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Autore: VENDA    15/06/2015    0 recensioni
Serie di OS con pairing Morgan/Reid scritte durante vari Drabble Event su diversi gruppi Facebook. Di volta in volta specificherò il nome del gruppo e la data dell'Event.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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[Partecipa al Drabble Event del 13-15 giugno sul gruppo We Are Out For Prompt.] MORGAN/REID - La squadra va a farsi una birra dopo il lavoro, Reid finge di ubriacarsi per farsi riportare a casa da Morgan, che è meno ingenuo di quanto Spencer creda.

 

«E se andassimo a berci un birra?» propose Spencer, mentre tutti si preparavano per lasciare l'ufficio dopo la chiusura del caso più semplice nella storia della BAU

«Ragazzino, sei sicuro di avere l'età per bere?» lo prese in giro Derek, ridendo.

«Fidati, Morgan, ho l'età per fare più cose di quante tu creda» rispose a tono il più giovane, lasciando tutti, ma soprattutto Derek, spiazzati dal tono ammiccante.

Alla fine si organizzarono per andare in un localino tranquillo dove quella sera suonava un complessino jazz dal vivo. Occuparono un tavolo rettangolare non troppo vicino al palco e si godettero un po' di musica mentre aspettavano la cameriera per le ordinazioni.

«Allora, signori e signore, che vi porto?» chiese la ragazza, pronta ad annotare tutto su un piccolo block notes.

Kate, essendo incinta, ordinò un the freddo alla vaniglia, analcolico e dissetante, mentre JJ e Penelope presero due Martini; gli uomini invece ordinarono una birra a testa, quella artigianale e forte che piaceva molto a tutti quanti.

Si cominciò a parlare di lavoro, analizzando a freddo l'ultimo caso e scambiandosi opinioni. I discorsi seri continuarono anche al secondo e al terzo giro di bevute, ma si facevano via via più sciolti; dopo un'ora e mezza era passata una bella quantità di alcool sul loro tavolo e l'allegria la faceva ormai da padrona. Kate fu la prima a lasciare la compagnia, seguita a ruota da JJ e Hotch che avevano dei figli a casa che li aspettavano. Rossi, Garcia, Morgan e Reid rimasero ancora, spostandosi al bancone per liberare il tavolo e ordinando altra birra.

«Bambolina, devi assaggiarla per forza, ti assicuro che non ti mancherà il tuo Martini!» le disse Derek, ordinando anche per lei.

«Morgan ha ragione, bambolina, è uno spettacolo!»

Gli altri tre si voltarono stupiti verso Spencer quando lo sentirono parlare in quel modo, che non era assolutamente da lui. Il ragazzo aveva gli occhi un po' lucidi, le gote arrossate e uno strano sorriso sulla faccia, come di chi si sente in pace col mondo.

«Ehi, Reid? Sei ubriaco per caso?» gli chiese Morgan, più divertito che preoccupato.

«Chi? Io? Per 4 o 5 birre?? Naaaah!» e giù un'altra lunga sorsata.

Nello sguardo del giovane dottore c'era una luce nuova che nessuno dei presenti al tavolo aveva mai visto. Spencer cominciò a flirtare con le due ragazze che si occupavano di spillare birra e preparare ciò che le cameriere segnavano sui foglietti delle ordinazioni, facendo quello che gli riusciva meglio: trucchi di magia. Era spigliato e disinvolto, e non ci mise molto ad ottenere i numeri di telefono delle due giovani fanciulle.

Derek guardava ogni sua mossa, e più loro gli si avvicinavano più la cosa non gli piaceva, finché non si decise ad intervenire.

«Ok, Spencer, direi che è ora di andare» disse, riscuotendo consensi anche dagli altri.

Con un sorriso malizioso Reid si voltò verso di lui: quando lo chiamava per nome, la faccenda era seria, quindi accettò la mano che gli porgeva per aiutarlo ad alzarsi. Pagarono e uscirono dal locale, andando verso le macchine.

«Non può guidare così» disse Penelope, preoccupata.

«Sì che posso» rispose Spencer. «O forse no?» aggiunse, guardando sempre Morgan.

"Sì che puoi" pensò quest'ultimo, che non era scemo come l'altro credeva, ma non lo disse.

«Lascia qui la tua macchina, verrai a riprenderla domani mattina. Ti accompagno io a casa» non era una domanda.

Si salutarono e si divisero: Rossi diede uno strappo a Garcia che abitava un paio di traverse più avanti, mentre Reid e Morgan andarono verso la macchina di quest'ultimo. Per tutto il tempo del viaggio nessuno parlò; Spencer avrebbe voluto chiedergli se gli aveva dato fastidio vederlo flirtare con le due ragazze, solo per poter poi rispondere (quando l'altro gli avrebbe confessato che sì, gli aveva dato molto fastidio) "ora capisci cosa provo io tutte le volte!". Quando arrivarono a destinazione, Derek accompagnò Spencer fin dentro l'appartamento.

«Accomodati» disse il padrone di casa. «Vuoi qualcosa?»

«Abbiamo appena finito di bere» gli fece notare Derek.

Spencer aveva avuto un unico pensiero per tutta la serata, e ora si stava concretizzando. Fingendo un giramento di testa spinse l'altro a correre in suo soccorso: Morgan lo sorresse per un braccio, portandolo fino al divano su cui lo fece stendere. Poi avrebbe dovuto allontanarsi, ma non lo fece: si sedette vicino a lui chinandosi in avanti e avvicinandosi sempre di più al suo volto.

«Tu non sei ubriaco» gli disse, guardandolo intensamente.

«Te n'eri accorto?» Reid non era poi così sorpreso; smise di fingere, tornando ad essere quello che era sempre.

«Non l'ho mai pensato.»

«E allora perché mi hai accompagnato a casa?» gli chiese, curioso. «Perché sei qui?»

«Perché è qui che voglio essere» rispose, accarezzandogli i capelli scombinati prima di posare un primo bacio a stampo su quelle labbra che lo attiravano come una calamita. «Ed è meglio che ci sia io, piuttosto che un'ochetta qualsiasi.»

   
 
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