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Autore: strongenough    26/05/2015    1 recensioni
Oliver e Felicity finalmente insieme ma sopratutto felici, in una casa sulla spiaggia. La loro casa. E cosa succederà? Torneranno a Starling City?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Starling City...-. Sussurra Felicity tra se, mentre Oliver trattiene il respiro nervoso e lei se ne accorge. Si accorge di tutto ormai,in realtà lo ha sempre fatto con lui. -Stai bene?-. Domanda lei, ma già conosce la risposta. -Sono successe così tante cose qui...-
-Già!-. Ed è delusa. Non vorrebbe esserlo ma non riesce a non farlo. Non riesce a non pensare a come ogni cosa di questo posto rappresenti per lui un dolore indescrivibile e si, è delusa perché Starling City non è solo quello. Non lo è mai stato.
-A cosa pensi?-. E anche lui nota tutto di lei.
-Tornare qui ti fa male e io non permetterò mai più a niente e nessuno di farti male!-. Dice, respirando piano. Lui si volta verso di lei, e non riesce a non amarla. -È solo che per me è diverso, Oliver. Quella mattina di tre anni fa sei entrato nel mio ufficio, con quella ridicola scusa, e io ho iniziato a farfugliare qualcosa di insensato e tu hai inclinato la testa e hai sorriso. Lo fai spesso, lo sai? Inclini la testa e sorridi quando inizio a balbettare come un idiota!-. E quasi se ne vergogna, ma non lui. Lui la ama di più per questo. -Quella mattina è stata la prima volta in cui mi sono sentita a casa. Starling City è diventata la mia casa perché era anche la tua!-. E lui non riesce neanche a parlare. Nessuno gli aveva mai detto nulla del genere, lui non era mai stato così importante per qualcuno. Afferra la mano di lei e se la porta alle labbra lentamente,per poi lasciarle un tenero bacio sulle nocche quasi bianche per come stringono la mano di lui.
-Non me lo avevi mai detto!-. Dice lui, alzando gli occhi su di lei.
-Crede di sapere tutto di me, signor Queen?-. Chiede lei, maliziosa, mentre si spinge verso di lui ammiccando. Oliver afferra i suoi fianchi con forza e la trascina a se. Ama sentire quel contatto, in realtà lo manda in estasi quel contatto. 
-Vuoi sapere cos'è che so?-. Sussurra mentre le bacia il collo con un ritmo dannatamente lento, e  straordinario erotico. -So che ho un maledetto bisogno di fare l'amore con te! Adesso!-
-Dio, credevo fossi l'unica a morire dalla voglia!-. È il suo tono liberatorio lo fa scoppiare in una risata così cristallina e pulita che a lei vengono i brividi.
-Ecco!-. Continua lei, accarezzando il viso di Oliver. -È questo che Starling City ha bisogno di sentire. La tua risata, Oliver!- 
-Ci sei tu per questo...ci sei sempre stata tu per questo!-. E non riesce a non abbracciarla, e la stringe così forte che quasi teme di spezzarla. Se solo sapesse che è l'unico modo per tenere insieme tutti i pezzi invece. -Adesso però scendiamo da questa macchina ed entriamo nel tuo appartamento! Credo di aver superato il tempo massimo senza toccarti!-
-Mi stai toccando ora!-
-Non è questo che intendo!-. E lei non gli lascia dire nient'altro.

