Una finale indimenticabile

Alt! Prima di iniziare a leggere, per evitare una sincope  è bene che sappiate due cose: 
1) In questa storia sono presenti sia il Dottore (Ten) che il Maestro (Simm): dato che siamo a Hogwarts mi servivano nomi veri con cui chiamarli, per cui ho usato quelli che loro avevano a Gallifrey (Theta Sigma Longbarrow per il Dottore, Koschei Oakdown per il Maestro)  QUINDI: hanno l'aspetto di Ten e Simm, ma hanno i nomi dei tempi dell'Accademia. Tuttavia, mi sono accorta che c'è molto più di Koschei e Theta in questa storia che non di Ten e Simm (=la caratterizzazione dei personaggi è andata a Dalek...), per cui l'OOC. Mi illudo Spero che alla fin fine, trattandosi sempre delle stesse persone, le loro caratterizzazioni conservino almeno un po' dei loro caratteri veri.
2) Questa storia è stata scritta per l'event del gruppo We are out for prompts su FB, grazie al bellissimo prompt diAlexisriversherlock - Doctor/Master. Il Dottore e il Maestro sono due studenti di Hogwarts di case opposte che si scontrano sempre sul campo di Quidditch. Ma chi disprezza compra.

Le regole del Quidditch sono su wikipedia, e le squadre sono composte da vari personaggi della serie nuova e classica (vi sfido a identificarli tutti!) 

Ecco tutto, buona lettura!
 
In seguito quella finale sarebbe stata ricordata come la finale più fallosa nella storia di Hogwarts, la più incredibile, e anche la più romantica. Coloro che avevano avuto la fortuna di assistervi avrebbero descritto alle matricole delle loro Case gli episodi salienti di quella sensazionale partita, a cominciare dal bolide che al primo minuto si era diretto contro il telecronista (un ignoto Williams di Tassorosso), colpendolo alla testa e costringendo i professori a un cambio strategico.

“Ed ecco che Lethbridge-Stewart si accerta che il bolide sia di nuovo normale scagliandolo contro la cercatrice avversaria De Suoza… Ben fatto, Alistair!” L’urlo di Amy Pond, Grifondoro, risuonò lungo tutti gli spalti: in assenza del suo ragazzo (il suddetto Williams) aveva insistito per prenderne il posto, e si stava decisamente godendo il momento.

“Signorina Pond, si calmi!” Fu l’inutile supplica della professoressa Noble.
“Corvonero non sembra in forma: la cacciatrice Flint sembra essere entrata in collisione con la nostra Tyler…”
“E’ Tyler a essere entrata in collisione con Flint!” Abbaiò la Noble, afferrando il microfono. “Arbitro, segnala il fallo!”
“Un fallo al quinto minuto di gioco: i Corvonero devono essere disperati. Ma ecco che Oakdown si getta sulla Pluffa. Interessante, Koschei, ma credi davvero di saperla lanciare fino agli anelli? Da quella distanza?”
Dal campo, Koschei si produsse in un gesto molto volgare nei confronti della cronista.

“Arbitro! Segnali un fallo a Oakdown!” Esultò Amy. “Longbarrow approfitta dell’evidente confusione mentale di Oakdown per rubargli la Pluffa. Vai così, Theta! Un momento, Koschei trattiene la scopa dell’avversario per la coda e si riprende la Pluffa –se quello non è un fallo io sono uno Schiopode- , è davanti agli Anelli, tira… e la Pluffa gli finisce in faccia, signore e signori! Un fantastico incantesimo di Longbarrow, il quale sta perdendo il suo tempo a battere il cinque con la Tyler, quando potrebbe invece…”
“Dov’è l’arbitro? Straaaax!” La Noble si impadronì del microfono. “Doppio fallo per Oakdown e Longbarrow!” L’arbitro, la cui assenza era dovuta all’aver accompagnato Rory Williams in infermeria, si affrettò a tornare al suo posto e a segnalare i falli.

