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Autore: SaraHood23    14/06/2015    1 recensioni
Gli abitanti si trovano al centro del bosco davanti al Toll Bridge in bellissimi abiti da cerimonia, Robin sopra il ponte con uno splendido completo nero attende ansioso che giunga il momento e Will se ne sta vicino a lui e lo incoraggia, c’erano proprio tutti mancava solo l’ospite d’onore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-shot OutlawQueen
Wedding
 

 
Ora 10.00 il sole è caldo e alto nel cielo, le strade e gli edifici  coperti di fiori e nastri bianchi, i negozi chiusi e tutta la città si sta preparando ad un evento eccezionale.
Gli abitanti si trovano al centro del bosco davanti al Toll Bridge in bellissimi abiti da cerimonia, Robin sopra il ponte con uno splendido completo nero attende ansioso che giunga il momento e Will se ne sta vicino a lui e lo incoraggia, c’erano proprio tutti mancava solo l’ospite d’onore.

**********
 
Nel frattempo a casa Mills.
<< Su Regina è tardi, devi muoverti, saranno tutti già al ponte e tu devi ancora vestirti >>, disse Emma urlando e correndo da una parte all’altra della camera.
<< Credi che non lo sappia, invece di andartene in giro ad urlarmi contro perché non prendi l’abito dall’armadio e mi aiuti a metterlo? >>, rispose Regina mentre stava completando il trucco.
<< Eccolo, ora infilalo e andiamo, non vorrai far attendere Robin. >>
Regina indossò l’abito, corpetto monospalla con scollatura a cuore decorato in pizzo, stretto alla vita si allargava in una semplice e vaporosa gonna, lunga quanto l’altezza della donna.
Emma la guardò, rimase ad ammirarla e sorrise, << questo vestito è un incanto, degno di una vera regina. >>
Regina si guardò allo specchio e una lacrima rigò il suo viso, una lacrima di gioia perché mai si sarebbe aspettata di essere così felice.
Henry attendeva le due donne al piano di sotto, lui avrebbe accompagnato la sua mamma all’altare, quando la vide scendere le scale con quell’abito bianco si commosse, << mamma sei così bella >>, e l’abbracciò.
Regina ricambiò l’abbraccio, << grazie mio piccolo principe, ora però andiamo. >>
Salirono nell’auto e si diressero al ponte.

