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Autore: EdSheeran    04/06/2015    13 recensioni
Non voleva lasciare Derek. Perché gli aveva detto di lasciarsi? Perché aveva anche solo preso in considerazione l’idea di lasciarlo? Era vero, erano diversi, litigavano sempre, ma…Stiles lo amava, porca miseria!
-Voglio dire, che altre possibilità avevamo? Non potevamo mica chiedere una pozione a Deaton.- ridacchiò Derek tentando di sdrammatizzare.
Stiles fu colto dalla più assurda e brillante illuminazione della sua vita.
-E se invece lo facessimo?- domandò con occhi sbarrati.
-Cosa?-
-Se chiedessimo a Deaton di darci una mano?-
***
-Beh, diciamo che potrei..clonarvi.-
Stiles e Derek rimasero interdetti dinnanzi a quella parola… non suonava molto confortante.
-Clonarci?- domandò lentamente l’umano, deglutendo piano.
-Posso creare dei vostri doppi in base a ciò che più desiderate.-
-Nel senso che…se tipo desiderassi un Derek dolce e romantico…-
-Avresti un Derek dolce e romantico, si.-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Stiles era stanco.

Strano,  vero? Stiles Stilinski, il ragazzino più iperattivo di Beacon Hills (per non dire del mondo), era stanco! Si era sempre ripetuto di essere indistruttibile e di poter riuscire a superare qualsiasi situazione, non per niente era riuscito a superare la licantropia del suo migliore amico e tutti i guai che essa aveva apportato nella sua vita.

Ed il guaio più grande era lui: Derek Hale.

Quel mannaro dagli occhi verdi come il bosco in cui viveva, il viso costantemente marcato dallo stesso cipiglio scorbutico e incazzato, le sopracciglia sempre pronte a giudicarti in ogni situazione, zero senso dell’umorismo, e con un solo obiettivo nella sua vita: Rendere impossibile quella di Stiles.

Da quando si erano conosciuti, Stiles aveva perso il conto di tutte le volte che lo aveva sbattuto contro un muro o contro una qualsiasi altra superfice verticale o orizzontale( dipendeva dalle situazioni), così come aveva perso il conto di tutte le volte che lo aveva minacciato di staccargli la gola con i denti. Sul serio, quel ragazzo avrebbe dovuto cercare di essere più originale!
Stiles era sicuro al cento per cento che lo avrebbe odiato per tutti quei maltrattamenti che riservava solo a lui povero umano…se non avesse perso il conto anche di tutte le volte che l’altro gli aveva salvato la vita.

Strano, no? Loro non si sopportavano, non potevano stare più di un minuto nella stessa stanza senza iniziare a battibeccare(avvicinandosi sempre di più all’altro), Stiles non faceva altro che ricordare a Derek quanto facesse schifo come Alfa e quanto fosse impossibile il suo carattere, così come Derek non faceva altro che ricordare a Stiles quanto fosse irritante, petulante, logorroico e chi più ne ha più ne metta, eppure…

Eppure non appena uno dei due fosse in pericolo di vita, l’altro accorreva immediatamente in suo soccorso, rischiando a sua volta la propria vita.

Perché? Stiles non lo sapeva.
Così come non sapeva perché ad un certo punto Derek aveva iniziato a sgattaiolare nella sua stanza a notte fonda, sdraiandosi accanto a lui per poterlo stringere forte a sé. Non sapeva nemmeno dire perché lui si lasciasse avvolgere da quelle braccia forti, ritrovandosi ogni sera con il cuore a mille, ansioso di vedere la  figura del licantropo entrare dalla finestra.
Stiles non sapeva dire perché ad un certo punto si era lasciato spogliare da Derek, gemendo contro il suo collo come se non aspettasse altro, e non poteva spiegare perché lui lo avesse spogliato di rimando per poi circondargli i fianchi con le gambe e spingerlo verso di sé fin quando i loro corpi non sembrarono una sola cosa.
Alla fine Stiles aveva smesso di porsi domande alle quali non sapeva dare delle risposte, preferendo vivere la vita senza porsi troppi problemi, ed aveva accolto Derek tra le sue braccia (e tra le sue gambe) ogni notte.

Per un anno intero.


Quando arrivò Malia, però, Stiles capì che non poteva vivere per sempre in quel modo. Non voleva passare il resto della sua vita da solo, vedendo gli altri uscire con i propri fidanzati o con le proprie fidanzate, tenersi per mano, scambiarsi baci scandalosi in luoghi pubblici, mentre lui non aveva niente. Lui non poteva dire di avere un ragazzo perché Derek lo avrebbe ucciso, non poteva tenerlo per mano alla luce  del sole perché Derek gli permetteva di tenerlo per mano ed incrociare le loro dita solo di notte, mentre facevano l’amore.

Che poi…si poteva davvero parlare di “fare l’amore” ? Era amore quello che legava Stiles e Derek per un anno?

Stiles era sicuro di essersi innamorato di Derek Hale, dopotutto che altro poteva aspettarsi se gli aveva permesso di essere il suo primo bacio e la sua prima volta? Aveva permesso al lupo di prendersi la sua verginità…e il suo cuore.
Ma Derek? Derek era innamorato di Stiles? L’umano non aveva mai avuto il coraggio di chiederglielo, preferendo proteggersi dietro ai dubbi che aumentavano ogni secondo.

