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Autore: PsYkO_Me    03/06/2015    1 recensioni
«Parli di amore e poi mi uccidi? Tu sei pazzo.» Tossì.
«E cos’è l’amore se non la più grande forma di oscurità? L’amore genera gelosia, pazzia, dolore e tristezza.» Espose teatralmente.
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sora, Vanitas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Sora si guardò l’addome ma la vista lo stava ingannando. Allungò la mano e la passò dove il calore lo stava abbandonando. Alzandola, vide il rosso vivo che l’aveva impregnata. La testa gli girò e le gambe gli cedettero. Non poteva crederci, non riusciva a capirlo. Stava morendo? La mente era così offuscata da non lasciarglielo comprendere. Vanitas, il suo nemico, era dinnanzi a lui con il X-blade sporco del suo sangue.
«Che cosa aspetti? Non eri impaziente di farmi fuori?»
Sora cercò di guardare il suo assassino negli occhi. Non gliela avrebbe data vinta. Vanitas si sarebbe ricordato per sempre di quel giorno. Non voleva renderglielo facile.
Vanitas si avvicinò e lo prese per il mento.
«Hai ancora la forza per parlare?» Domandò beffardo.
Sora tossì del sangue. La vista gli si annebbiò ma, deciso, continuò a fissare verso la figura offuscata e i fari ambrati. «Avrò forza finché ci sarà vita in me.»
«Coraggioso come sempre. Sei sempre pronto a dimostrare la forza del tuo cuore. Ma sai che ti dico? Sono tutte cazzate!» Rise. «Quello in cui credi ti ha reso questo! Un pezzo di carne morente.»
«Morirò fiero di me e non inutilmente. Riku… Sarà lui ad ucciderti.»
Vanitas lo buttò a terra con un calcio poi, accovacciato, si mise sopra di lui. «Dovevi ascoltarmi quando ne avevi la possibilità. Ti potevo offrire una nuova vita e invece hai deciso di perderla.»
Sora sputò altro liquido rosso scuro. Ormai anche il suo colorito stava diventando esangue.
«Io ti amo, Sora. Ma sei una palla al piede con le tue cazzate sull’oscurità. L’oscurità è la miglior scelta di vita per chiunque.»
«Parli di amore e poi mi uccidi? Tu sei pazzo.» Tossì.
«E cos’è l’amore se non la più grande forma di oscurità? L’amore genera gelosia, pazzia, dolore e tristezza.» Espose teatralmente. «L’unica cosa di cui mi pento è di non averti fatto mio prima di ucciderti.»
Sora guardò il cielo. Non vedeva altro che sfumature e colori. Nessuna consistenza, nessun contorno. L’unica cosa riconoscibile erano le due sfere gialle che si stavano avvicinando al suo viso. Una sensazione tetra si impossessò di lui. Dentro di sé, il cuore debole cercava di pompare quel poco sangue che gli era rimasto. Le sue labbra si ritrovarono avvinghiate a quelle del corvino. Lacrime dense scesero silenziose dai suoi occhi. Prima di morire, aveva deciso di abbandonarsi in quell’addio malsano. Il petto gli doleva più per altro che per la ferita, ora. Quell’amore malato non era riuscito a sopravvivere come aveva sperato. Ci aveva creduto davvero, come uno stupido. Ma gli opposti che si attraggono non sempre sono destinati a stare insieme. Sora aveva dovuto agire come Custode del Keyblade e aveva perso. Non solo la battaglia, non solo la vita, ma anche l’amore.

Vanitas si staccò dalle labbra del castano e lo osservò. Gli occhi chiusi gli donavano l’aspetto di un ragazzo addormentato. Vanitas si sdraiò accanto a lui e gli prese la mano.
«L’amore è davvero un sentimento oscuro.» Sussurrò asciugandogli le lacrime ancora calde.
Strinse con forza la mano fredda e attese. Il keyblade di Riku non tardò ad arrivare. Ebbe un sospiro di sollievo e guardò il suo nemico. Riku stava già soffrendo per l’amico appena morto. Quel colpo era carico di rabbia e vendetta e il suo viso mostrava i denti serrati con forza e gli occhi piangenti. Vanitas dentro di sé lo ringraziò. Finalmente sarebbe potuto stare con Sora in un luogo senza guerre. Non era stato facile per lui prendere quella decisione ma una vita senza Sora sarebbe stata incompleta.  Il secondo colpo fu fatale e Vanitas sorrise. Avrebbe raggiunto presto il piccolo ragazzo dagli occhi vivaci e la voce solare.
 
Finalmente insieme.


________
Note dell'autrice.
Volevo uccidere Sora!
Io adoro quello scemo ma stavo pensando "Ehi, ma Sora non l'ho mai ammazzato!". E così ho scritto questo nel mio momento di sadismo. Ora però ho ucciso Van due volte... Non me lo perdonerà mai.
Inoltre stavo pensando (per colpa di Devilangel476  :P) di inizare una raccolta su questi due ma... questo come inizio non mi pareva molto adatto °-° Ad ogni modo, continuerò a pensarci su.
Piccola curiosità: ho scritto questa fic ascoltando Runnin' di Adam Lambert. Non che parli di morte ma mi ha trasmesso malinconia. Andate a sentirla se non la conoscete (perché non ha senso dirvi di ascoltarla mentre leggete la fic, visto che io le note le metto alla fine, quando la gente ha già letto...).

Ciao!

 
   
 
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