**********
 
Era giunto il momento, Regina sorrise nel vedere quanto bello fosse il suo sposo, si strinse al braccio del figlio e si incamminò verso il suo amato Robin che la guardava con gli occhi lucidi dall’emozione.
Il celebrante iniziò a parlare e non si interruppe fino al momento in cui i due sposi non si dovettero scambiare le reciproche promesse.
Roland si avvicinò a loro con in mano un cuscinetto in cui appoggiavano le fedi nuziali, Robin prese l’anello e rivolgendosi alla sposa disse: << la mia vita prima di incontrarti era vuota e spenta ma poi sei arrivata tu, con tutta la tua bellezza e semplicità hai illuminato la mia esistenza, mi hai insegnato una cosa importante, che c’è sempre un’altra scelta e c’è sempre una seconda occasione, tu sei la mia seconda occasione e io oggi davanti ai nostri figli e a tutti i nostri amici ti prometto amore eterno perché il nostro amore è come il cielo: sereno o burrascoso ma pur sempre infinito.
La nostra è stata e sarà sempre una storia d’amore fatta di liti, di cose dette e non dette, di presenze e assenze, di giochi e sorrisi, di lacrime e di conforto. Ma ti prometto di esserti in eterno solidale, fedele, il tuo compagno, il tuo amico, il tuo amante, una spalla su cui piangere, ti prometto di donarti ogni giorno un motivo per essere felice perché nulla mi fa star meglio di un tuo sorriso e ti prometto di amarti, onorarti e rispettarti fino alla morte.
Con questo anello prendo te, Regina Mills, come mia legittima sposa. >>
Delle dolci lacrime rigarono il viso di Regina all’udire quelle parole, fece un respiro profondo prese l’anello e iniziò: << dopo tutto quello che ho fatto, dopo tutto il male che ho causato, non credevo di poter essere di nuovo felice, di essere perdonata e soprattutto non credevo che tu mi avresti amata, ogni giorno ti svegli al mio fianco, ogni giorno mi dai la forza e l’amore di cui ho bisogno, tu sei stato l’unico dopo Henry a credere veramente in me, a guardarmi per quella che sono e a cui non interessa il mio passato.
Ti prometto che nonostante la puzza di foresta, ti amerò fino alla fine dei tempi, ti amerò ogni secondo, ogni minuto, ogni ora ma soprattutto, ogni giorno della mia vita.
Ti giuro amore eterno, ti prometto di amarti e onorarti ogni singolo giorno della mia vita finché morte non ci separi e oltre perché nemmeno la morte riuscirà a fermare il mio amore per te. Ti Amo e non smetterò mai di farlo.
Con questo anello prendo te, Robin Hood, come mio legittimo sposo. >>
Gli occhi color nocciola di lei non si staccarono mai da quelli color mare di lui, entrambi emozionati si accarezzavano dolcemente la mano l’un l’altra.
Era come se non ci fosse nessun’altro al di fuori di loro in quel luogo, non udirono nemmeno le ultime parole del celebrante e nemmeno gli applausi dei partecipanti, i loro visi erano vicinissimi, le loro labbra vicinissime, si stavano quasi per sfiorare.
Robin attrasse Regina a sé, premendo le labbra su quelle di lei, Regina circondò il collo del fuorilegge immergendosi in quel fantastico bacio.
Le loro labbra e i loro respiri erano in sintonia.
Quando si staccarono sorrisero, ce l’avevano fatta, erano sposati, si appartenevano l’uno all’altra e d’ora in poi niente e nessuno li avrebbe separati.
<< Ti amo mia regina >>, disse Robin accarezzandole la guancia.
<< Ti amo mio re >>, rispose Regina sorridendo trasmettendo tutta la gioia che provava in quel momento.
Dopo la cerimonia si trasferirono al centro della città, davanti alla torre dell’orologio dove era stato allestito il tutto per la festa, poste lunghe tavolate sufficienti per l’intera popolazione, palloncini e nastri appesi alle case e agli alberi, lanterne illuminavano le strade e fiori donavano all’aria estiva una nota più delicata e dolce.
Era tutto perfetto.
Mangiarono, bevvero, risero e si commossero fino a sera.
I due sposi non potevano desiderare giornata migliore di quella, avere attorno a loro l’affetto e la gioia reciproca di amici e famigliari li faceva sentire così fortunati e felici.
Il sole era sceso ormai da molto, la luna aveva preso il suo posto nel cielo, gli invitati poco alla volta lasciarono i festeggiamenti.
Ora s’era fatta notte, tutti erano tornati nelle loro case, solo gli sposi si trovavano ancora lì, Regina con l’uso della magia illuminò la piazza con piccole lucciole, la musica suonava quasi silenziosamente attorno a loro.
Si stringevano così forte da sembrare un’unica cosa, si guardavano negli occhi, Robin passava la sua mano tra i folti cappelli corvino di lei per poi baciarla, Regina lo stringeva a sé sempre più e ricambiava i suoi baci.
Volteggiarono in una danza armoniosa carica d’amore e reciproca intesa, era come se magicamente fossero stati trasportati su una nuvola, Regina si sentiva finalmente libera e felice, Robin non poteva far altro che ammirare la gioia e l’amore che gli occhi di lei trasmettevano.
Così in una danza infinita conclusero il giorno più bello della loro vita e coronarono il loro eterno amore.
 
Sara Hood.
 
   
 
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