Tuttavia Stiles decise di dare una chance a Malia, dopotutto era una bella ragazza, coraggiosa, forte, estroversa, un tantino scorbutica, ed il fatto che sembrasse la versione femminile di Derek non aveva niente a che vedere con la sua scelta di mettersi con lei. No, assolutamente no.

Stiles non si preoccupò di come avrebbe potuto reagire Derek, anzi, sperò con tutto se stesso che il mannaro, vedendo che lui stava iniziando ad uscire con altre persone, si decidesse a fare una mossa, qualsiasi mossa, e di rendere ufficiale qualunque cosa ci fosse tra loro.

Ma Derek non lo fece.

Derek iniziò a trattarlo peggio del solito quando erano con il branco. Lo attaccava anche per le cose più stupide, e Stiles non riusciva a tenere a freno la sua lingua e la sua frustrazione e gli rispondeva sempre a tono,  finché questi non lo sbatteva contro qualche parete e gli ringhiasse di andarsene.


Stiles continuò a tenere la finestra aperta anche in pieno inverno, e continuò a rimanere sveglio fino a notte fonda, nell’attesa che lui tornasse tra le sue braccia. Ma non accadde.
 Stiles iniziò anche a piangere per Derek Hale.
 
Poi arrivò Breaden, e Derek sembrava avere occhi solo per lei. Stiles la odiava.
Lei era tutto ciò che Derek desiderava e che Stiles non sarebbe mai stato: bella, coraggiosa, forte, indistruttibile…insostituibile.
Quando Derek battibeccava con lei le sorrideva, non la sbatteva da nessuna parte e non le ringhiava di andarsene, e vedere ciò fece così tanto male che Stiles smise di partecipare alle riunioni del branco.
Quando capì di non potere più continuare a mentire a Malia, la lasciò confessandole tutta la verità, rimanendo stupito quando lei lo abbracciò e gli sussurrò di non arrendersi e di riprendersi il “suo uomo”.


Stiles stranamente decise di darle ascolto.
Ci sarà un motivo se Derek aveva deciso di entrare in camera sua quella notte. Derek Hale non entra nella camera di chiunque, e non stringe a sé chiunque, non lo bacia e non ci fa l’amore insieme.
Quindi Derek doveva per forza provare qualcosa per Stiles, e l’umano non si sarebbe lasciato sostituire da una prostituta da quattro soldi.

Era notte fonda e si trovava davanti al palazzo dove abitava Derek, aveva freddo e sonno, ma non se ne sarebbe andato finché non si fosse ripreso il proprio…fidanzato.
Stava quasi per entrare nel palazzo, quando i fari di una macchina ferma accanto a lui non lo accecarono. Si coprì gli occhi con un braccio e sorrise quando riconobbe la Camaro nera di Derek che lo stava guardando con il solito sopracciglio alzato.
Stiles entrò nella macchina senza chiedere neanche il permesso e strofinò fortemente le mani tra loro per cercare di riscaldarsi.
-Come mai sei in macchina?- gli domandò cercando di non sembrare nervoso.
-Come mai stavi sotto casa mia?- gli domandò invece Derek, facendolo sbuffare.
-Mai una volta che rispondessi ad una domanda senza pormi un’altra domanda.-  borbottò Stiles, passando a strofinarsi le spalle.
-Ero appena tornato…ho accompagnato Breaden alla stazione.- sospirò Derek, circondandogli le spalle con un braccio, tirandoselo più vicino a sé per poterlo riscaldare.
-D-davvero?- balbettò Stiles arrossendo per la vicinanza con il lupo, era da tanto che non sentiva il calore del suo corpo e la cosa gli era mancata da morire.
-Si, aveva delle cose da fare.-
-Quindi..avete chiuso?- sussurrò Stiles, evitando il suo sguardo.
-Non abbiamo mai iniziato niente.-

Stiles non riuscì a non sorridere a quelle parole e nascose il viso nell’incavo del collo del lupo che lo lasciò fare.

-Perché eri sotto casa mia?- gli ridomandò Derek.
-Perché volevo parlarti..-
-…e Malia?- domandò Derek e Stiles lo sentì deglutire.
-Ci siamo lasciati.-
-Perché?- domandò Derek, sorridendo anche lui.
-Perché io un ragazzo ce l’ho già.- sussurrò avventandosi sulle sue labbra, mugugnando quando lo sentì ricambiare il bacio.



Da quella notte, Derek accettò di essere il fidanzato di Stiles, rendendolo il ragazzo più felice del mondo.
Ma non durò per molto.

Se Stiles aveva pensato che sarebbe stato facile essere fidanzato con Derek Hale, beh, si sbagliava di grosso. Da fidanzato Derek era anche peggio del solito. Era possessivo, iperprotettivo e una volta Stiles lo aveva beccato a ringhiare contro Danny solo perché questi gli aveva sorriso per salutarlo!
Okay, Stiles ammetteva che anche lui non era molto accondiscendente come fidanzato,  insomma…poteva o non poteva aver attaccato un post-it con scritto “Stiles’s propriety” dietro la giacca del suo ragazzo, così come poteva aver costretto il sourwolf a crearsi un profilo facebook per poter cambiare la propria situazione sentimentale e far capire a tutti che il bel moro con gli occhi verdi non si toccava.

Fatto sta che i due si ritrovavano fin troppo spesso a litigare per ogni cosa, e quasi ogni loro litigio, invece di terminare con un bacio o con una bella scopata rappacificatrice, terminava con Derek che sbatteva la porta un secondo prima che Stiles gli lanciasse qualcosa contro.