“Altri due e siete fuori!” I due ragazzi, issati sulle loro Tornado, non parvero curarsi della minaccia.
“Koschei, non crederai di poter rimandare la sconfitta…” Theta Longbarrow sorrise, passandosi una mano nella chioma scura perennemente scompigliata, che a Koschei, dotato di un normale casco di capelli biondi e dritti, faceva salire l’irritazione a livelli che nemmeno i Mangiamorte nei confronti dei Babbani.
“Chiudi la bocca e sta a guardare, perdente.”
“Chi ha vinto la Coppa negli ultimi cinque anni?” Gli ricordò l’altro, schivando un Bolide che andò a schiantarsi contro gli spalti.
“Fallo!” Urlò la Noble.
“Contro i Tassorosso e i Serpeverde: che grande impresa.” Lo scimmiottò l’altro. “Non potete opporvi al potere della nostra strategia.”
“Ma se non avete ancora segnato un punto!”

“Rete di Flint! Non è possibile, ci deve essere un errore!” Protestò Amy. “Pink, smettila di guardare il fondoschiena della cercatrice Oswald e para quelle Pluffe!”

“Dicevi, Theta?” Koschei sogghignò maligno.

“Longbarrow si dirige verso la Pluffa e… Un momento, Theta, che cosa stai facendo, la Pluffa è dall’altra parte… Sta usando la mazza di Tyler per deviare un Bolide verso Oakdown! Colpiscilo Theta!”
“Metta giù quella mazza, signor Longbarrow!”
“Oakdown riesce a schivare il bellissimo lancio di Longbarrow-allora è vero che discendiamo dalle scimmie: solo un babbuino avrebbe potuto scansare un lancio del genere… E solo un orango potrebbe spingere e sgomitare Longbarrow a quel modo: arbitro, è fallo!”
“Signorina Pond!”

Strax intervenne a separare i due avversari. “Al prossimo fallo, fuori dal campo!”

“Oakdown, Grant e Flint si muovono in formazione serrata passandosi la Pluffa, sembrano decisi a penetrare le difese dei Grifondoro – non fatevi intimidire, ragazzi!- nemmeno i Bolidi di Harkness sembrano smuoverli, e… Interviene l’arbitro: troppi cacciatori nell’area di punteggio.”

La Tornado di Theta planò accanto a quella di Koschei. “Dicevi, sulla strategia?”
“Sta zitto.”
“Tyler, Tyler prende la Pluffa, schiva Song e i suoi Bolidi assassini, è nell’area di tiro… Ed è punto!” Si sgolò Amy. “Grifondoro domina questa partita, signore e signori!”
“Pond, sia imparziale!”

Koschei ribolliva di rabbia: eccolo lì, durante la finale contro la squadra della sua storica nemesi, e quell’idiota continuava a distrarlo e a fargli perdere la concentrazione, rischiando di mandare a monte tutti i piani e gli schemi elaborati fino al giorno prima. Se non si fosse trattato di Theta, Koschei avrebbe potuto ammirare l’astuzia, ma quello che gli provocava quasi una sincope era che il suo ex amico d’infanzia non era capace di farlo apposta. Era idiozia, pura e semplice, unita a una dose di fortuna che nemmeno la Felix avrebbe potuto eguagliare (a volte si chiedeva se Theta fosse caduto in un paiolo di Felix da piccolo. Possibile).
L’avrebbe sistemato prima della fine, giurò.

Sulla sua scopa, Theta osservava pigramente Koschei e la squadra avversaria: non sapeva bene nemmeno lui il perché di tanto accanimento, considerando che lui e Kosch erano praticamente cresciuti assieme. Eppure la loro rivalità, iniziata allo Smistamento, era ormai una leggenda tra i corridoi della scuola. Forse non avrebbe dovuto chiuderlo per scherzo nello scantinato del Troll, o rivelare ai compagni di Casa dei tamburi che turbavano i sogni del suo ex amico… D’altro canto, Koschei non avrebbe dovuto Confonderlo durante una gita nella foresta (in cui aveva rischiato di finire sul menù serale della progenie di Aragog), e non avrebbe dovuto incantare Rose, Amy e Clara a gettare letame di Thestral nell’ufficio del Preside, o costringere Rory a ballare la macarena sul balcone sotto minaccia di un Sectumsempra…
Che cos’era che li spingeva a sfidarsi a quel modo da quando erano bambini?
Accantonò il pensiero: oggi i Grifondoro avrebbero vinto, come sempre.

