-Non ti muovere, altrimenti non riesco a metterti a posto!- esclamò Sparkle spazientita dopo che Starspace mosse per l'ennesima volta la gamba.
-Guarda che fa male! Se tu fossi più delicata!
-Non posso essere più delicata... non con questi attrezzi almeno.
L'operazione durò per una buona mezz'ora nella quale gli Autobot fecero conto dei danni e di ciò che si era salvato nell'impatto con quel pianeta a loro sconosciuto.
-Si sono salvati pochi strumenti, sarà difficile trovare pezzi di ricambio...-osservò Firebarrier girando tra le mani dei compagni dei pezzi di ferraglia apparentemente inutili e contorti dal calore.
-Per ora dobbiamo preoccuparci di sfuggire ai Decepticon e il modo migliore per farlo è nasconderci. Ci serve una base su questo pianeta.-disse Rarity.
-Non rilevo che forme di vita organiche qui intorno, non ci sono né robot né forme di vita compatibili con la nostra.-annunciò Sparkle leggendo i dati che apparivano da un suo schermo olografico sul braccio.
-Non ci sono indigeni?-chiese Dingo.
-Sì, sembra ce ne siano ma sono di tantissime forme.-rispose Sparkle indicando degli uccelli che in quel momento sfrecciarono sulle loro teste.
Rocket sfoderò subito i suoi fuciletti ma fu fermato da Starspace prima che potesse sparare.
-Calmo, non sono Decepticon, sono solo... non so cosa sono...
-Dobbiamo toglierci dallo scoperto prima che arrivino quelli veri di Decepticon.-ordinò Firebarrier.
I sei Autobot presero per ognuno quei pochi oggetti che si erano salvati e si addentrarono nel bosco silenzioso dove l'unica fonte di rumore erano i passi dei robot che, cigolando, si spostavano alla ricerca di un rifugio.