Non so come questa poesia venga giudicata. Non so nemmeno se piace a me. Ma aveva un titolo e non poteva non venire pubblicata.
E' nato di notte. Questo componimento. Qualche settimana fa.
Una di quelle notti che non riesci a dormire. Quelle notti in cui ingoi i singhiozzi. Quelle ore in cui stringi il cuore in mano per non farlo cedere, per far sì che non scoppi.
Stringi i pugni e conficchi le unghie nella carne, per sentire dolore nel corpo, e non solo nell'anima.
E poi piangi, inevtabilmente. Vorresti piangere tra le braccia di qualcuno, ma invece lui non c'è e, allora, cominci a morire.
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E io ancora a sperare
Stolta ragazzina
persiste a rincorrere
un aquilone che solca
indomato
orizzonti lontani
Innocente bambina
corrotta da un desiderio
proibito
Consapevole
di sbagliare ma
imperterrita
nel suo cammino
Vogliosa
di tracciare il proprio
destino
in un futuro che non
sarà
Ha scelto di volare
quella bambina
E
adesso
si è schiantata contro
il suo sogno
Inconsapevole
ragazzina
La sua guancia
giace
fredda
sui confini della
terra
Gli occhi spalancati
nell’osservare il suo
gabbiano
spiccare l’ultimo volo
in un sole
nascente
E ora
nel cielo
gracchiare di corvi
Nel mare
candidi riflessi di
cenere