Ormai era sempre così, Stiles si ritrovava quasi ogni giorno a casa del suo migliore amico che ascoltava pazientemente cosa avesse combinato quella volta il fidanzato del suo migliore amico, per poi porgli sempre la solita domanda:

-Perché non lo lasci?- gli domandò Scott per la milionesima volta, massaggiandosi le tempie con espressione esasperata mentre Stiles tentava invano di riprendere fiato per continuare ad insultare il sourwolf.
-Questo non migliorerebbe le cose!- sbuffò Stiles, agitando animatamente le braccia.
-Che ne sai? Almeno provaci! È evidente che non state bene insieme!-
-Scott, io sono innamorato di Derek.- ci tenne a ricordargli,Stiles.-Non prenderò in considerazione l’idea di lasciarlo.-
-Essere innamorati non equivale a stare bene con l’altro. Ammettilo, amico, voi due siete troooppo diversi.- gli disse il suo migliore amico, afferrandolo per le spalle.-Tu lo ami e lui ama te, ma non sarete mai felici insieme perché non siete affini in niente.-
-E se gli chiedessi di cambiare ed io cambiassi per lui?- domandò Stiles con voce speranzosa.
-Vuoi davvero chiedere al ragazzo che ami di cambiare?- domandò Scott inarcando un sopracciglio.-In amore si accetta tutto, anche i difetti, non si chiede di cambiare.-
-Lo so, è solo che..lo vorrei più..sensibile.- ammise Stiles.-Più romantico, più dolce.-
-Romantico? Dolce? Sensibile?? Derek?!- domandò Scott con occhi spalancati prima di scoppiare in una fragorosa risata.-Amico mettiti l’anima in pace perché un Derek così non lo troverai mai.-
-Grazie, fortuna che ci sei tu a vedere positivo per me.- ironizzò Stiles prima di buttarsi a peso morto sul letto dell’amico e sospirare sconfitto.-Quindi finisce così…devo lasciarlo.-
-E’ per il bene di entrambi, non potete continuare così.- sussurrò Scott, sdraiandosi accanto a lui.-Però potrete sempre rimanere amici.-

E fu così che Scott si ritrovò casualmente l’impronta di una mano sulla guancia.


 
Stiles non sapeva dire con certezza come l’avesse presa Derek. Era rimasto immobile e inespressivo per tutto il suo discorso, non sembrava né arrabbiato né deluso, e Stiles si sentì male per lui. Vederlo non reagire affatto era anche peggio di vederlo reagire male.
-Derek ti prego dì qualcosa.- lo supplicò dopo che ebbe finito il proprio discorso.
-Mi dispiace di non essere come vorresti..-disse solo, abbassando lo sguardo.
-E a me dispiace non essere come mi vorresti tu.- sospirò Stiles sedendosi al suo fianco.-Lo so che anche tu mi vorresti diverso. Tu mi vorresti più menefreghista, più prepotente e forse anche un po’ più “badass”- ridacchiò all’ultima parola.-Ma non sono così e non potrò mai esserlo, così come tu non potrai mai essere più dolce o più romantico.-
-Almeno ci abbiamo provato.- sospirò Derek guardandolo per la prima volta in viso.-Alla fine sapevamo di essere troppo diversi per poter stare insieme.-
-Già.- sussurrò Stiles, sentendosi stringere il cuore.

Non voleva lasciare Derek. Perché gli aveva detto di lasciarsi? Perché aveva anche solo preso in considerazione l’idea di lasciarlo? Era vero, erano diversi, litigavano sempre, ma…Stiles lo amava, porca miseria!

-Voglio dire, che altre possibilità avevamo? Non potevamo mica chiedere una pozione a Deaton.- ridacchiò Derek tentando di sdrammatizzare.

Stiles fu colto dalla più assurda e brillante illuminazione della sua vita.

-E se invece lo facessimo?- domandò con occhi sbarrati.
-Cosa?-
-Se chiedessimo a Deaton di darci una mano?-
-Stiles, non per qualcosa, ma come diavolo pensi ci potrebbe aiutare un druido nella nostra situazione?- domandò cautamente Derek, guardandolo come se fosse del tutto impazzito.
-Deaton ha una soluzione per tutto! Possiamo chiedergli se ha qualche pozione che fa al caso nostro!-
-Perché ho la bruttissima sensazione che questa cosa non finirà bene?- domandò Derek coprendosi il viso con le mani.
-Perché non hai mai fiducia in me.-
-Io ho fiducia in te, Stiles, è del tuo cervello che non mi fido.-
-O questo o ci lasciamo. Decidi.-

Derek guardò l’umano per un lungo momento, perso in chissà quali pensieri, dopodiché si alzò e prese le chiavi della Camaro e lanciò il cappotto addosso a Stiles.

-Guido io.-

E forse Stiles avrebbe dovuto soffermarsi sul fatto che Derek aveva deciso di seguirlo in quel folle piano piuttosto che lasciarlo….

Già, forse avrebbe dovuto…


****
Per la prima volta Stiles poté vedere che espressione avesse Deaton quando era preso in contropiede, sul serio quel druido sapeva sempre cosa fare in ogni situazione, e vederlo confuso in quel momento lo fece quasi ridere.

