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Autore: kishinoya_    31/05/2015    2 recensioni
Avete mai sognato, di incontrare Il Dottore?
E se il nostro Mondo, la nostra realtà, non fossero altro che un Universo parallelo?
E se il nostro Undicesimo Dottore, si ritrovasse per puro caso, in questo Universo?
Mettiamo che il TARDIS, rimanesse bloccato in un loop di materializzazione e non riuscisse più ad atterrare.
Cosa succederebbe al nostro Uomo Stropicciato?
Di sicuro, dovrà trovarsi una casa, un luogo dove vivere, cercando di scoprire perchè il TARDIS non riesce ad atterrare.
E se si ritrovasse a condividere la sua dimora, con una Whovian pazza e innamorata di lui?
Chissà cosa succederebbe, in questo caso.
Scopritelo, venite a leggere.
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Vi sarei molto grata se lasciaste una recensione a fine di ogni capitolo!
Grazie!
Genere: Generale, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amy Pond, Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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DOCTOR WHO

‘’CERTI INCONTRI CAMBIANO LA VITA’’

-The_Writer103

 

CAPITOLO PRIMO: L'ARRIVO DEL DOTTORE

AURORA

-Allora? Hai già messo l’annuncio?- E’ Irene a parlare, la mia migliore amica e compagna di studi, la conosco da quando avevo due tre anni e siamo inseparabili.

-Si, stamattina presto- Questa sono io, una normalissima ragazza londinese che frequenta il King’s College di londra per diventare scrittrice.

-Lo metterai anche sulla bacheca all’Università?- Lei? Bè, lei è Irene, la rossa pazza e stravagante che frequenta il King’s College.

-Yup. Così avrò più possibilità di trovare qualcuno della mia età. Non voglio di certo un uomo di quaranta o più anni in casa.- E chi lo vorrebbe? Io no, di certo.

-Potresti invitarci il tuo Matty, ho saputo che sarà in città per il weekend- Dice lei lanciandomi uno sguardo malizioso con la coda dell’occhio.

-Smettila Rena, lo sai bene che non sarà mai possibile. E poi, io lo inviterei solo perchè è stato il Dottore.- Guardo la sua reazione. Odia quando la chiamo Rena... e odia l’Undicesimo Dottore, interpretato da Matt Smith, ovvero Matty.

-Prova ancora a chiamarmi Rena o a nominare l’Undicesimo Dottore e...- Ecco, come mi aspettavo, odia quando la chiamo così.

-E?- Le rispondo io, sollecitandola ad andare avanti con la frase.

-E ti sonicizzo!- Poteva inventarsi qualcosa di un po’ più originale, ma probabilmente vuole solo mettere in mostra il suo nuovo, e primo,Cacciavite Sonico.

-Lo sai bene che non è un’arma- La canzono io mettendomi a sorridere.

-Però ieri ha distrutto il mio cellulare, è un oggetto piuttosto pericoloso- Dice lei sconvolta, con una faccia che dice ‘’ora devo prendere un altro cellulare, lo acpisci che sono al verde?’’.

-Affari tuoi, dovevi tenerlo lontano dal telefono...-Faccio una pausa, pensando bene alle parole da usare-Il mio invece non ha rotto assolutamente nulla, un vero portento, dovresti vederlo in azione!-

-Ah si? Bè, anche il mio non è niente male!- Mi grida contro lei diventando rossa in volto.

-Si, ma il mio è molto più bello, perchè è dell’Undicesimo- Continio io, incurante del suo volto infuriato.

-Il mio è del Decimo, che era molto più sexy della tua sottospecie di clown da circo- Questo non lo doveva dire.

-Ok, pensala come vuoi- Le rispondo assumendo un volto calmo e sereno, guardando il suo con la coda dell’occhio.

-Ma...Sei davvero noiosa Aurora!- Aurora: il mio nome. Tutti mi hanno sempre detto che ho un nome meraviglioso, ma io non penso che sia così speciale, in fondo è solo un nome.

Continuiamo a camminare, dandoci spintoni e discutendo su chi sia il miglior Dottore, in direzione della nostra università.

Sono solamente le 6.45 di mattino, la giornata è ancora lunga.

