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Autore: FaithJ    30/05/2015    0 recensioni
L'aria calda del vento estivo ricorda quelle sere di tanto tempo fa, le spiagge di sabbia finissima e una ragazzina dodicenne, con movenze troppo femminili per la sua età, troppo bella...
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Nda: Siccome inizialmente scritta per un cortometraggio, la storia si presenta sotto la forma di copione.

Balla Jasmine.


[Inquadratura della strada e del prato costellato di rifiuti]
[Ripresa delle scarpe col tacco e delle gambe snelle]


Voce fuori campo:

La strada dissestata e ricoperta di buche costeggia un campo verde pieno di buste di spazzatura e rifiuti di vario genere.
Un tempo doveva essere un bel posto in cui portare il cane a spasso, o fare un pic-nic...magari con quelle belle tovaglie a quadri che si vedono nei film americani.
Non ne hai visti molti tu, perché non ti piace sognare, non ti è più piaciuto da quando hai scoperto che i sogni non si avverano.

[Scene di flashback del passato della protagonista]

E' stato un po' di anni fa, eri poco più di una bambina e ti eri detta che avresti fatto solo il necessario, l'utile, per far quadrare il cerchio e aiutare la tua famiglia in quel momento così buio, così difficile.
Poi, però, come rinunciare al sorriso di tua madre, che non vedevi da tanto?
Come pensare di togliere a tua sorella il cappotto nuovo che tanto aveva amato?
Perché permettere che tuo padre finisse in quel vortice autodistruttivo di vergogna e depressione in cui era precipitato dopo aver perso anche l'ultimo umile lavoro?
"Sono tempi duri", dicevano le insegnanti a scuola, parlando della cristi e sbeffeggiandoti quasi, avvolte nei loro cappotti di pelliccia e sguazzanti nel disgustoso puzzo dei loro profumi costosi. 
Nessuno ha più fatto domande quando hai smesso di andarci. E forse è stato meglio così.

[Alternanza di scene del passato, in cui Jasmine balla a dodici anni, e del presente,  per strada mentre fuma insieme alle altre prostitute]

L'aria calda del vento estivo ti ricorda quelle sere di tanto tempo fa, le spiagge di sabbia finissima e una ragazzina dodicenne, con movenze troppo femminili per la sua età...troppo bella...
La Jasmine che ballava in riva al mare, felice e spensierata, bambina.
La Jasmine libera,  con le guance accaldate, il sorriso luminoso e i granelli sotto i piedi nudi e stanchi di una stanchezza dolce.
Concentrandoti riesci a sentire il lontano fantasma di quel ricordo, sulla punta della lingua ancora indugia il sapore amaro di quella goccia di felicità sfiorata, assaporata per poco e poi persa  ingiustamente, precocemente. Insieme alla tua innocenza.

[Presente: Arriva un uomo e Jasmine, insieme ad un'altra donna, si avvicina all'auto mettendosi in mostra]

[Passato: Flashback della prima volta, inquadratura dal punto di vista della bottiglia sul comodino]

La prima volta è stato un incubo di disgusto e dolore, condito dal forte e alcolico puzzo del rhum. Dolore atroce, fulminante, che zittisce e non fa respirare.

[Scene ripetute, Jasmine con diversi uomini]

Poi, si sa, la vita ci pettina e ci doma e, Jasmine, hai imparato a ballare anche sui letti sudici di famelici sconosciuti. 
La più costosa, la minorenne guardata e desiderata da tutti quegli uomini, quei padri di famiglia, senza vergogna e senza timore di quel Dio, copertura inutile di una morale, in realtà, inesistente e frivola.
Le tue labbra carnose, le gambe sinuose e la pelle olivastra che la dice lunga sulla tua provenienza, valgono senze dubbio una croce e una scomunica.

[Primo piano di un uomo]

E poi, Jasmine, hai incontrato lui.
E, proprio a lui, non è bastato possedere soltanto il tuo corpo innocente. Lui ha voluto di più.

[Jasmine e l'uomo sul letto, soli.]

Quando, dopo averti usata, ti ha chiesto di restare, non credevi intendesse sul serio. Dovevi tornare da tua madre, tuo padre, dalla piccola Ali.
Ma la mente umana è un meccanismo che nessuno capirà mai, non è vero? E' imprevedibile, ed è brutale. E' questione di un attimo.
"Ti ho detto di non andartene." - e le sue mani sul tuo collo, a stringere e non poter respirare, non poter urlare, nessuno che senta, che aiuti.

[Buio.]

[Le scarpe di Jasmine, le sue gambe, il suo corpo, riverso nello stesso prato, sulla stessa erba in cui si trovava all'inizio]

Ci si ferma all'apparenza, al rivolo di sangue che cola dalle tue labbra carnose, ai lividi sulle tue cosce altrimenti immacolate.
E' morta una puttana straniera, e nessuno ci farà caso.
Nessuno penserà alle lacrime di tua madre, spezzata dal dolore. 
Nessuno aiuterà tuo padre a risollevarsi, né comprerà quel magione che tua sorella desidera da tanto.

[Jasmine che balla sulla spiaggia in lontananza, di sera, a dodici anni]

E nessuno ricorderà di quelle sere estive, i granelli sotto i piedi, il vento e le risate...le risate e la spensieratezza di una gioventù derubata.
E resterai per sempre lì, tra le onde del mare, nelle notti calde, per sembre bambina.

[Buio.]

 
Nda:
Come chiarito già sopra, questa storia mi era stata commissionata a scuola per la realizzazione di un cortometraggio, non ancora concluso ma che non mancherò di pubblicare qui appena sarà possibile.
Beh, che dire, la tematica è molto delicata e mi sta particolarmente a cuore.
Consigli e/o critiche sono super graditi! 

FaithJ
 
  
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