Neanche si ricorda come ha aperto la porta Felicity. Sente solo le mani di Oliver sul suo corpo, e il freddo cotone delle lenzuola contro la sua schiena. Non sa il momento preciso in cui i suoi vestiti hanno trovato asilo sul pavimento, sa solo che il sapore di Oliver sulla sua bocca è il gusto più afrodisiaco che esista. Sente la lingua di lui muoversi sul suo ventre e scivolare più giù. Piccoli morsi sulle sue cosce fino ad arrivare al frutto proibito. E Oliver ama quel frutto, ne è quasi ossessionato in realtà. Da quando hanno iniziato a dormire insieme, lui non riesce a farne a meno. 
La sua lingua non riesce a farne a meno. Mentre il corpo di lei si muove sotto la sua presa in preda ad un piacere troppo intenso per persone comuni. Ma non per loro. Gli spasmi del suo corpo la fanno implorare il nome di lui. Una, due, tre volte. Fino a quando le labbra di lui abbandonano la sua intimità e raggiungono quelle di lei. Un bacio al sapore di lei, dolce e intenso. Straordinariamente buono. -Sto diventato dipendente a questo!-. Mormora ora lui sulle labbra di lei, che sorride e cerca di calmare il suo corpo ancora in preda al piacere.
-Questo è un problema?-. Domanda fissando gli occhi di lui, che scuote la testa divertito. Poi in un solo istante è dentro di lei, e dannazione ne è davvero dipendente. Sente le pareti di lei stringersi intorno alla sua intimità, ormai irrimediabilmente tesa e forte. Prima lenti stoccate, poi sempre più veloci e violente. E non esiste niente di più perfetto. Ad ogni colpo, suoni gutturali fuoriescono dalle labbra di Oliver, che ha preso il viso di lei tra le mani e continua a spingere con più vigore, mentre lei non ha mai smesso di guardarlo. È sempre stata abituata a tenere gli occhi chiusi quando faceva l'amore con un uomo, ma non con lui. Con lui è tutto diverso. Ha bisogno di guardarlo, di osservare ogni movimento del suo petto che si rigonfia, o delle sue labbra che si contraggono ad ogni colpo. Ha bisogno di sentire tutto e lui le fa sentire tutto. Dannazione se lo fa!
-Oliver...-. Mormora lei e sa benissimo che effetto ha su di lui. Sentire il suo nome soffiato appena lo manda in estasi. -Sei con me?-. Le domanda lei e la sua voce non gli permette neanche di pensare. E lei lo sa, conosce tutto di lui, a memoria ormai. Oliver continua a spingersi dentro di lei come se nient'altro avesse importanza e non ce l'ha. Non ora.
-Fel...-. E non riesce a finire il suo nome, il piacere di entrambi esplode e li trascina in un vortice dal quale non sono neanche sicuri di poter uscire, non che lo vogliano.
È il momento migliore quello. Quando sentono il loro piacere scorrere attraverso il loro corpo, quando il seme di lui la riempie, caldo e invadente, mentre il piacere di lei ancora le scuote il corpo.
Non esiste niente di più perfetto. No.

-Dicevi riguardo alla dipendenza?-. Domanda lei, accoccolata tra le sue braccia.
-Non riesco a farne a meno. Come faccio se non riesco a farne a meno adesso?-. La stringe più forte, e ci sta pensando davvero. -Questo posto ci ha allontanato troppe volte!-
-La prima cosa che faremo sarà andare al loft di tua sorella, prendere tutta la tua roba e portarla da me.-. Ed è straordinariamente serena mentre lo dice.
-Stai dicendo che dovremmo vivere insieme?-. È quasi non gli sembra possibile.
-Abbiamo vissuto insieme per tutti questi mesi, cosa ti fa pensare che sia possibile smettere?-
-Non l'ho mai pensato!-
-Perfetto!-. Sorride lei, accarezzando le sue braccia avvolte intorno al suo ventre. -Perché la prossima cosa che faremo sarà fare una sorpresa agli altri al loro covo!-
-Di quale covo stai parlando? Il nostro covo non esiste più...-
-Sto parlando del loro covo, Oliver...non quello di arrow.-
-Come pensi di trovarlo?-. Le domanda e se ne pente l'istante stesso, lei si volta verso di lui, con un'espressione infastidita. -Continuo a domandarmi cosa devo fare per farti capire di cosa sono capace!-. Alza le sopracciglia, e lui sorride. Ed è inevitabile.
-O forse dimentichi che sono io che ha installato ogni tipo di software per aiutare ogni tipo di eroe in città?-. Chiede lei, senza smettere di stringere le braccia di lui.
-Credevo fossi interessata ad un solo eroe in città!-
-E io credevo di avertelo dimostrato, ogni notte...-
-E ogni risveglio, per non parlare dei tramonti o delle sere!-
-Smettila...-. Mormora lei, imbarazzata, come se qualcuno potesse ascoltarli. -Sai che dobbiamo farlo, Oliver?-. Lui affonda il viso tra i suoi capelli e mugola qualcosa di incomprensibile, poi sorride. -Lo so!-
-Quando saremo li, potresti pentirti della decisione che hai preso.-
-Ehi...-. Oliver si posiziona meglio per guardare il viso di lei, poi lo afferra con una dolcezza disarmante. -Io non mi pentirò mai della mia decisione! Ho scelto te e non me ne pentirò mai!-
-Vorrei solo che facessi quello che ti rende felice, Oliver.-
-Ancora non lo capisci?-. Domanda lui, poi posa le sue labbra si quelle di lei, e lascia che la sua lingua si insinui nella bocca di lei e danzi con la sua, come se non avessero fatto altro per tutta la vita. -Tu mi rendi felice!-. E non c'è nient'altro da dire. 

 
   
 
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