Ma, in fondo, sono in compagnia di una Nerd, ed anche io sono una Nerd, la giornata potrebbe rivelarsi interessante, soprattutto se si trasformerà in un gioco di ruolo.

***

Percorro il vialetto di casa mia, salutando con un cenno della mano la mia vicina di casa e dirigendomi verso la porta d’ingresso.

Non è molto spaziosa come casa, la mia.

Due camere da letto, una cucina, un soggiorno, un bagno, un garage ad un posto ed una soffitta.

Come ho già detto, non è molto grande, ma ha degli spazi divisi molto bene.

Giro la maniglia della porta, entrando nella mia umile, e in disordine, dimora.

Un’aria calda e soffocante mi avvolge dalla testa ai piedi, facendomi correre ad aprire tutte le finestre.

Inizio a mettere in ordine un po’ di cose, dirigendomi poi verso il bagno.

Mi lavo la faccia con dell’acqua gelida e guardo lo specchio di fronte a me.

Una ragazza dai capelli castani lunghi e mossi, carnagione non troppo scura, qualche lentiggine sul viso e vestita con una canottiera bianca ed un paio di shorts, mi copre la visuale.

Oh, aspetta, quella ragazza sono io.

Non mi piaccio, lo ammetto.

Non sono la ragazza che uno si sceglierebbe.

Sono una Nerd, una Otaku, una Whovian...

So bene che gli Anime, i Manga e Doctor Who, sono diffusi in tutto il mondo, ma...

A nessuno, tranne ai Nerd, piacciono le ‘’sfigate’’ come me.

Si, sono definita una sfigata.

Cosa che non gradisco nemmno un po’.

Mi dirigo verso camera mia per guardare il mio amato Dottore in streaming su Internet.

Sto per sedermi davandi alla mia scrivania, quando sento uno strano rumore proveniente dall’esterno.

Mi affaccio alla finestra per guardare cosa può aver provocato quel suono e cosa vedo?

Una normalissima cabina blu della polizia di Londra.

Una piccola vocina nella mia testa mi dice –E se fosse lui?-, ma scaccio subito via questo pensiero, è chiaramente impossibile che sia il Dottore, lui non esiste, è solo un attore.

Mentre la mia tenda ondeggia, non appena la lascio tornare nella sua posizione originale togliendo la mia mano, vedo una ragazza uscire dalla cabina.

Mi spiaccico contro il vetro, per vedere di chi si tratta.

Poi sento una voce, probabilmente della ragazza.

Tutto ciò che riesco a capire è -Questa è solo Londra...- infine la voce diventa sempre più confusa, fino a quasi scomparire del tutto quando la ragazza torna dentro la cabina.

Apro la finestra, prendendo il mio cellulare per ingrandire, tramite la fotocamera, l’oggetto.

Questa volta, ad uscire, è un uomo.

Zoomo con la mia fotocamera, per vedergli la faccia.

Il mio cuore si ferma, le mie gambe iniziano a tremare e sono costretta a sedermi per evitare di cadere per terra.

Non può essere lui, no, avrò visto male.

Ritorno ad osservare l’uomo.

Questa volta l’immagine è limpida come l’acqua.

Riesco a distinguere i tratti dell’individuo, ma solo di profilo, fino a che non si gira.

E’ allora che riesco a vedere chiaramente di chi si tratta.

Non so cosa pensare, sono immobilizzata, le mie gambe sembrano due gelatine, e il mio cervello non riesce ad elaborare i dati.

E’ impossibile, è semplicemente impossibile!

Chi è l’uomo che ho visto?

Oh, nessuno.

E’ solamente L’Undicesimo Dottore!

Ma è tutto a posto, sto bene, non sono di certo emozionata e sconvolta.

E non sto di certo per urlare, proprio come farebbe una Whovian scatenata.

No, non lo sto per fare... Si, ok, lo sto per fare.

Il mio urlo viene però bloccato da quello del Dottore.

-Amy!-

Amy? Quindi era lei la ragazza di prima.

Mi affaccio alla finestra appena in tempo per vedere il TARDIS sparire.

La richiudo subito quando noto che il Dottore sta guardando da questa parte.