-Fatemi capire bene.- prese parola il veterinario.- Volete che io vi aiuti a cambiare personalità?-
-Non proprio.- rispose Derek.-Vogliamo solo che tu ci faccia diventare come vorrebbe l’altro.-
-Lo sapete che questo è impossibile, vero?-
-Oh andiamo, D!- esclamò l’umano.-Tu sei la persona a cui ci rivolgiamo per le cose impossibili! Sei il nostro supereroe, il nostro salvatore, il nostro salvagente quando stiamo per affondare, l’acqua che spegne l’ardente fuoco delle nostre paure, la fiamma che illumina il nostro buio cammino verso la-
-Okay! Vedrò che posso fare, solo..smettila.- sospirò Deaton sparendo dietro ad una porta.

Stiles guardò Derek con aria fiera, venendo ricambiato solo da uno sbuffo e da diversi borbottii su quanto fosse idiota.

-Hey, intanto l’idiota è riuscito a convincere Deaton a darci una mano!-
-Facendogli una dichiarazione d’amore?-
-Cos-?! Lo stavo lodando! Ommioddio non puoi essere geloso persino di Deaton!-
-Pensala come ti pare.- borbottò Derek.
-Oh andiamo, sourwolf! È Deaton! Ha quasi l’età di mio padre! Almeno credo..quanti anni ha secondo te?-
-Non lo so e non mi interessa.-
-E poi, senza offesa, ma non lo trovo per niente attraente. Sarà che è per la pelata…non mi piacciono i pelati. Voglio qualcosa a cui aggrapparmi quando..hai capito, no?-
-Guardate che vi sento.-

Stiles e Derek sobbalzarono quando il druido si materializzò improvvisamente davanti a loro, un grosso libro tra le mani ed un’espressione infastidita in volto.

-Deaton caro!- esclamò Stiles con voce fintamente allegra.-Stavo scherzando..lo sai, vero? Ti trovo davvero un figone! E quel camice bianco? Mamma mia..è nuovo? Ti sta davvero bene! Si abbina ai tuoi occhi! Non è vero, Der?- sparlò Stiles, dando delle gomitate al licantropo accanto a lui.
-Come fa un camice BIANCO ad abbinarsi agli occhi di qualcuno?!- domandò questi a denti stretti, visibilmente innervosito per la marea di complimenti che l’umano aveva fatto al veterinario.
-Possiamo passare al motivo per il quale siete venuti qui, cosicché possiate lasciarmi in pace?- sbuffò questi, roteando gli occhi quando vide i due iniziare a battibeccare come al solito.-COMUNQUE.- disse ad alta voce, riuscendo ad attirare la loro attenzione.-Ho controllato e non c’è nessuna pozione che possa cambiare il carattere di qualcuno.-
-Perfetto, abbiamo perso solo tempo.- sbuffò Derek.
-Non c’è proprio nient’altro che possa aiutarci?- domandò Stiles cercando di non perdere la speranza.
-Beh, c’è questa pozione…ma non so se fa al caso vostro.- divagò il druido, fissando una pagina in particolare.
-Cioè?- domandarono i due amanti all’unisono.
-Beh, diciamo che potrei..clonarvi.-


Stiles e Derek rimasero interdetti dinnanzi a quella parola… non suonava molto confortante.

-Clonarci?- domandò lentamente l’umano, deglutendo piano.
-Posso creare dei vostri doppi in base a ciò che più desiderate.-
-Nel senso che…se tipo desiderassi un Derek dolce e romantico…-
-Avresti un Derek dolce e romantico, si.-
-E al mio..cioè..a questo Derek qui che succederebbe?- balbettò Stiles.

Derek lo guardò malissimo al “questo Derek qui” , ma Stiles lo ignorò.

-Niente, continuerebbe ad esistere e ad essere se stesso.-
-Quindi è come se ci fossero due Derek e due Stiles?- domandò Derek.
-Si.-
-Non se ne parla.-
-Cos-?! Perché?- si lagnò Stiles.
-Stiles.- Derek pronunciò il suo nome a denti stretti, segno che stava perdendo la pazienza.-Due te?? Stai scherzando?!-
-Oh beh, grazie mille!- sbottò questi.-Credi sarà facile avere due Derek?-
-Come lo spiegheresti alla gente perché all’improvviso abbiamo dei gemelli, mh?-
-Veramente la pozione sarà visibile solo per gli esseri soprannaturali e per le persone a voi care, gli altri vedranno altre persone.-
-Visto?- domandò Stiles indicando il druido con il pollice.-Che ci costa tentare? Tu avrai lo Stiles che hai sempre desiderato ed io il mio Derek coccolone!-
-E se le cose degenerassero? Se io non volessi più stare con il tuo doppio?-
-Potrai spezzare la magia e lo Stiles sparirà.- rispose Deaton con calma.
-Allora? Ci proviamo? Così almeno ci lasceremo per poter stare insieme!- esclamò Stiles come se quello che aveva appena detto avesse senso.
-Muoviamoci prima che cambi idea.- ringhiò Derek e Stiles saltellò contento.

Fortunatamente non fu per niente doloroso. Tutto ciò che dovettero fare fu bere uno strano liquido creato da Deaton, chiudere gli occhi e descrivere come volevano fosse il proprio..fidanzato.

-Fatto.-

Quando Stiles aprì gli occhi per poco non ebbe un infarto nel vedere un ragazzo uguale  a Derek, in piedi di fronte a lui, mentre gli sorrideva dolcemente..segno che non era il vero Derek.

-Ciao, Stiles.- sussurrò dolcemente, porgendogli la mano.- Eccomi qui, pronto ad amarti nel miglior modo possibile.-
Stiles sospirò innamorato e gli diede la mano, lasciandosi scappare un gridolino eccitato quando vide questi baciargli il dorso della mano da vero gentleman.
-OH MIO DIO!- esclamò entusiasta.-Sei esattamente come ti avevo immaginato! Sei anche vestito come volevo Derek si vestisse!- esclamò indicando la camicia bianca dell’altro.