“Oswald si aggira senza scopo sulle teste di chi si sta impegnando: un momento! Oswald sembra aver visto qualcosa… Il Boccino! Oswald si lancia all’inseguimento, subito tallonata da De Souza: se dovesse prenderlo ora i Grifondoro si aggiudicherebbero la partita con tre punti contro due. Clara, prendilo! Che cosa sta facendo Oakdown? E’ in coda a Oswald, sembrerebbe volerla incantare… Sporco babbuino, fermati subito!”
“Che razza di insulto è?” Si indignò la professoressa.

“Non provarci nemmeno, Kosch!” Urlò Theta, lanciandosi all’inseguimento dell’altro.
“Non riuscirai a fermarmi!”

“Il Boccino vira, sempre tallonato da De Souza e Oswald, a loro volta inseguite da Longbarrow e Oakdown, esegue una serie di giravolte nell’aria – crede di essere un Boccino acrobata?- e si lascia cadere in basso per poi riprendere la corsa, ora sono Longbarrow e Oakdown a tallonarlo, seguiti dalle cercatrici…Insomma, che cos’è questa storia? Ora il Boccino è sparito, Longbarrow vira a destra, seguito da Oswald, mentre Oakdown va a sinistra… Eccolo di nuovo, è lì, tutti si gettano all’inseguimento, il Boccino si ferma, siete in rotta di collisione, ragazzi, virate, virate…” Amy restò senza parole.
Lo stadio rimase a bocca aperta.
Strax alzò una mano per segnalare il fallo.

Theta e Koschei, entrati in collisione, sporti in avanti per darsi più spinta, avevano ingoiato metà Boccino ciascuno.
Il che significava che tutta Hogwarts stava assistendo al bacio più spettacolare della storia della magia.

“Che romantico.” Sospirò Martha Jones.
“Avevo sempre sospettato che ci fosse qualcosa dietro tanto disprezzo.” Ridacchiò River Song, appollaiata sulla propria Nimbus.
“Longbarrow e Oakdown: eliminati.” Decretò Strax. “Sputate quel Boccino e filate negli spogliatoi.”

…

Fuori, sugli spalti, la finale continuava: Koschei poteva quasi sentire le urla isteriche della Pond. Quasi, dato che l’unico suo pensiero coerente era quanto erano morbide le labbra di Theta, quando si erano scontrate con le sue.

…

Theta Sigma Longbarrow aveva delle certezze nella vita: il Quidditch, la Stanza delle Necessità, il sorriso di Rose Tyler. In condizioni normali, espulso da una finale avrebbe fatto appello a tutto ciò per superare un momento di abbattimento come quello. Tuttavia, per qualche motivo assurdo, l’unico sentimento che riusciva a provare era euforia. Pura e semplice euforia quando rivedeva il viso di Koschei avvicinarsi al suo, il che accadeva ogni volta che chiudeva gli occhi.

…

Di quella finale si sarebbero ricordati tutti per molto tempo: di come il portiere Pink avesse salvato la cercatrice Oswald dai Bolidi di River Song, di come la Tyler avesse Schiantato la De Suoza contro un anello, di come entrambe le squadre fossero state squalificate per comportamento falloso, lasciando il trofeo ai Serpeverde esultanti.

La cosa che rimase più impressa, tuttavia, fu il bacio appassionato che due storici avversari, in seguito diventati qualcosa di più, si scambiarono per merito di un Boccino dall’animo romantico.
 

Che poi, rileggendo, questa cosa mi par tutto meno che romantica (voglio dire, con un boccino in bocca in due si saranno storti le labbra e basta, ma la cosa mi faceva troppo morire! XD Grazie per aver letto questo delirio! ^^