenza, ma la fuga che ho appena fatto mi ha lasciato sfibrato.

Quando Levy e Mike mi hanno liberato dalla capsula, siamo stati trovati quasi immediatamente da uno dei mostri. Non ho mai pensato che una creatura così sgraziata potesse muoversi così in fretta. Siamo stati in grado di rallentarla solo con gli spari sparpagliati di Levy, e solo quanto bastava per scappare nella stanza accanto - il che non ci ha dato alcuna tregua! Un'altra delle cose ci aspettava. Siamo a malapena sfuggiti vivi da quell'attacco, e Mike ha un brutto taglio sull'avambraccio destro a provarlo.

Alla fine siamo arrivati alla relativa salvezza del magazzino - per qualche ragione, gli alieni tendono ad evitare quell'area della nave - esausti e scossi fino nel midollo. Gli alieni non sembrano particolarmente intelligenti, perché non riescono ad aprire le porte una volta che sono chiuse. Affrontano queste sfide con la forza bruta, ma senza successo. A quanto pare l'incidente della sala motori è stato un caso isolato, e ha richiesto due o tre di quelle cose per forzare la porta fino a farla cedere. Tendono a vagare da sole, nonostante siano arrivate qui in gruppo. Non siamo sicuri di quante bestie ci siano, ma decisamente sono più di quattro.

Mentre sto qui nell'angolo, il capitano e Levy cercano di contattare la sala motori di tribordo. Non abbiamo risposta da due ore, e siamo abbastanza sicuri che chiunque ci sia stato prima sia o morto o fuggito in altre parti della nave. C'è poco più di una semplice console per le comunicazioni con cui lavorare, in questa stanza, e quindi siamo limitati al tentativo di contattare chiunque altro sia ancora vivo sulla nave.

Fino ad ora non ci sono state risposte.

*

Mercoledì 21 gennaio

Levy è morto oggi. Ieri è toccato a Mike, il giorno prima a quel cretino di Julas. Ci prendono ad uno ad uno, e non possiamo farci dannatamente niente. Hanno capito come aprire le porte. Tutto quello che possiamo fare è nasconderci da loro.

Sono immortali, giuro. Nulla le tiene morte per più di qualche minuto.

Siamo rimasti solo in cinque. Shara, che era il secondo ufficiale, adesso ha il comando; il capitano è morto. Io sono sicuro di essere sopravvissuto per pura fortuna - o la vita sta cercando di impartirmi una lezione crudele? Kale, un sottotenente, e due dell'equipaggio del ponte, Renair e Jaims, sono gli altri.

Siamo riusciti a scoprire dal database della nave che i mostri a bordo si chiamano Propagetor. Nome appropriato, dato che a quanto pare hanno scelto la Ragnarok come loro terreno per scopare, perdonatemi la volgarità. Ma si conosce poco su queste creature, a parte che sono "estremamente violente". Che consiglio utile.

Questa stanza - una cabina - non è insonorizzata. Li si può sentire là fuori, a volte, e il rumore è semplicemente nauseante... Sono bastardi sadici. Quando ti uccidono si divertono un mondo nel farlo. Per prima cosa ti colpiscono alle gambe, le rompono o le tagliano, così non puoi scappare. Poi ti mangiano, un pezzo alla volta, e abbastanza letteralmente. Non posso descrivere cosa significhi guardare una di quelle cose divorare uno dei tuoi collaboratori... Stai seduto lì in un incanto malato, pietrificato. L'urlo in sé è nauseante, quindi non serve cercare semplicemente di non guardare. Mi sono rassegnato all'idea che potrei davvero essere il prossimo a morire. Ci ho pensato per ore, immaginando come sarebbe una tale sconfitta, chiedendomi come potrei evitare di urlare. Ogni tanto, ho dovuto respingere il concetto blasfemo di suicidio. Ma come si può non pensare a togliersi la vita in una situazione del genere? Di certo sarebbe preferibile alla morte inflitta da una di queste bestie.

Che missione rovinosa è stata questa... la mia mente continua a tornare al significato del nome di questa nave, "Ragnarok" - un titolo che denota una catastrofe apocalittica. Chi ha battezzato questa nave?

