Premessa; Purtroppo non sono mai stata granchè come scrittrice (anni di temi lo dimostrano), ma ho voluto provare. Spero sia comprensibile.
La storia è ripresa dal libro ma i personaggi sono visti come quelli del film (impersonati dagli attori)

 

"Dedicato a tutte quelle persone che, da piccine, sono cadute dal seggiolone e da allora vedono il mondo in un modo tutto nuovo, vivendo avventure un po particolari"

La porta d'ingresso si chiude, segno che i miei genitori sono usciti per andare a lavoro.
Apro gli occhi e accendo la TV: è l'ora dei cartoni.
Prima delle 9.00 non stacco la testa dal cuscino (proprio l'apoteosi della pigrizia).
Quando mi alzo cazzeggio, sistemo un po la casa, mangio ad intervalli alterni (se la pancia chiama bisogna rispondere) e cazzeggio ancora stando davanti al pc. Bella la vita quando ci sono le vacanze estive.
Dopo un po sento l'ennesimo ruggito dello stomaco, stavolta è fortissimo!
Guardo l'orologio sul monitor: le 13.00... ora si spiega tutto.
Mi preparo il pranzo e ovviamente vado a mangiare in camera mia, cosa che non potrei fare se la mamma fosse in casa.
Già perchè da brava maniaca dell'ordine e della pulizia (nelle sue vene non scorre sangue, ma detersivo!) non vuole che si mangi al difuori dal confine della cucina.

"Magari metto un film invece di vagare a vuoto per video su You Tube."penso mentre guardo sulla mensola dei dvd.

Dopo un'attenta selezione opto per Divergent visto che la mia amica me l'ha prestato e mi ha stressato tanto per convincermi a guardarlo.
Apro la custodia, tolgo il cd e la lancio sul letto.
Metto il dvd nel lettore e lo faccio partire, ma non faccio a tempo ad impostare la lingua che sento la chiave che gira nella toppa.
Sobbalzo, senza sapere precisamente perchè:

"ciao Ma'!" le urlo senza muovermi; so che è lei perchè quando rientra si pulisce le scarpe sul tappeto fuori casa e poi fa battere i tacchi sulla soglia.

Mi risponde un po svogliatamnte, per via della stanchezza.
La sensazione di panico continua.
Mi guardo intorno, guardo la camera moderatamente disordinata ( attenzione, questa frase potrebbe contenere degli eufemismi.
Tenere lontano dalla portata dei bambini, per ulteriori informazioni leggere il foglietto illustrativo)

"forse mi sono scordata di qualcosa" rifletto.

Ma prima che riesca a fare mente locale la sento: un ululato lamentoso, agonizzante, assordante, allucinante!
E' lei, la migliore alleata della mamma: l'aspirapolvere!
Come un fulmine a ciel sereno arrivo alla soluzione: oggi è Venerdì, giorno di pulizie generali in casa mia.
Non ho messo abbastanza in ordine, non ho spolverato, non ho neanche una scusa per uscire... non avrei nemmeno farmi trovare quì!
La sento avanzare verso camera mia:

"appena vedrà in che condizioni è...stavolta sono spacciata"

Mentre il flusso di pensieri scorre cerco stupidamente di recuperare mettendo in ordine qualcosa, ma in realtà mi sto solo muovendo alla io boia per la stanza.
E poi succede: Inciampo su qualcosa, forse aria, forse roba che effettivamente non doveva stare sul pavimento.
Indietreggio barcollando cerco un appiglio nel telvisore, ma inutilmente, sto già perdendo l'equilibrio.
E poi cado.
Aspetto l'impatto del sedere con il pavimento...che però non arriva.
Un pensiero mi attraversa la mente:

"oddio ho centrato la finestra!"

per poi ricordarmi che sto al pianterreno e che quindi anche quest'ipotesi è impossibile.

"ok prendiamola con filosofia: appena mi schianterò se sarò ancora viva scoprirò dove sono"

e rassegnata comincio ad urlare e agitarmi mentre la picchiata prosegue.