Sul serio, Derek era troppo bello in camicia! Altro che canotte e giacche di pelle!

-Dov’è Derek? Il vero Derek, intendo.- chiese Stiles a Deaton che gli indicò una stanza alle sue spalle.

Stiles si avvicinò cautamente alla porta e la aprì con lentezza, sentendosi stranamente ansioso. Quando varcò la soglia della camera sentì la propria mascella toccare terra tanto che era scandalizzato.

-SUL SERIO?!- esclamò indignato.-Hai chiesto una versione punk di me?!- domandò su tutte le furie quandi vide Derek stare in mezzo alle gambe di una versione di sé seduta su una scrivania, aveva tatuaggi, piercing, dilatatori e…capelli rossi? Oddio, aveva i capelli rossi!

-Mi sono lasciato prendere dalla fantasia.- si giustificò Derek, lasciando che punkStiles gli mordicchiasse maliziosamente la mascella.
Stiles si sentì stranamente infastidito da quella scena, tanto che dovette distogliere lo sguardo.

-Va tutto bene?- sussurrò qualcuno alle sue spalle, prima che delle braccia lo avvolgessero da dietro.

-Davvero,Stiles? Hai immaginato me con una camicia e…gli occhiali da vista?- domandò Derek inarcando un sopracciglio.

-Mi sono lasciato prendere dalla fantasia.- lo scimmiottò Stiles, girandosi nell’abbraccio dell’altro Derek per potergli stampare un dolce bacio.

E non lo fece assolutamente per ripicca nei confronti del vero Derek, nono!

-C’è un problema…- sussurrò il vero Derek e Stiles sperò quasi si volesse tirare indietro.

-Cioè?- gli domandò speranzoso.

-I nomi. Non possiamo chiamarli con i nostri stessi nomi.-

-Ah.- disse con voce stranamente delusa.-Hai ragione. Che ne dici se io uso il tuo secondo nome e tu il mio vero nome?-

-Dovrei chiamarlo “Genim”? Sul serio?- domandò Derek.

-Ew!- esclamò disgustato punkStiles.

-Hey! Non lamentarti, ok? Quel nome è strano come te!- ringhiò Stiles.
-Stai davvero insultando il tuo doppio?- domandò Derek confuso e divertito.

-Lui non ha niente a che fare con me.- rispose Stiles prima di voltarsi verso l’altro Derek.-Tu ti chiamerai James.-

-Tutto quello che vuoi, cucciolo.- sussurrò questi prima di ribaciarlo.
-Cucciolo?!- domandò Derek disgustato.-Non posso credere che mi vorresti così.-

-Beh ora non ti voglio più così, perché ora ti ho così.- disse Stiles prendendo per mano James.-Direi che è andata bene, no? Abbiamo ottenuto quello che volevamo.-

-Già..- sussurrò Derek mentre punkStiles gli infilava una mano sotto la maglietta.

Stiles fu nuovamente preso dalla gelosia e spostò il proprio sguardo su Deaton che stava sorridendo in modo ambiguo.

-Cosa c’è?- gli domandò confuso.

-Niente, ho solo già capito come andrà a finire questa storia.-
-Come sempre.- sbuffò Stiles.-Comunque grazie per averci aiutato. Ora io e Der..ehm..io e James andiamo a conoscerci meglio. Ciao!- esclamò cercando di non voltarsi e guardare Derek.

Troppo tardi, lo aveva fatto. Ma Derek fortunatamente non lo aveva visto…troppo impegnato a slinguazzarsi con punkStiles.

Stronzo.
 
********

Inizialmente fu difficile presentare James a suo padre e ad i suoi amici. Il suo vecchio fu preso da un attacco di panico, non essendo ancora del tutto abituato a queste cose soprannaturali, ma quando aveva invitato a cena James, ed aveva visto quanto fosse gentile e dolce (tutto il contrario del sourwolf) aveva approvato e si era rilassato.
Scott e gli altri avevano guardato James con facce scandalizzate ed impaurite, ma quando questi gli aveva sorriso con affetto e li aveva abbracciati teneramente, si erano lasciati andare e lo avevano accolto nel loro gruppo a braccia aperte.

Stiles non aveva chiesto ai suoi amici cosa pensassero di punkStiles, ma li aveva sentiti parlare fin troppo bene anche di lui, tutti non facevano che dire quanto fosse figo e quanto fosse simpatico e la cosa lo mandava in bestia.
Aveva tentato in tutti i modi di evitare lui e Derek, ma si erano incontrati per disgrazia al cinema.

-Derek? Tu..al cinema?!- aveva domandato scioccato, mentre si stringeva a James per il freddo.
-Non ci andava di stare a casa.- aveva risposto semplicemente dopo aver guardato male James.
-Troppo tempo passato sul letto.- aveva ammiccato invece Genim, dando una strizzata al culo di Derek.
-Voi..avete già..?- aveva balbettato Stiles quando James e Genim erano andati a fare i biglietti.
-Beh, si.- aveva mormorato Derek distogliendo per un secondo lo sguardo dal suo.-Perché..voi due..?-
-Ehm, no.- aveva ammesso Stiles, anche perché non poteva mentire ad un licantropo.-Vogliamo che la nostra prima volta sia speciale.-
-Oh, tipo candele e petali di rosa sul materasso?- lo aveva deriso Derek.
-Beh, si!- esclamò offeso l’umano.- Alcuni di noi non hanno paura nel rendere speciali le cose!-
-La nostra prima volta non è stata speciale?- domandò Derek con voce leggermente infastidita.
Stiles aprì la bocca per rispondere ma la richiuse subito dopo.-Si.- ammise in un sussurro flebile.

