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Autore: HoPauraDiSbagliare    08/06/2015    5 recensioni
Una vita, la sua vita. Una giornata, non perfetta. Può esserlo? Sì. Come? Lo scoprirete leggendo.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Rick Castle, Sorpresa | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'We are a family'
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Note dell'autrice: Salve! Non ho mai scritto una storia in questa sezione, ma era giunta l'ora. Quando l'ispirazione bussa alla porta della tua mente dopo che ti sei addormentata alle quattro e mezza di notte, beh, non puoi far altro che aprirle la porta e scrivere.

Come accennato già prima, questa storia è nata come un sogno, anche se non relativo a Castle. Poi, mentre la scrivevo, mi sono resa conto che sarebbe stata perfetta per la Caskett, così l'ho adattata ed eccoci qui.

Prima che questo angolino diventi più lungo della storia, mi dileguo. Ci leggiamo di sotto!












Such a perfect remedy








Entri nel palazzo e saluti il portiere. Sali in ascensore, mentre pensi alla giornataccia che hai avuto.

Ti hanno chiamato alla casa editrice per una riunione indetta all'ultimo minuto e ti ci hanno trattenuto per tutta la mattinata e metà pomeriggio. Non sei solo stanco, ma anche triste. Avevi programmato la giornata con la tua famiglia fin nei minimi dettagli e poi... puf! Era tutto andato in fumo.

L'ascensore emette un suono, per segnalare che sei arrivato. Ti dirigi verso la porta di casa, prendi le chiavi e la apri.

-Amore! Sono a casa!- dici entrando e poggiando il capptto sullo schienale del divano.

Vedi un bambino, il vostro primogenito, venirti incontro urlando.

-PAPÀ!- grida e tu, ridendo, lo prendi in braccio e gli dai un bacio sulla fronte.

Ti basta realizare di essere di nuovo a casa e di poter passae del tempo, seppur poco, con la tua famiglia per essere felice.

Lei, la tua bellissima moglie, la tua unica musa, appare sulle scale e avanza verso di te, con in braccio Marco, il vostro secondo figlio. La ammiri, come se fosse una visione, un angelo.

Sorride raggiante e ti mette una mano sulla spalla per poi posarti un bacio leggero sulle labbra, dopo che hai poggiato a terra Gabriel. Tu la stringi a te, cingendole la vita con un braccio, mentre con l'altra mano lasci una leggera carezza sul viso del bambino che ha in braccio, il quale ti fa un sorriso enorme con i suoi adorabili quattro dentini.

Gabriel va a giocare nella sua camera, di sopra, mentre voi vi dirigete in camera di Marco. Lo poggia nella culla, gli lascia una carezza sulla guancia e un bacio sulla fronte e tu la guardi, totalmente ammaliato da quello spettacolo, da quei gesti da madre premurosa. Questo, tutto questo, era stato il tuo sogno per molti anni e non credevi che si potesse realizzare.

Quando si gira e nota il tuo sguardo fisso su di lei, ma allo stesso tempo distante, perso nella scena a cui poco prima avevi assistito, ti chiede a cosa stai pensando. Ti riscuoti, anche se sai che la prossima volta succederà la stessa cosa. È così ogni volta.

Lei ti viene incontro e tu le poggi la mano destra sul fianco, carezzandoglielo con le dita. Con l'altra mano le fai una carezza sulla guancia. Sembri triste, malinconico, infatti lei ti guarda, come a chiederti in silenzio cosa ti turba, quali pensieri ti passano per la mente.

A quel punto parli:

-Ho fatto molti errori nella mia vita. Ne ho fatti davvero tanti, alcuni gravi, altri meno... A volte mi chiedo se oltre ad errori io abbia fatto anche cose giuste.- prova a bloccarti, ma sei più veloce di lei e continui a parlare -Poi ti guardo, ogni momento, ogni volta che rientro a casa e che vedo quell'enorme sorriso sul tuo volto, ogni volta che ti vedo alle prese con i nostri figli e capisco di aver fatto molto più di qualcosa di giusto. Ho fatto qualcosa che mi rende immensamente FELICE. Non ci sono altre parole che possano descrivere meglio il mio stato d'animo. Vedo i bambini e so di avere tutto ciò che un uomo potrebbe desiderare.-

Lei ti bacia e poi fa quel sorriso enorme che tanto ami, che ti fa sentire completo. Perchè è così che ti senti.

Completo.

Se lei sta male, stai male anche tu, ma ora come ora, il cuore ti batte forte e non puoi fare a meno di sorridere anche tu.


La baci, cercando di trasmetterle tutto l'amore e la felicità che provi in quel momento, soprattutto grazie a lei. Vi separate e sussurrate contemporaneamente, le labbra che quasi si sfiorano e le fronti poggiate l'una contro l'altra: -Ti amo.-

Fate tutti e due un sorriso e poi sentite delle risate provenire dal piano di sopra. Delle urla:

-MAMMA! PAPÀ!- è Alexis, che vi chiama ridendo. Ha cominciato a chiamarla "mamma" quando quattro anni prima era rimasta incinta per la prima volta. Sicuramente starà facendo il solletico a Gabriel, che glielo starà facendo a sua volta.

Vi dirigete mano nella mano al piano di sopra, felici di ciò che avete, soddisfatti della vostra vita.

La tua famiglia? È il rimedio perfetto ad ogni tuo male.











Angolino:

Spero che la storia vi sia piaciuta.

Un mio amico che ha letto la storia in anteprima mi ha chiesto il perchè dei nomi che ho scelto per i bambini.

Allora:

-Marco è in onore del mio migliore amico.

-Gabriel, invece, l'ho scelto per due ragioni. La prima è che Gabriele è un nome che mi è stato sempre a cuore. La seconda (spero non ti dispiaccia per questo piccolo "furto") è per "Mancano ancora tre settimane" di 1rebeccam. Da quando ho letto quella storia, il mio amore per questo nome è cresciuto a dismisura.

Quindi grazie, non solo a lei, ma a tutti gli autori che mi hanno regalato emozioni fortissime. Spero di riuscire, un giorno, a regalarvi anche solo la millesima parte delle sensazioni che tutti voi mi avete donato.


Grazie a chiunque leggerà la storia!
  
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