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Autore: cricrifanficlover01    03/06/2015    4 recensioni
Dopo gli eventi di Dragon trainer 2 la guerra non è totalmente finita, anzi, qualcosa spinge Astrid a pensare che la vera guerra non è ancora cominciata.
Nuovi nemici, una nuova vera guerra, morti...questo non se l'aspettavano minimamente, eppure sta per succedere.
Storia basata sui pensieri dei personaggi, ma anche ricca di scene d'azione.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato, Tempestosa, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 2 : Che la guerra abbia inizio.

Silenzio. Non si sentiva nient'altro. Hiccup non pensava minimamente alla guerra. L'avevano appena conclusa e vinta.

La guerra sta arrivando, la guerra sta arrivando.

Astrid invece non riusciva a pensarla in un altro modo. Ne era sicura.

Il silenzio fu interrotto dal frusciare delle foglie degli alberi sopra di loro. Uno stormo di draghi cavalcati da persone mai viste prima si stavano dirigendo a Berk.

" Dobbiamo tornare a Berk, presto! " disse Hiccup, aiutando Astrid a rimettersi inpiedi e a salire su Sdentato. Senza farsi vedere, Sdentato piombò sul mare e cominciò a volare a un filo di distanza dall'acqua, a velocità impressionante. Astrid si strinse a Hiccup, non tanto per paura di cadere, ma più per cercare di cacciar via i brutti pensieri che le aleggiavano nella mente.

La guerra sta arrivando, la guerra sta arrivando.

Prima dell'enorme gruppo di draghi e cavaliei furono a Berk e Hiccup mise all'erta tutti gli abitanti di Berk in modo che si preparassero.

" Non penso vogliano qualcosa. Dopo aver incontrato mia madre ho capito che noi non siamo gli unici cavalieri. Loro sono come noi, perciò calma, non succederà nulla. " disse il giovane capo ignaro e ottimista.

Solo dopo aver svolto le più importanti mansioni si accorse di Astrid dietro di lui. Era strana, non aiutando nessuno, come spesso faceva, se ne rimaneva ferma a seguirlo come un cagnolino.

" Astrid, cos'hai? " chiese Hiccup, voltandosi verso di lei e accarezzandole una guancia.

Lei non rispose, rimase bloccata immobile a fissarlo, non aveva neanche sentito la sua domanda, probabilmente. Hiccup cominciò a preoccuparsi molto più per Astrid che per il villaggio e chiamò sua madre, chiedendole di stare con Astrid e cercare di capire il suo problema del quale lui non era a conoscenza. Valka portò Astrid a casa sua, dove c'era sua zia ad aspettarla. La zia intanto aveva preparato una tisana rilassante, per cercare di calmare Astrid almeno lievemente.

" Astrid, tesoro, cosa c'è? Puoi dirlo a me, lo sai. " chiese sua zia con un sorriso incoraggiante, però non ricambiato dalla ragazza.

" La guerra sta arrivando. " disse, nominando le parole che la tormentavano dalla fine della guerra contro Drago Bludvist.

" No, non ci faranno ninte, hai sentito cosa ha detto Hiccup? " disse Valka, abbassandosi su Astrid, seduta su una sedia.

" Hiccup non può capire. " disse, iniziando a piangere e a singhiozzare " Loro lo uccideranno! " urlò con la poca voce rimasta in gola. Valka e la zia si guardarono confuse, ma cercarono di confortare comunque la bionda, che non smetteva di piangere. " Vi pre-prego...portatelo in salvo, salvatelo, non perme-t-tetegli di salvare qualcuno e morire lui al suo posto, non permetteteglielo, vi prego. " disse scoppiando un pianto incessante, praticamente disperato. Era questo che intendeva. Hiccup sarebbe morto per salvare qualcuno.

Lui morirebbe anche per salvare una persona che non conosce, è troppo altruista...ma non potrei vivere senza di lui, no..non può farmi questo..lui morirà, lui morirà!

Intanto dalla finestra della casa si udivano le voci stupite e alcuni gridi spaventati del popolo di Berk, quando i draghi atterrarono proprio lì fuori.

