Dopotutto, pensavi con rabbia mentre tessevi, una donna rimane sempre in casa. Dalla nascita fino alla morte, da padrone a padrone. Tuo padre ti aveva tenuto in casa. Tuo marito ti teneva in casa. Tuo figlio ti avrebbe tenuto in casa. Le pensavi con rabbia, queste cose.
(tele strappate con graffi sul pavimento. E a ogni filo spezzato un urlo, un livido, una protesta che cessa prima di esistere)
E oltre al dolore e alle sofferenze che avevi provato, sopportasti anche l'umiliazione.
Eri ormai vecchia, almeno per riuscire a soddisfare le sue voglie. Non che ti dispiacesse che giacesse nel letto di un'altra. Un'etera come altre, bella, giovane e colta. Non ti dava fastidio che lui ti tradisse, ma che non lo nascondesse.
(e poi ammettilo: c'è sempre lei dietro tutto. L'Invidia ti lacera quando ci pensi. Ammettilo)
La cosa che più ti tormentava era che lei fosse libera. Libera come non eri mai stata, come non saresti mai stata.