Era vero, la loro prima volta era stata speciale. Nonostante non ci fossero candele, petali o musica, e nonostante si trovassero nella camera dell’umano, Derek in qualche modo era riuscito a rendere quel momento speciale, trattandolo con una dolcezza struggente e sussurrandogli quanto fosse bello.
Era stato solo per quella notte, eppure Stiles non riusciva a non sorridere quando se la ricordava.

-Il tuo ragazzo ti sta chiamando.- il sussurro di Derek lo riportò alla realtà e Stiles lo salutò velocemente prima di raggiungere James sentendo uno strano vuoto all’altezza del petto.
Stiles tentò in tutti i modi di non bestemmiare quando vide che Derek e Genim si erano seduti davanti a loro, occupandogli la visuale.

-Perfetto.- sbuffò affondando la propria frustrazione nei popcorn.

-Cosa c’è che non va, amore mio?- gli aveva domandato James prendendogli la mano.

-Non vedo niente con questi due davanti!-

-Hey, abbassa la voce. Qui c’è gente che vorrebbe vedere il film!-

Stiles rimase a bocca aperta quando Genim lo rimproverò in quel modo, ma non si sarebbe abbassato ai suoi livelli. Era una persona matura, lui.

-Amore, non lanciare i popcorn addosso alle persone..- sospirò James, bloccandogli le mani.

-Mi sta troppo sul cazzo, quello lì.-

-Ma non lo pensare! Ignoralo! Pensa a vedere il film.-

-Va bene.- sospirò Stiles accoccolandosi a lui, iniziando a vedere il film.

Dopo nemmeno cinque minuti dall’inizio del film, però, Stiles vide la sagoma di PunkStiles avvicinarci all’orecchio di Derek e sussurrargli qualcosa vicino. Mando giù un lungo sorso di coca cola quando vide il suo doppio iniziare a mordicchiargli maliziosamente l’orecchio mentre Derek tentava in tutti i modi di non lasciarsi sfuggire gemiti.

-Hanno preso questa sala per un set porno?!- sbuffò Stiles riprendendo a lanciargli popcorn contro.

-Guarda il film e non li pensare.- gli suggerì James.

-Ma a te non danno fastidio?!-

-No, e non dovrebbero dare fastidio nemmeno a te.-

Stiles prese dei profondi respiri per calmarsi e cercò di focalizzare la propria attenzione sul film.
Ci stava quasi riuscendo quando però vide la testa di Genim scendere tra le gambe di Derek.

-BASTA! IO ME NE VADO!- esclamò su tutte le furie, uscendo di corsa dalla sala.

Uscì dal cinema con le mani che gli tremavano per la rabbia e si schiaffeggiò più volte per riprendersi e per togliersi dalla testa le immagini del suo doppio che si piegava per fare un pompino al suo fid..ex fidanzato.

-Stai bene?- gli sussurrò James, prendendogli il viso tra le mani.

-Ti prego aiutami a dimenticarlo.- lo supplicò Stiles con le guance bagnate dalle lacrime.

-Non preoccuparti, ci penso io.- lo rassicurò lui, trascinandolo in un bacio così dolce che per un po’ riuscì a fargli dimenticare ciò che era successo.


******************************

Con il passare del tempo, era diventato sempre più facile per Stiles stare con James e non pensare a Derek. Certo, faceva ancora male vederlo insieme al proprio doppio, ma non si lasciò demolire dalle emozioni e riuscì a prosi l’obbiettivo di vivere felicemente la propria relazione con James.

Quando arrivò il giorno del suo compleanno, sapeva che qualcosa sarebbe andata storto. La prima cosa fu rientrare a casa dopo essere stato tutto il tempo con James e sobbalzare nel sentire l’urlo dei suoi amici che uscirono allo scoperto e gli gridarono “Buon compleanno!”.

Lui odiava le sorprese.

Tuttavia si finse felice ed apprezzò il gesto dei suoi amici, sorridendo e abbracciando tutti. Il suo sorriso, però, scomparì quando vide che alla sua festa a sorpresa erano stati invitati anche Derek e Genim.

-Buon compleanno.- gli aveva sussurrato Derek, seduto sul suo divano.
-Grazie.-

-Buon compleanno, sfigato!- aveva esclamato il suo sosia, comodamente seduto sulle gambe di Derek.

-Ho bisogno di un drink.- aveva risposto Stiles, raggiungendo velocemente il tavolo dove vi era del punch sicuramente corretto da Jackson.

-Hey brò! Ti stai divertendo?- gli domandò Scott, dandogli delle pacche affettuose sulle spalle.

-Da matti.-  rispose atono Stiles, gli occhi fissi su PunkStiles che leccava il collo di Derek.

-Quei due sono incredibili.- disse Scott seguendo il suo sguardo.-Passano tutto il tempo a pomiciare e puzzano sempre di sesso.-

-Grazie,Scott. Adesso si che mi sento meglio.-

-Ma tu hai James, no? A proposito..dov’è?- domandò confuso.

-Non lo avete invitato.-

-Non siamo stati noi ad organizzare la festa.-
-E chi è stato?- domandò confuso.