Solitudine..è proprio ora che avrei bisogno di lui.

Hiccup era convinto, non sarebbe successo nulla a nessuno. Ma quale era giusto tra i due pensieri ocntrastanti dei due innamorati?

" Cosa volete da Berk? " chiese Hiccup, guardando uno per uno i cavalieri, pur essendo ad occhio più di 20 persone. Astrid ascoltò le parole di Hiccup, in silenzio, controllando per un attimo il pianto.

Uno dei cavalieri si avvicinò a Hiccup. Aveva qualcosa in comune con il vecchio Eret, quello che ora è diventato uno di loro, è cambiato notevolmente, ma non riusciva a capire cosa.

" Sembra che non siamo i benvenuti qui. " disse, con una voce profonda, ma non quanto quella di Drago Bludvist, in fondo sembrava solo un ragazzo.

" Chi siete? " chiese Hiccup, dubitando delle parole che lui stesso aveva pronunciato per tranquillizzare la gente del villaggio poco tempo prima e avendo una specie di Dejavù.

Questo momento l'ho già vissuto.

" Semplicemente un gruppo di cavalieri alla ricerca di nuove terre per ampliare il dominio del nostro capo. "

Il nostro capo...ora so dove ho già vissuto questo momento..Eret, Drago Bludvist...spero non sia ancora vivo.

Il popolo di Berk cominciò ad irrigidirsi e a farsi domande sul futuro che gli sarebbe venuto incontro. Astrid spalancò gli occhi, capendo che tutto quello al quale aveva pensato era vero, nulla di più vero.

Avevo ragione! E allora se ho avuto ragione su questo avrò anche ragione sulla morte di Hiccup.

Tutti rimasero in silenzio, solo la voce di quell'ostile persona di sentì risuonare nell'aria.

" Sai quell'isoletta dov'eri prima con quella ragazza? E' stata conquistata, insieme a un arcipelago un po' più in là, verso sud. Ora sono tutte nostre. "

Quelle isole le ho scoperte prima io. Non sarebbe mio il privilegio di conquistarle, se solo ne avessi voglia?

" Ed è questo che faremo anche con Berk. " disse, girandosi a guardare i suoi uomini. Solo in quel momento Hiccup si accorse dell'arma portata da ognuno di loro : qualcuno con un arco, una balestra, una spada, un pugnale, una lancia. Rabbrividì al solo pensiero di vedere qualcuno dei vichinghi di Berk trafitto da una di quelle arme, o, in caso di arco e balestra, da una freccia. Iniziò a sudare freddo, non saendo cosa fare. Con Bludvist era stato diverso, aveva subito capito cosa fare, perchè c'era suo padre. Si ricordò di lui in quei tristi e tesi minuti.

Un capo protegge la sua gente.

" Non ve la darò vinta. Non pensateci nemmeno. " disse, ricordando la maestosità, l'altruismo, la cocciutaggine di suo padre.

E' ora che dovrei essere il più possibile simile a papà. Dovrei..ma ci posso solo provare, solo questo.


ANGOLO AUTRICE :

Ciao, volevo soltanto dirvi che non sto bene di nuovo, sono in depressione di nuovo. Fino a poco tempo fa stavo bene, ero felice, ma solo perchè un mio amico era tornato ad essere felice...in realtà ho davvero il cuore a pezzi. Se vi dicessi che è tutto per un ragazzo? Se vi dicessi che il mondo mi odia perchè non posso vedere questo ragazzo perchè vive troppo lontano da me non ho il modo di contattarlo? Prima riuscivo a stare bene anche senza di lui, ma ora è troppo, mi manca. Perciò non so se riuscirò a scrivere ancora finchè lui non tornerà o fichè io non lo dimenticherò, anche se non voglio...forse è meglio così. Non so nemmeno se riuscirò a superare gli esami, sono peggiorata in tutto da quando lui non c'è. L'unica cosa che mi conforta sono gli amici, quindi si accettano aiuti morali.

Alla prossima, se ci sarà una prossima volta.

By cricrina01

Mi dispiace.

   
 
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