Il nome voleva parlare del grande potere e spaventosa maestà della nave... o implicava un disastro da cui non si poteva fuggire?

*

Venerdì 23 gennaio

Lasciate che sia una donna a capire come uccidere l'immortale. Le meraviglie non finiscono mai.

Non abbiamo nulla di più potente che semplici armi da energia per combattere, quindi polverizzare semplicemente gli alieni con una massiccia forza di fuoco è stato impossibile. Non c'è modo di distruggerli completamente così che non risorgano. Ma il "Capitano" Shara ha fatto un'osservazione interessante su una cosa che, fino a questo punto, non avevo notato. Ognuno dei Propagetor è tinto di un determinato colore. È a malapena visibile al buio, dato che la maggior parte del loro corpo è nera, ma alla luce si vede - soprattutto sulla testa - che ogni Propagetor ha un gemello (compagno?) su questa nave. Abbiamo stabilito che ce ne sono tre coppie, rosso, viola e verde. Sono arrivato a una "teoria dei colori" dai libri, e ho pensato che forse queste cose non sono immortali, ma hanno semplicemente dei salvatori designati; quando uno muore, il suo gemello usa una qualche specie di magia per resuscitarlo. Ma ci vuole tempo perché uno resusciti l'altro. Se li si uccide entrambi insieme, o uno appena dopo l'altro, forse non riusciranno a salvarsi.

Abbiamo perso Kale nel provarci, ma siamo riusciti a sconfiggere i due Propagetor verdi, e ho scoperto di avere ragione. C'è ancora speranza! Ora, se solo potessimo avvicinare le altre due coppie di queste cose orrende.

Quelle rosse sono più crudeli delle altre. Le viola sono sparite. Ma come si combatte un mostro che continua ad avanzare nonostante sia fatto a pezzi dal fuoco di energia? Renair e Jaims... mi dispiace per loro. Siamo solo Shara e io, adesso. Due contro due.

Una cosa strana: Renair ha detto a un certo punto che pensava di aver visto un Propagetor color ambra nell'attacco iniziale sul ponte. Penso che ricordasse male. Non ci sono state indicazioni di altre creature a bordo a parte quelle rosse, e la stessa Ragnarok non riesce a trovare più di quei due mostri.

Posso solo immaginare che il rapporto di Renair non sia corretto, o almeno non più valido. Se c'era un'altra coppia sulla Ragnarok, ora è sparita. Ora è due contro due. Scommetto tutto sui derelitti in questo gioco. Posso solo pregare che la nostra fortuna regga.

*

Domenica 24 gennaio

Finalmente ce l'abbiamo fatta, Shara e io. Tutti e sei i Propagetor sono sconfitti. Shara ha ideato un metodo per attirare le creature in una stanza chiusa, depressurizzare quella stanza e poi bombardarle con le pistole attraverso delle torrette di fortuna che abbiamo installato nelle mitragliette attaccate agli angoli, dove c'erano le videocamere. Era abbastanza semplice (perché Shara - la donna - continua a meravigliarmi con la sua conoscenza della meccanica) da essere controllato a distanza per far sparare le armi. Avere abbastanza controllo sul computer per mirare queste torrette è stato più complesso. La nave è ancora in blocco di sicurezza. Non sono del tutto sicuro di come Shara sia riuscita a riavere il controllo della nave intera sui sistemi di monitoraggio, comunicazione e pressurizzazione. Dovrò parlare di questo - dopo che saremo tornati a casa.