Scott posò per un secondo lo sguardo su Derek e rise nervosamente mentre Stiles accartocciò il bicchiere di plastica tra le mani.


-DEREK HALE!- urlò puntandogli il dito contro, facendo scendere un pesante silenzio nella stanza.

-Si?- domandò con finta innocenza.

-Dobbiamo parlare. SUBITO.-

-Ehm, e perché mai il mio Derek dovrebbe parlare con te?- gli domandò Genim alzandosi dalle gambe dell’altro per fronteggiarlo.

-Levati dalle palle, clown.- ringhiò Stiles, spingendolo via.

-Hey, vuoi vedere come il tuo sosia ti prende a calci nel culo?!- domandò Genim spingendolo a sua volta.

Stiles non ne poté più e gli si lanciò addosso, tirandogli con forza i capelli e colpendolo nei suoi punti deboli. L’unico vantaggio che c’era nel picchiare il proprio doppio era quello di poter prevenire le sue mosse senza problemi.

Stiles lo avrebbe fatto secco, se Derek non lo avesse afferrato per il retro della maglia e non se lo fosse caricato di peso sulle spalle, conducendolo al piano di sopra, verso la sua stanza.
Stiles imprecò e scalciò fin quando Derek non lo gettò in malo modo sul suo letto.

-Allora, cosa volevi dirmi?- gli domandò incrociando le braccia al petto.

-TU!- ringhiò Stiles puntandogli il dito contro.-Sei un vero e proprio STRONZO! Sapevi che odio le sorprese ed hai organizzato questa festa per farmi un dispetto! In più non hai nemmeno invitato il mio fidanzato! Sei davvero la persona più spregevole del mondo! Non so come ho fatto a stare con te, per fortuna James ti somiglia solo di aspetto!-

Derek ascoltò tutto il suo sproloquio, distogliendo lo sguardo sollo alle ultime parole.

-Ho organizzato questa festa perché sapevo che altrimenti avresti passato la serata da solo..- sussurrò prendendo Stiles in contropiede.- E non ho invitato James semplicemente perché pensavo rientrasse a casa con te.-

-Derek, io..-

-No, hai ragione.- lo interruppe Derek , scansando la mano dell’umano che era corsa per carezzargli una guancia.-Sono una persona spregevole, sono contento che tu sia felice insieme a qualcuno che mi somiglia solo di aspetto.- poi cacciò dalla tasca posteriore del jeans una scatoletta stretta e lunga e gliela porse.-Buon compleanno,Stiles.- disse prima di lasciarlo da solo nella propria stanza ed andarsene insieme a Genim.

Stiles si sedette sul letto con il respiro corto e con un nodo doloroso alla gola, aprì con mani tremanti la scatoletta e singhiozzò quando ne vide il contenuto.
Era il bracciale che gli aveva indicato tanto tempo fa, quando avevano appena deciso di mettersi insieme. Stiles l’aveva intravista in una vetrina ed aveva chiesto a Derek di comprargliela, ma Derek aveva sbuffato e da aveva detto che gliel’avrebbe comprata solo quando avrebbe perso del tutto la testa per lui.

In quel momento il cellulare iniziò a vibrare e Stiles odiò leggere il nome di James sullo schermo, ignorò la chiamata e si sdraiò sul letto stringendo forte al petto il bracciale, prendendo la decisione più assurda e giusta della sua vita.

-Fosse l’ultima cosa che faccio, ma ti riavrò con me, Derek Hale.- sussurrò mentre leggeva la frase incisa sul ciondolo del bracciale.

“Four things cannot be long hidden: The sun, the moon , the truth, and my love for you.”
 
***********

Il giorno dopo, Stiles aveva portato James da Deaton e gli aveva chiesto di sbarazzarsene. Fu doloroso e liberatorio nello stesso momento e James non si arrabbiò con lui, anzi, gli sorrise come se fosse orgoglioso di lui e lo salutò con un ultimo dolce bacio.

-Ora che farai, Stiles?- gli domandò Deaton osservando il ragazzino seduto su una delle sedie della sala d’attesa, gli occhi fissi sul bracciale.

-Ora cercherò di riconquistare il cuore di Derek e di vincere la competizione con il mio doppio.-
-Che intendi dire? Il tuo doppio non esiste più.- gli disse Deaton confuso.

-Cosa?- domandò Stiles sconvolto.

-Derek si è sbarazzato di lui proprio ieri sera.-

Stiles spalancò (se era possibile) ancora di più la bocca e sentì il proprio cuore fare mille capriole per l’emozione e la contentezza. Derek aveva rinunciato a PunkStiles, aveva rinunciato alla versione di sé che più voleva, lo aveva fatto nonostante Stiles lo aveva trattato una merda e…gli aveva regalato il bracciale….

Derek Hale aveva del tutto perso la testa per Stiles.

E Stiles aveva del tutto perso la testa per Derek.

-Tu sapevi che sarebbe andata a finire così, non è vero?- sbuffò rivolto al veterinario.

-Non era così difficile da capire.- sospirò lui.-Tu e Derek siete come due poli opposti di una calamita. Siete diversi, è vero…ma vi attraete l’un l’altro…è fisica, e non potete cambiare le cose.-

-Dircelo prima ed evitarci tutto questo no, eh?- ironizzò Stiles.

-Dovevo pur vendicarmi per quello che avevi detto sul mio conto.-

-Che stronzo.-

-Va e sì felice, Stiles.- gli disse Deaton sorridendogli dolcemente.

