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Autore: SaraHood23    05/06/2015    1 recensioni
Era rinchiusa in quella grande e gelida stanza da così tanto tempo che non era più in grado di distinguere i giorni e sapeva che quella prigionia non sarebbe finita tanto presto....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crudelia De Mon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-shot Authella
Nascosta al mondo
 

 
Era rinchiusa in quella grande e gelida stanza da così tanto tempo che non era più in grado  di distinguere i giorni e sapeva che quella prigionia non sarebbe finita tanto presto.
Lei una giovane e bella ragazza, capelli biondi, occhi profondi e azzurri come il cielo, pelle candida caratterizzata da lievi lentiggini che la distinguevano da tutte le altre, Crudelia, questo il suo nome, sua madre la rinchiuse quando era ancora una bambina per castigarla di un torto subito.
Erano passati ormai più di dieci anni, la ragazza non aveva mai vissuto veramente, non andava a scuola ma era la madre stessa a farle da insegnante, non aveva amiche e non aveva mai conosciuto un uomo.
Nessun uomo fino a quel giorno.
Era un sabato pomeriggio, il cielo era grigio, l’aria tagliente come lame, un sibilo fece sobbalzare Crudelia, era il campanello, qualcuno stava suonando alla porta, qualcuno che le avrebbe cambiato la vita.
La madre aprì e si trovò davanti, un uomo, poco più vecchio della figlia, capelli castani, occhi scuri, ben vestito con un cappello sul capo.
<< Salve, madame, sono un giornalista del Daily Mirror, il mio nome e Isaac e sono in cerca di una storia >>, disse l’uomo con aria gentile togliendosi il cappello con reverenza.
<< Bene, mi fa piacere, ma è nel posto sbagliato signore, qui non c’è nessuna storia da raccontare, ora se ne vada sono una donna impegnata e non ho tempo da perdere con queste stupidaggini >>, rispose la donna infastidita chiudendo la porta e lasciando il povero Isaac sconcertato sul l’uscio.
Deluso da ciò che era appena successo si diresse verso la sua auto, quando ad un certo punto venne fermato da una voce talmente dolce e soave da fargli credere di trovarsi in presenza di un angelo.
<< Fermatevi signore >>, diceva quella voce angelica, << se è una storia che cercate, io ho quello che fa per voi. >>
Isaac si voltò e alzando lo sguardo la vide, talmente bella da illuminare quella grigia giornata, << come vi chiamate signorina e quale storia avete da raccontare? >>
<< Il mio nome è Crudelia e voglio raccontare la storia di una ragazza prigioniera della propria madre, della mia storia e di come mi sono ritrovata a chiedere aiuto ad uno sconosciuto. Ma prima dovete liberarmi. >>
L’uomo stupito dalle parole appena udite decise di aiutare la ragazza, si guardò attorno e vide una staccionata abbastanza alta da raggiungere la finestra della camera, la pose al muro e Crudelia dopo essersi vestita ci salì sopra e con attenzione scese.
I due corsero via, salirono nell’auto di Isaac e se ne andarono in città.
Lui decise di portarla in un locale vicino all’hotel dove alloggiava, era un posto molto carino, c’era buona musica e tanta gente che ballava e si divertiva.
Crudelia era al settimo cielo, non si era mai sentita così felice prima d’ora, tutte quelle persone, la musica, le sembrava di essere in paradiso eppure si trovava molto a suo agio in quel contesto come se fosse sempre appartenuta a tutto ciò.
L’orchestra suonò la sua canzone preferita, si alzò dal tavolo e trascinò Isaac in centro della sala per ballare.
La serata procedeva meravigliosamente, lei ballava e rideva, era bellissima con quell’abito color argento con le frange che tintinnavano quando volteggiava, lui era attratto da lei e se ne stava innamorando.
La serata era quasi finita, Isaac chiese a Crudelia dove volesse andare, era scappata di casa e non aveva un posto dove dormire, ma lei gli disse che voleva girare la città, divertirsi e di non preoccuparsi per lei.
<< Grazie per la splendida serata e grazie soprattutto per avermi salvata, sarò per sempre tua debitrice. >>, detto ciò gli si avvicinò e gli diede un dolce bacio sulla guancia.
Lui le accarezzò il viso e disse: << non mi devi ringraziare e stato un piacere conoscerti >>, prese un respiro profondo e la baciò, un bacio prima dolce e tenero che poi si fece più intenso e passionale.
Quando si staccò guardò la ragazza, i suoi occhi brillavano, le gambe le tremavano, lui era così preoccupato, temeva di aver sbagliato di averle messo paura ma poi ecco che apparve un sorriso sul volto di lei.
La prese per mano e l’accompagnò nella sua stanza, entrati lui iniziò a baciarla dolcemente.
<< Io…, io non l’ho mai fatto, tu sei il primo uomo che incontro >>, disse la ragazza con voce lieve.
<<  Non preoccuparti di questo, ti guiderò io >>, rispose Isaac continuando a baciarla e ad accarezzarle il viso.
Lei fece un respiro profondo lasciandosi scivolare sul letto, segno che era pronta e che si fidava di lui.
Isaac le si mise sul fianco, dolcemente iniziò ad accarezzarle la coscia salendo lentamente, lei era tesa e spaventata, così decise di mettere un po’ di musica, sistemò i cuscini, la guardò negli occhi e le disse: << sta tranquilla, sarò delicato, non avere paura. >>
Si tolse i vestiti e poi iniziò a spogliare lei con delicatezza, ora erano nudi, lui posò le sue mani sui seni di lei e dolcemente li avvolse massaggiandoli, poi con le dita strinse i capezzoli facendola sussultare.
Crudelia stava cominciando a lasciarsi andare era meno tesa e questo Isaac lo aveva capito.
Si mise sopra di lei e la baciò, prima sul collo, sul seno, sull’addome e poi scese, iniziò a leccare la vulva con impeto poi con due dita la penetrò e leggero come una nuvola si faceva spazio dentro di lei mentre ella emetteva gemiti misti a dolore e piacere.
Ora era pronta, il suo corpo lo era e lui fremeva nel possederla.
La sollevò dal letto, la fece voltare e la mise con i fianchi all’insù, sapeva che da stesa le avrebbe fatto più male, << sei pronta? Cercherò di essere delicato >>, gli chiese.
<< Sì sono pronta >>, rispose lei afferrando con le mani i bordi del letto e prendendo un respiro profondo.
Lui la toccò nuovamente con le dita, doveva essere sicuro che fosse ben lubrificata, era giunto il momento, con gentilezza la penetrò più volte.
Lei gemeva di piacere, le faceva male ma non troppo da fermarlo.
Lui stava per raggiungere l’orgasmo e così lei, decise allora di metterla in una posizione comoda ad entrambi, infilò il preservativo e con fugace passione la penetrò per l’ultima ma intensa volta.
Quella sera Crudelia diventò donna, scoprì un mondo che le era stato nascosto per troppo tempo e soprattutto scoprì l’amore e il piacere di avere un uomo accanto a sé nel proprio letto.
 
Sara Hood.
 
 
 
   
 
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