Ci è voluto un errore doloroso e una buona dose di fortuna per raggiungere l'obiettivo. Il metodo di Shara non ha funzionato; non abbiamo ucciso abbastanza in fretta il secondo Propagetor, e ha resuscitato il suo gemello, che ha scoperto la stanza in cui ci nascondevamo e ci ha attaccati. Siamo ricorsi all'indietreggiare nell'area magazzino - il rifugio originario scelto dal nostro capitano iniziale - e da lì togliere a tutta la nave - tranne che alla nostra stanza - la gravità e l'aria. I mostri non hanno bisogno di respirare, ma non sono altrettanto agili senza la gravità che li tiene contro il pavimento, e sembra che diventino lenti senza ossigeno. Usando due tute spaziali della nave, abbiamo affrontato la belva nella mancanza di gravità e siamo riusciti ad ucciderla... e a questo punto la sua controparte, del tutto in forze, si è fatta largo nella stanza, furiosa. Siamo stati presi alla sprovvista. Tutto quello che ricordo è aver sparato alla cieca mentre quella cosa mi si fiondava addosso, e ricordo i suoi artigli che mi tagliavano la tuta e la spalla. Devo essere svenuto quando l'aria nella tuta è finita. Poi ricordo di essermi svegliato intontito, nel magazzino, con un mal di testa orribile, con il braccio bendato con un pezzo strappato di lenzuolo. Shara mi dice che ha ucciso l'ultimo mostro mentre era distratto da me. Le devo molto, inclusa la vita.

Entro un'ora la nave sarà completamente pressurizzata e calda, e riusciremo ad uscire da questa stanza e ricominciare con i tentativi di lanciare un segnale alla Terra. Quando tornerò a casa mi dimetterò... un noioso lavoro d'ufficio mi sembra molto affascinante, adesso.

La Ragnarok una volta per me era bellissima, ma adesso è poco più di una nauseante immagine di follia. Temo che non sarò mai più in grado di tornare nello spazio, dopo tutto questo. Forse Liza ha ragione. Forse sono troppo arrogante nella mia logica. Una lezione da imparare bene: non si può mai essere troppo attenti, o troppo sicuri di ciò che ci circonda. Credevo che questa nave fosse impenetrabile, credevo che il lavoro di Esthar fosse senza difetti. Ma gli errori ci sono stati, e a causa di questi errori...

Forse la legge del Presidente Laguna è stata utile, dopo tutto. Senza dubbio dei servitori stranieri sono stati usati nella costruzione della Ragnarok fino a quando quella legge è entrata in vigore. In quel periodo, chissà quanti errori introvabili sono stati inflitti al progetto della nave? Sembra che la Ragnarok sia stata chiamata con il nome appropriato.

Eppure alla fine siamo sopravvissuti. Gli ultimi Propagetor sono morti. Non abbiamo trovato traccia di quello color ambra di cui parlava Renair; sembra che si sbagliasse. Solo con la nostra decisione e ingenuità siamo sopravvissuti ai risultati dei grossolani errori tecnici fatti da gente come i moomba e i galbadiani. A menti primitive non dovrebbe essere permesso di corrompere la costruzione di una nave che doveva essere un capolavoro perfetto. Ma tornerò a casa da Liza, e non la lascerò mai più. Non correrò mai più rischi del genere in nome dell'avventura. Ho imparato. La nostra vittoria rinforza solo la perseveranza di Esthar sull'ignoranza degli stranieri e dei problemi che creano. Immagino che serva solo a mostrare come Esthar sia prevalsa su madre natura attraverso la propria virtù. Avremmo dovuto fidarci delle nostre abilità invece di permettere ad altri di rovinare le nostre creazioni. Nemmeno tre paia di bestie aliene che resuscitavano sono riuscite a sconfiggere l'intero equipaggio di una nave. Sono orgoglioso di aver fatto parte di quell'equipaggio. I miei omaggi a chi non è riuscito a sopravvivere a questo disastro... a questa Ragnarok.

Non vedo l'ora di vedere Liza quando tornerò a casa.

FINE DELLA DOCUMENTAZIONE.

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Note al testo
(1) fanone: i fanoni sono lamine presenti al posto dei denti nella bocca di alcuni tipi di balene. Più info su wikipedia.

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Nota della traduttrice: ogni recensione e commento, anche in messaggio privato, sarà tradotto e inviato all'autrice, e ogni eventuale risposta verrà poi riportata qui. Per chi volesse tenersi aggiornato sulle mie traduzioni (in questo e altri fandom), lascio il link alla mia pagina facebook (dove segnalo sempre quando aggiorno) e alla mailing list. Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
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