-Vado ad essere felice con il mio stronzo, scorbutico sourwolf!-  esclamò Stiles precipitandosi verso l’uscita.


Corse a perdifiato per l’intera Beacon Hills, e salì le scale del palazzo di Derek a piedi, sentendosi per la prima volta VIVO e felice.
Arrivò davanti la porta del loft di Derek che ormai ansimava in cerca d’aria ma se ne fregò, non sarebbe morto. Non prima di aver detto a Derek quanto lo amasse.

-Derek!- lo chiamò battendo fortemente il pugno contro la porta.-Alza quelle chiappe mosce dal divano ed apri immediatamente questa porta!- continuò a bussare ma non sopraggiunse nessuna risposta.-Senti,Derek, mi dispiace. Ok?- sospirò poggiando la fronte contro la porta.-Sono stato un coglione ieri sera. Sono sempre stato un coglione. Ti ho lasciato e ho scelto di creare un nuovo te quando invece tu mi andavi benissimo. Sul serio, Der, tu sei tutto ciò che voglio.- rimase in silenzio per un paio di minuti prima di riprendere a parlare.-Non è vero che non sei dolce, tu sei dolce quando mi guardi e quando sbuffi mentre ti riempio la testa di parole ma non mi fermi e mi ascolti, sei dolce quando ti chiedo di comprarmi delle ciambelle e tu ringhi di non essere il mio cameriere per poi comprarmele ugualmente, sei dolce quando mi stringi a te ogni notte, anche quando ti faccio imbestialire, sei dolce quando fai il geloso e mi dimostri quanto hai paura di perdermi. Non è vero che non sei sensibile, lo sei stato quando ti ho parlato di mia madre e mi hai confortato e sei sempre stato gentile con mio padre e con gli altri. Non ti chiederò mai più di cambiare, te lo prometto. Mi farò dei tatuaggi e dei piercing se vuoi, davvero, non importa quante volte perderò i sensi, me lo lascerò fare! Però ti prego non chiedermi di tingermi i capelli di rosso perché lo sai che mio padre mi raserebbe di nuovo pur di avermi normale.-

-Hai finito?-

Stiles urlò poco virilmente quando la voce di Derek gli sopraggiunse alle spalle e si portò teatralmente una mano sul cuore.-Mi hai fatto venire un infarto!-

-Allora perché stai ancora parlando?-

-Il tuo umorismo è inquietante.-

-Tu sei inquietante.-

-Tu sei inquietante quando ti trasformi in un lupo mannaro e ti scompaiono le sopracciglia.-

-Tu, cos-?- domandò confuso.

-Ma non fa niente, perché ti amo così come sei.- continuò Stiles, sentendo il proprio cuore battere impazzito.

-Non farti nessun tatuaggio o piercing e non tingerti i capelli di rosso.-
-Perché?-

-Perché anch’io ti amo così come sei.- sussurrò Derek prima di sbatterlo contro la porta e assalirgli le labbra, stringendolo a sé come solo lui sapeva fare.

-Non hai idea di quanto mi sia mancato essere sbattuto da te, in tutti i sensi.- sospirò Stiles allacciando le braccia intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita.

-Anche tu mi sei mancato.-

-Sul serio? Allora il mio doppio non era così bravo a letto, eh?- ridacchiò Stiles.

-Non lo abbiamo fatto.- ammise Derek.

-Cosa?- domandò Stiles allibito.

-Solo qualche preliminare, niente di più.-

-Grazie al cielo! Non avrei potuto sopportare di competere contro me stesso.- rise Stiles riprendendo a baciarlo.

Derek rise sulle sue labbra ed aprì alla cieca la porta del suo loft per poter adagiare Stiles sul proprio letto.
E mentre facevano l’amore, Stiles capì che non importava quanto fossero diversi, non importava quante volte avrebbero litigato e quante cose Stiles avrebbe tirato contro la porta…tutto ciò che contava era che stavano ancora insieme e che si amavano, e che erano giusti l’uno per l’altra.

Erano così sbagliati che insieme potevano essere solo perfetti.

-Oh Deaton.- ansimò Stiles mal trattenendo una risata.

-Adesso ti uccido.-
 
 
 
 
 
OKAY, QUESTO E’ QUELLO CHE SUCCEDE QUANDO IL MIO DENTISTA MI FA INVECCHIARE NELLA  SALA D’ATTESA. DAVVERO, HO COMPIUTO NOVANT’ANNI! E IN PIU’ C’E’ UN VECCHIO CHE MI FISSA…FORSE HO TROVATO ANCH’IO LA MIA ANIMA GEMELLA! *SOSPIRA INNAMORATA*
SCHERZI A PARTE, QUESTA STORIA NON HA SENSO ED E’ FRUTTO DEL MIO ESAURIMENTO MA…PROVERO’ COMUNQUE A PUBBLICARLA QUANDO AVRO’ TEMPO E QUANDO POTRO’ TRASCRIVERLA SUL MIO PC, PERCHE’…BOH, PERCHE’ HO PROMESSO DI PUBBLICARE ANCHE LE STRO****E PIU’ ASSURDE E QUINDI…ECCO QUA. SPERO VI SIA PIACIUTA IN QUALCHE MODO E VI RINGRAZIO IN ANTICIPO SE DECIDERETE DI LASCIARE UNA RECENSIONE! BACI <3



PUNKSTILES/GENIM:
 

DEREKCOCCOLONE/JAMES:
 

 
  
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