Non... Non è possibile.

L’ho visto con i miei occhi, si...

Ma lui non esiste.

Non può esistere.

Mi siedo sul letto, respirando a fondo, cercando di calmarmi.

Ho solo scoperto che l’uomo che pensavo fosse solo un attore in realtà esiste veramente, tutto qui.

-Inspira, espira- E’ tutto ciò che riesco a dire e a pensare in questo momento.

Sento suonare il campanello.

Calmati Aurora, vai ad aprire la porta e calmati.

Mi avvio verso l’ingresso.

Mentre apro la porta chiedo:

-Chi è?- Con una leggera insicurezza stampata sul mio volto.

-Sei tu quella che affitta una camera, giusto? Io sono il Dottore-

-Il...Il Dottore?- Questa era l’ultima cosa che mi serviva in questo momento, un altro attacco cardiaco.

-Si, è così che mi chiamano,anche se non so il perchè. Anche io mi chiamo così, ma non so il perchè. In ogni caso, volevo sapere se potevo affittare la camera, al momento non ho i soldi, ma te li darò il prima possibile.-

-S..si, non preoccuparti...- Cerca di rimanere calma, cerca di rimanere calma, stai calma...

-Ah, ah! Quindi posso rimanere? Perfetto, meraviglioso!- Dice lui entrando in casa come se nulla fosse.

Io lo seguo, completamente bianca e con le mani sudate.

-La tua camera, di qua- Questo è ciò che riesco a dire, mentre cerco di respirare, cosa assai difficile in questo momento.

-Oh, si, la mia camera!- esclama lui seguendomi.

-Bè, da adesso saremo coinquilini, sei felice? Io lo sono, anche se ho attualmente perso il mio mezzo e questo non è bello. In ogni caso felice di conoscerti...- Fa una breve pausa, guardandomi. Non gli ho detto il mio nome.

-Aurora Price, è il mio nome- Dico io riacquistando un po’ della mia sicurezza.

-Bene Aurora, piacere di conoscerti- Continua lui, assumendo un’espressione seria e... dannatamente sexy.

Naturalmente, io mi sciolgo come un cioccolatino al sole ed esco velocemente dalla sua stanza, gridandogli un veloce –Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere!- e, letteralmente, scappando verso la soffitta di casa mia.

Il mio rifugio, il mio luogo segreto.

Il posto dove tengo tutti gli oggetti da Whovian che possiedo.

Inizio a saltellare in giro,perndendo da uno scaffale il mio cacciavite Sonico dell’Undicesimo Dottore e facendo finda di Sonicizzare la porta.

Sembro una bambina in un negozio di giocattoli.

Ma è comprensibile, voi come vi sentireste se in casa vostra arrivasse il vostro Dottore preferito, o un personaggio particolare di cui siete follemente innam...ehm, che apprezzate molto?

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ANGOLO AUTRICE:

Bè,

Salve salvino gentaglia!

O, per meglio dire, Whovians.

Coltivo questa piccola ideuzza da circa un mese e mezzo, ovvero da quando ho riguardato dalla quinta all’ottava stagione Doctor Who.

In pratica, ho rivisto il caro Matt e l’attuale Peter.

E mi è venuto in mente ’’perchè non creare una ragazza normale, che vive una vita normale, in una città normale... e sconvolgere il tutto facendo comparire il Dottore, o, più precisamente, l’Undicesimo Dottore?’’

Come qualcuno avrà notato, mi sono ispirata alla puntata 5x11 ‘’Il Coinquilino’’, ma da qui in poi, sarà totalmente diversa la storia.

Ebbene sì, la companion del Dottore in questa storia, sarà la cara Amelia Pond, Amy.

Sono una grande fan, sia di Amy che di Clara, ma alla fine ho scelto la ragazzina scozzese e non la ragazza dei soufflè.

Il perchè di questa mia scelta, verrà svelato più in là, ma per ora non dirò nulla.

Mi farebbe molto piacere ricevere una recensione da parte vostra, per capire come migliorare e sapere cosa ve ne pare.

Mi scuso per eventuali errori.

Bè, io ho finito, quindi, buttiamoci in questa avventura!

Geronimo!

   
 
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